Rolando Malaguti

Nasce a Salvatonica di Bondeno il 26 agosto 1926 da Pilade Malaguti e
Carmela Colognesi . La famiglia si trasferisce s uccessivamente a Prato Quarti, tra via XX Settembre e Via Per Scortichino, quindi a Vigarano n el 1940 e a Borgo San Giovanni nel 1942.
Studia al Liceo Scientifico Roiti di Ferrara e si iscrive alla Facoltà di Medicina a
Ferrara, che completa a Bologna nel febbraio del 1952.
Da ricordare il suo ruolo dopo la Liberazione come capo zona del Comitato di
Liberazione Nazionale per l’Alta Italia, riconosciuto con Medaglia dell’ANPI, e
l’impegno come operaio volontario in occasione dell’alluvione del 1951.
Pochi mesi dopo la laurea entra come assistente ospedaliero all’Ospedale
Borselli, che allora comprendeva solo un reparto di chirurgia.
Consegue le specializzazioni in Cardiologia e in Medicina Interna, e completa
le pubblicazioni per la libera docenza in immunologia, basandosi anche su casi di epidemie infettive della zona.
Nel 1955 si sposa con Rossana Accorsi, con cui abita dal 1960 in Via I maggio
a Bondeno. Dal matrimonio nasceranno tre figli: Massimo (1956), Roberto (1958) e Andrea (1964).
Diviene primario ospedaliero presso il Borselli nel 1964, a meno di
quarant’anni. Durante gli oltre 25 anni di primariato (dal 1964 al 1991) contribuisce attivamente allo sviluppo dell’Ospedale Borselli, che in quegli anni diviene un presidio e un riferimento sanitario di rilievo non solo provinciale.
Partecipa , anche con propri int erventi , a numerosi congressi e
pubblicazioni scientifiche.
È stato membro del Tennis Club Bondeno e della Sezione del CAI – Club
Alpino Italiano – di Ferrara.
È mancato il 28 marzo 2003 a Bondeno, al presidio sanitario, in una stanza
attigua a quello che per anni era stato il suo studio.
Alla sua memoria il Comune di Bondeno nel 2017 ha dedicato una strada, che
collega la Virgiliana con via XX settembre (Gli ultimi tasselli saranno l’attraversamento ciclopedonale che passerà sul nuovo ponte di Borgo Scala, unendo di fatto le due sponde della zona Ovest, ed il passaggio ciclabile di via Rolando Malaguti)

Luigi Gamberini

Quando si parla del veterinario tutti quanti pensano al loro cagnolino o gattino, nessuno pensa a quella che è stata la prima medicina veterinaria. Nonno Gigi è l’immagine della veterinaria in prima linea. Egli ha incarnato la figura di colui che come il prete o il medico del paese sapeva portare un contributo fondamentale alla sua comunità. Il suo lavoro in mezzo alla gente era fondamentale, gente il cui sostentamento dipendeva da quelle vacche nella stalla, dai vitellini nati e sopravvissuti, dal latte venduto. Tutta la sua vita è stata dedicata al lavoro giorno e notte sempre disponibile anche attraverso l’aiuto della sua famiglia. Come nuora e moglie di un veterinario sono stata accompagnata nei primi passi di vita lavorativa ma, mentre i miei spazi erano in un piccolo ambulatorio, i suoi erano la campagna a ridosso del Po. Ci ha lasciato nel giorno di Natale. Un veterinario, uno suocero, un nonno incredibile. Questa è stata la sua ultima professione che ha riempito i suoi anni dai capelli bianchi. Abbiamo tutti raccolto ciò che questo nonno ogni giorno aveva da insegnarci, ciò che in questa lunga vita aveva imparato e presto trasmesso ad ognuno di noi: passione, tenacia, onestà e amore. Vita colma di tutto ciò che un uomo può desiderare, la sua. Grazie Nonno Gigi

Maria Franceschini

Vasco

Urca ! Certo Vasco, simpaticissimo tuttofare della farmacia Addolorata. Io ero in classe con Alberto Costanzelli figlio della titolare che poi una volta laureato lui ha sostituita nella conduzione dello storica farmacia. Io ero e sono ancora intimo ed affezionatissimo amico di Alberto e in farmacia ero di casa, quindi me lo ricordo benissimo questo personaggio molto singolare, era gobbo ma dotato di un’empatia stupefacente, sempre il sorriso sulle labbra e la battuta pronta. Gran brava persona, era un tutt’uno con la farmacia, come i muri e gli armadietti, per dire che non c’era la Farmacia Beata Vergine Addolorata senza Vasco e non potevi pensare a Vasco estrapolandolo dalla Farmacia, una vera risorsa, di lavoratore e di umanità ! 😊

Lorenzo Berlato