Riccione TTV festival

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Palazzo del Turismo
Sabato 12 , ore 17.00
incontro
MANUALE ITALIANO DI SOPRAVVIVENZA
Come fare una televisione monolocale e vivere felici in un paese perduto
dimostrazione di Fulvio Abbate
Lo scrittore Fulvio Abbate, ideatore, fondatore, anima e anchorman di Teledurruti, l’emittente libertaria che furoreggia in rete, ci
insegna come ribellarci dall’oppressore e resistere a decenni di omologazione televisiva. Lo scrittore racconta in che modo realizzare
felicemente la propria tv, dal nome da dare all’emittente a come arredare gli “studi”, dalle soluzioni telematiche ai contenuti, fino a
una varietà di modelli cui ispirarsi e alla motivazione. Ci svela l’alternativa al pensiero unico, politico e mediatico. La soluzione è una
televisione per ciascuno. Un’emittente monolocale in ogni casa.

Palazzo del Turismo, ore 18.15
presentazione, proiezione
JOHN FANTE. PROFILO DI SCRITTORE
a cura di Giovanna Di Lello, regista e direttrice del festival dedicato a John Fante Il Dio di mio padre

regia e sceneggiatura: Giovanna Di Lello
con: Joyce Smart Fante, Victoria Fante Cohen, Dan Fante, Tom Fante, John V. Fante, Stephen Cooper, A.I. Bezzerides, Furio Scarpelli, Luciano Vincenzoni, Guido Fink, Francesco Durante, Piero Pelù, Vinicio Capossela, Sandro Veronesi, Simone Caltabellota, Fred Gardaphe, Marco Vichi
narratore: Domenico Turchi
fotografia: Alessio Tessitore, Diana Canzano, Michele Paradisi
scenografia: Giosanna Vincelli
musiche: Andrea Manzoli, W.A. Mozart
Italia 2003, 68’

John Fante. Profilo di scrittore è un documentario biografico dedicato a uno dei maggiori scrittori americani del Novecento, John Fante (Denver 1909 – Los Angeles 1983), che Charles Bukowski considerava il suo maestro. Girato tra l’Italia e gli Stati Uniti, il film contiene numerose testimonianze, citazioni letterarie, foto e documenti privati inediti. In questo viaggio nella vita e nell’opera dello scrittore americano, troviamo anche un inconsueto personaggio di Torricella Peligna (Abruzzo) – paese d’origine della famiglia Fante – che ci narra le gesta del suo illustre conterraneo.

Premi: Best Documentary al Los Angeles Italian Film Awards 2003, primo premio Giornalismo Emigrazione 2006. Il documentario è uscito in libreria nel cofanetto John Fante (Fazi 2003).

Palazzo del Turismo, ore 21.15
conversazione, live performance
BUTTARSI + I VIVI
incontro con Dan Fante e Cristiano Godano
coordina Giovanna Di Lello
Pinkarman (Luca Ribichini) visual

Inizia dallo scorrere di testimonianze, citazioni letterarie, foto e documenti privati inediti della vita di John Fante – raccolte da Giovanna Di Lello nel documentario John Fante. Profilo di scrittore – l’incontro tra Dan Fante, figlio di John, uno dei maggiori scrittori americani del Novecento, e Cristiano Godano, leader dei Marlene Kuntz. Due scrittori nell’incontro di due libri “disperati”. Buttarsi di Dan Fante è il racconto di due anime, due personaggi duri e sinceri, due voci e due talenti riuniti in una figura sola: Bruno Dante. Bruno sente, vede e scrive cose splendide, desidera il meglio, ed è capace di ottenerlo; Dante polverizza ogni aspirazione, ogni bellezza, e giunge nella più bassa depravazione. Un romanzo (in uscita in questi giorni in Italia per Marcos y Marcos) tutto sesso, droga, poesia, perversione, speranza. Scrivere, e soprattutto pubblicare il primo romanzo, per Dan Fante – che è nato a Los Angeles nel 1946 – non è certo stato facile. Confrontarsi con un gigante come suo padre, con un pubblico diffidente, con i propri mille difetti, è stato difficilissimo. Poi, è iniziata la “rimonta”. Da qualche anno, la sua fama è in continua ascesa. Ha appena firmato un contratto con la prestigiosa casa editrice Harper Collins, che ripubblicherà e rilancerà in grande stile tutte le sue opere. Com’è accaduto con suo padre.
Dan Fante è molto amato in Italia, e questo lo accomuna a Cristiano Godano, protagonista da anni della scena rock italiana e ora anche narratore con I vivi, opera prima pubblicata nel 2008 da Rizzoli. I “vivi” sono un ragazzo “strano” che spiega l’amore per la sua fidanzata in una lettera dalle conseguenze devastanti, un uomo chiuso in un ascensore che precipita per tre giorni in un abisso senza fondo, un individuo che invita due prostitute nella sua stanza d’albergo in preda a un’ossessione sessuale, una coppia che si incontra su un ponte di Parigi, un artista che maltratta un’intervistatrice arrogante e sventata, un uomo e una donna che si danno appuntamento in un albergo. Sei intensi racconti in cui Godano – attraverso le sue ossessioni e le sue emozioni di artista dai linguaggi plurimi – ricrea un’atmosfera di attesa e di sensualità, inseguendo i contorni del pensiero e delle vibrazioni dell’anima. Al Riccione TTV Festival Godano esegue una lettura di “Terrore” secondo racconto di quest’opera: il tentativo di entrare nella testa di una persona che, rimasta chiusa in ascensore, precipita per minuti, ore e giorni; un viaggio-incubo drammatico e surreale commentato dai visual originali del giovanissimo illustratore e graphic designer Pinkarman.

