Auguri

Conte: ” La storia giudicherà se ho fatto errori”.Non c’è alcun bisogno della storia caro Premier, è sotto gli occhi di tutti quanto accaduto. Riepilogando brevemente solo alcuni fatti:- A febbraio minimizzazione del problema. “Siamo preparatissimi” dichiaravano.- A marzo chiusura indiscriminata di tutto il paese per circa due mesi nonostante nel centro e sud Italia non fosse accaduto nulla (e ricordiamo che la gente fece su e giù allegramente fino a marzo inoltrato, che non si parli di contagio).- Paese con più restrizioni in assoluto, nessuno ha attuato quel tipo di lockdown duro con droni e autocertificazioni. – Paese che ha dato meno soldi ai commercianti/autonomi che si sono ritrovati in difficoltà.- Paese che ha tenuto di più gli studenti a casa e uno dei pochi che li ha obbligati a mascherarsi anche sui banchi dandogli poi la colpa dei contagi.- Uno dei pochi stati con obblighi di mascherate anche all’aperto. Risultato? Record mondiale di morti (secondo i loro calcoli).”Il problema non è la letalità ma i posti letto”, “Evitiamo la seconda ondata”, “A ottobre chiudiamo per passare Natale sereno”, “Chiudiamo a Natale per salvarci dalla terza ondata.” ecc ecc. Tutto puntualmente smentito.Aggiungiamo anche che:- Usciti dal primo lockdown hanno dato priorità alle leggi sull’omofobia.- Hanno inventato slogan uno dietro l’altro durante la “pandemia” e trattato il popolo come imbecille con miliardi di regolette una più grottesca dell’altra.- Hanno gradualmente iniziato a mascherarsi anche da soli durante le conferenze stampa.- Hanno parlato di Recovery Fund in cui stanziare tanto denaro per digitalizzazioni e parità di genere, mentre per la sanitá le briciole.- Vessazione e colpevolizzazione costante del popolo ” è colpa dell’aperitivo in estate” (bonus vacanze dati dal governo), “è colpa degli assembramenti dei negozi a Natale” (cashback dato dal governo).E potremmo continuare a lungo con miriadi di incongruenze e assurdità.Pertanto, Conte e compagnia cantante, una cosa sola andrebbe fatta: dimissioni di massa.Il PD, partito spalleggiatore del mondialismo e i peracottari dei 5 stelle dovrebbero scomparire domattina.Allo stesso modo, le opposizioni, coi loro governatori di regione, andrebbero soppresse per manifesta incapacità.

Vincenzo Volpi, PRI BOLOGNA SEZIONE G.PITTALIS

Frecce tricolori

Saranno le Frecce Tricolori a rendere omaggio venerdì 21 giugno a Modena al monumento restaurato dedicato al colonnello pilota Fulvio Setti, medaglia d’oro al valor militare, e “ai caduti dell’aria modenesi militari e civili”. Il monumento degli Aviatori, che venne esposto in passato ance a San Possidonio, si trova oggi all’incrocio tra la via Emilia ovest e viale Italia, al limite dell’area del parco Ferrari dove si sviluppava l’Aerautodromo di Modena, ed è realizzato utilizzando un esemplare di aeroplano da addestramento, un Fiat G46 prodotto tra il 1948 e il 1952, un biposto in uso anche all’Aeroclub modenese fino al 1972. Prima del sorvolo della città da parte delle Frecce, venerdì sarà proprio un esemplare di Fiat G46 del tutto uguale a quello del monumento ad attraverso il cielo di Modena in un’esibizione insieme ad altri velivoli storici.

La manifestazione inaugurale, dopo i lavori di restauro che si sono svolti nei mesi scorsi, è stata presentata oggi, lunedì 17 giugno, in una conferenza stampa in Municipio con il sindaco Gian Carlo Muzzarelli insieme al colonnello Aldo Anzivino, presidente dell’Associazione Arma Aeronautica della provincia di Modena, al curatore dell’iniziativa Marzio Cavazzuti, e a Vittorio Setti, Anna Maria e Carlo Ventura, rappresentanti della famiglia di Fulvio Setti, entrambi impegnati nell’azienda Setti Ferramenta che ha sostenuto le spese dell’intervento di manutenzione e restauro.

Venerdì 21 giugno l’appuntamento è alle 10.30 nell’area del monumento dove, con l’accompagnamento della banda cittadina, le autorità provvederanno a scoprire la lapide marmo in memoria dei caduti e a deporre una corona. Nel frattempo, il cielo di Modena sarà solcato da alcuni aerei della sezione di Reggio del Gruppo amici dei velivoli storici storici, mentre alle 11.15 circa è previsto il sorvolo della pattuglia acrobatica nazionale delle Frecce Tricolori, con un primo passaggio degli aerei in formazione provenienti da nord e un secondo, da sud, con i fumogeni a formare il tricolore.

Si tratta della seconda volta in cui le Frecce Tricolori volano sul cielo di Modena. La prima è stata nel 2007, in occasione dei funerali del maestro Luciano Pavarotti. In realtà la Pattuglia acrobatica nazionale si esibì a Modena anche il 19 maggio 1955: ma non erano ancora la Frecce, nate nel 1961, si chiamavano “Tigri bianche” ed erano inquadrate nel 51° Stormo di Istrana.

