Moti del ventre

Bonzagni
Bonzagni

Sabato 22 maggio, alle ore 18,00, presso la Galleria d’arte moderna A. Bonzagni verrà
presentato al pubblico il catalogo di “Moti del ventre”, l’opera di Aroldo Bonzagni attualmente
esposta presso il museo centese.
Il quadro sintetizza con magistralità espressiva, racchiusa da un colore acceso e ricco di contrasti
cromatici, la sensuale figura in movimento della danzatrice. La carica emotiva sprigionata in questa
tela viene diffusa dalle pennellate potenti ed energiche che trasmettono suggestioni erotiche.
Durante il pomeriggio, dopo il saluto dell’Assessore Daniele Biancardi, si alterneranno gli
interventi del collezionista Massimo Cirulli, che presenterà l’opera che ha concesso in prestito al
nostro museo, “Moti del ventre”, del direttore della Galleria d’arte moderna, Fausto Gozzi, che
esporrà le nuove scoperte sull’adesione di Bonzagni al movimento futurista, e di Elena Bastelli che
illustrerà il periodo argentino del pittore.
Seguirà l’esibizione di Alessandro Frabetti e di Annarosa Ansaloni, che leggeranno alcune
emozionanti missive scritte da Bonzagni e altri toccanti messaggi della sua fidanzata segreta Ginetta
Gignous.
Concluderà questo appuntamento uno spettacolo di danza del ventre di Claudia Neri, a suggellare
il parallelo fra pittura e realtà.
IAT – Informazione e Accoglienza Turistica
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I preraffaelliti al MAR

Orarifino al 31 marzo

lunedì – venerdì 9-18, sabato e domenica 9-19

dal 1 aprile

lunedì – giovedì 9-19; venerdì 9-21; sabato e domenica 9-19

Ingresso:  intero € 8  ridotto € 6

Il progetto di mostra dedicato a I Preraffaelliti e il sogno italiano. Da Beato Angelico a Perugino, da Rossetti a Burne-Jonescurato da Colin Harrison, Christopher Newall, Claudio Spadoni e promosso dal Comune di Ravenna, dall’Assessorato alla Cultura, dal Museo d’Arte della città e dal Ashmolean Museum di Oxford con il generoso sostegno dellaFondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, in programma nelle sale del Mar dal 28 febbraio – 6 giugno 2010, e dal 15 settembre – 5 dicembre 2010 presso l’Ashmolean Museum di Oxford, intende indagare il ruolo artistico e culturale dell’Italia per quel movimento chiamato “Preraffaellismo”. Nato in Inghilterra nella seconda metà del XIX secolo si impose come risposta all’accademismo ufficiale, per il recupero di un’arte spontanea e ispirata alla natura, identificata con l’arte dei pittori del passato prima di Raffaello, come indica il nome.

E. Burne-Jones, Musica,, olio su tela, Oxford, The Ashmolean Museum E. Burne-Jones, Musica,, olio su tela, Oxford, The Ashmolean

L’Italia con la sua arte, il suo paesaggio, la sua letteratura e la sua storia, fu il punto centrale
della loro ispirazione: essi cercarono di guidare la riforma della pittura inglese in direzione
di soggetti emotivamente sinceri e personali, rifiutando immagini convenzionali legate ai
modelli accademici.
Tra i membri fondatori della Confraternita ci fu Dante Gabriel Rossetti: figlio di un esule
italiano, trovò una delle sue principali fonti di ispirazione negli scritti di Dante, e realizzò
una magnifica serie di acquerelli e dipinti ad illustrare alcuni episodi chiave della Divina
Commedia. Anche Burne-Jones realizzò opere tratte da soggetti legati alla letteratura italiana.
Se inizialmente l’arte dei Preraffaelliti fu ispirata all’esempio dell’arte italiana, con
particolare riferimento al periodo precedente al Rinascimento maturo, a partire dagli ultimi
anni del 1850 l’attenzione si volse anche alla pittura del sedicesimo secolo e in particolare a
quella veneziana. Dipinti come Dolce Far Niente di Hunt, sono inimmaginabili senza
l’esempio del Manierismo, mentre Aurelia (L’Amante di Fazio) di Rossetti è ispirata a
Tiziano.
Alla fine il Preraffaellismo mutò in quello che è comunemente chiamato Movimento
Estetico: gli scritti di critici come Algernon Swinburne e Walter Pater sul Rinascimento
italiano furono un riferimento per i pittori in cerca di liberare il loro lavoro da prosaici
argomenti narrativi.
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John Ruskin supportò criticamente la Confraternita preraffaellita e fu l’ispiratore di un
gruppo di artisti che in quel periodo visitò l’Italia con l’intento di studiare attentamente la
natura e di documentare l’architettura e le opere d’arte a beneficio del pubblico inglese, che
non avesse visitato quei luoghi. Un certo numero di pittori e disegnatori lavorarono
direttamente per Ruskin, per documentare edifici e dipinti che lo studioso credeva in
pericolo, o per restauri incauti o per l’incuria del tempo. Tra questi artisti troviamo G.P.
Boyce, J.W. Inchbold e J. Brett, poi J.W. Bunney, F. Randall e A. Burgess, che realizzarono
disegni per gli studenti di Oxford.
La mostra seguirà dunque questi due filoni principali: l’interesse da parte dei Preraffaelliti
per la letteratura e l’arte italiane, con l’esposizione di importanti capolavori di Beato
Angelico, Perugino e altri, e la loro rappresentazione del paesaggio naturale e storico
italiano.
Il momento conclusivo dei Preraffaelliti in Italia si può vedere nei mosaici della Chiesa di
San Paolo dentro le Mura a Roma realizzati da Burne-Jones alla fine del 1880. La mostra
includerà cartoni e disegni preparatori per questo progetto, visti raramente in pubblico.
Saranno anche rappresentati lavori della cosiddetta Scuola Etrusca, artisti seguaci del pittore
e patriota italiano Giovanni Costa e che con lui credevano nel diritto all’indipendenza
dell’Italia, esprimendo la loro ammirazione per il nostro paese con commoventi e vedute
paesaggistiche.