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Cena con delitto

Cena con delitto: ultimo appuntamento sotto le stelle

Si chiude venerdì 26 giugno con l’ultima cena con delitto, questa volta sotto le stelle, la serie di appuntamenti con il giallo e la gastronomia, programmati dal Ristorante Zuccherificio, lo storico locale simbolo dell’ospitalità e della buona cucina modenese, situato tra Finale Emilia e Massa Finalese.
Infatti, in questa ultima occasione (ma una nuova serie di eventi verrà programmata subito dopo l’estate) la compagnia teatrale Anubi Squaw, metterà in scena – nel giardino estivo del ristorante – il giallo brillante in tre atti "Parenti Fetenti", scritto da Michele Cremonini Bianchi, che figura anche tra gli interpreti insieme a Marinella Pavanello, Lole Boccasasso, Martina Siena e Davide Civello.
Questa, in estrema sintesi, la trama: nel ristorante gestito da tre sorelle, il quarto fratello Alberto, "pecora nera" della famiglia, si auto-invita a cena. Appena inizia il pasto, però, Alberto muore avvelenato sotto gli occhi del pubblico. L’intricata indagine, caratterizzata da ricatti, sorprese e false piste, viene gestita da un commissario un po’ anomalo: è lui a tentare di mettere ordine in una storia che i personaggi, compreso lo stralunato cuoco "Padella", s’ingegnano a scombinare
Ogni tavolo verrà direttamente coinvolto nell’indagine, trasformando i partecipanti alla cena in avvocati e detective, fino alla soluzione dell’intricato giallo.
In questo modo, cena e spettacolo si integrano senza sovrapporsi: tra una portata e l’altra, infatti, va in scena lo spettacolo, in una sequenza senza soluzione di continuità, così da non creare tempi morti nella serata.
I tavoli occupati dal pubblico verranno identificati col nome di un famoso detective e costituiranno un’unità investigativa che, attraverso la compilazione di una scheda, verrà sfidata a risolvere il giallo, indicando l’assassino, il movente e le prove. Le schede verranno poi utilizzate, nel corso del terzo atto, in un momento di improvvisazione straordinariamente divertente che condurrà il pubblico, in modo comunque discreto e non invadente, all’interno dello spettacolo.

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Domenica 6 aprile a Finale Emilia

SINFONIA D’AUTUNNO
di Ingmar Bergman
con
ROSSELLA FALK
MADDALENA CRIPPA

regia
Maurizio Panici
scene e costumi ALDO BUTI
 

Vero evento della prossima stagione teatrale 2007/2008, questo spettacolo porta in scena lo struggente dramma del rapporto tra una madre e una figlia, offrendo il lucido ritratto di due esseri umani alla ricerca, uno – la madre – dell’ assoluto realizzato attraverso la pratica artistica, l’altro – la figlia – dell’incontro proprio con la madre, dopo un’ infanzia mai vissuta, e del riscatto di una vita consumata nel dolore e nella sofferenza. Questo testo è però anche una "storia d’amore" speciale, dipinta con crudezza e nitore da uno dei più grandi "esploratori" dei sentimenti che il ‘900 ci ha dato, Ingmar Bergman. Interpreti eccezionali di questo dramma, che segue la grande tradizione del teatro nordico, sono Rossella Falk e Maddalena Crippa.