Venerdì 21 giugno viale Italia sarà chiuso al traffico dalle 10 alle 12 nel tratto compreso tra strada San Faustino e via Emilia per quello che riguarda la corsia di marcia in direzione della via Emilia

L’aereo di Fulvio Setti torna a rinnovata bellezza con il sorvolo delle Frecce Tricolori

Dichiarazione dell'ex-sindaco di Finale

Dopo le tante critiche dell’attuale maggioranza sul lascito dell’ex giunta guidata da Fernardo Ferioli, il sindaco uscente si toglie qualche sassolino dalla scarpa. “Hanno voluto la bicicletta? Ora pedalino”, scrive in un testo diffuso su Facebook dal Pd di Finale Emilia come lettera aperta alla cittadinanza.
Ecco cosa dice.

“Non è facile amministrare, lo so bene! Molto più semplice sparlare ed infangare, senza una minima idea di cosa significhi aver preso un impegno con la propria comunità.
Non avevo nessuna intenzione di intervenire sulla nuova amministrazione di Finale Emilia, essendomi ritirato dalla vita politica per una serie di note questioni… ma sentirsi continuamente tirare in ballo come “pecora nera”, “ci ha lasciato solo dei debiti” “hanno tagliato tutto e ora tocca a noi rimediare” fino a “i milioni di euro d’avanzo 2015 non esistono”, allora mi sono detto che devo semplicemente ribadire come stanno le cose e sperare che finisca questo gioco di scuse e colpe…
Palazzi e la sua amministrazione possono evitare di lamentarsi teatralmente, perchè non è stato creato nessun tranello e non sono stati appositamente “svuotati i cassetti” e creati i problemi, perchè io avevo tutta l’intenzione di continuare ad essere il Sindaco della mia città per i prossimi 5 anni, andando a chiudere il percorso di ricostruzione post sisma, per cui i problemi che esistevano, non sono spariti con un semplice cambio di casacca nè sarebbero spariti per me. Il fatto vero è che era molto più semplice stare ai banchi della minoranza e mandare avanti un paio di persone a formulare denunce ed esposti per distruggere, non tanto la politica, quanto la persona. Ora le polemiche e le denunce danno fastidio, ma allora erano un valido metodo da “coltivare” e difendere.
avanzo-finale-emilia-fernando-ferioliAndando sui conti, dei quali il sindaco Palazzi e il suo gruppo ormai giornalmente si lagnano e attaccano, preciso che il “bilancio di previsione” non è una bilancio definitivo, è appunto, “di previsione” per cui parlare di tagli da me perpetrati ad inizio anno, senza ancora poter usare i fondi dell’Avanzo 2015, è una montatura assoluta, infondata e fuorviante. Tutto era stato già previsto e coordinato e sapevamo bene dove e come intervenire. Proprio sul punto “ AVANZO 2015” devo chiedere scusa, non erano 9 milioni di euro bensì 8,66 milioni di euro, milioni di euro certificati dagli uffici e dai revisori. Quindi l’“AVANZO 2015” esiste, come ci sono 21,7 milioni di euro di Debito, ancora alto certo, ma che al mio insediamento era di 34,7 milioni di euro. Inoltre devo rispolverare un accaduto di circa un anno fa, quando l’attuale sindaco e la sua giunta, allora minoranza, si sono molto arrabbiati e hanno attaccato su tutti i media, quando abbiamo saldato 2,5 milioni di euro in più di debito. Questo perchè, secondo loro, li dovevo spendere per la città ed ora, se avessi dato loro ascolto, si troverebbero altri 270mila euro di interessi in più da pagare ogni anno.
Noi avevamo un programma preciso su come affrontare il debito e il resto, ma è giusto dire che i fondi presenti non possono essere usati come un bancomat. Si può spendere solo attraverso le regole sempre più ferree della Pubblica Amministrazione, oltre a porre attenzione ai nuovi revisori, i quali, spaventati dalle note vicende, hanno richiesto di coprire crediti di dubbia esigibilità per quasi 2 milioni di euro, molto oltre le norme anche se l’attuale amministrazione può decidere diversamente. Ricordo che non sono più all’opposizione ma al governo della città. Come ricordo anche che quando ero Assessore alla Cultura partivo ad inizio anno sempre con pochi spiccioli per poi andarmeli a cercare in giro tra sponsor e Fondazioni, oltre ad affrontare molto altro lavoro quotidiano. Lo stesso restauro del Castello del 2009/10 è stato possibile grazie a sponsor da me cercati e trovati e non con fondi (allora inesistenti per lavori e restauri) del Comune, come anche Finalestense, Fiera, Festival Noir, Sfogliata, ecc…. E tanto si è fatto in questi anni di emergenza e distruzione, per cercare di non tagliare nessun servizio scolastico e sociale oltre a mantenere il più basso possibile la tassazione.
Inoltre, sull’accusa infamante che i progetti del terremoto non ci sono, sottolineo che se vogliono ripartire da zero lo possono fare, ma buttano all’aria anni di lavoro, non solo della giunta, ma anche di dipendenti comunali e uffici. Certo, sono decisioni loro che non c’entrano nulla con la vecchia amministrazione, ma il Centro Sportivo è già in fase esecutiva, e si vuole buttare via il progetto preliminare di Piazza Garibaldi (creato dall’ufficio Lavori Pubblici e definito ora “imbarazzante”), dopo che ho battagliato duramente per i fondi (1,5 milioni di euro). Magari vogliono fare un parcheggio sopraelevato (?) come diceva un loro vecchio e rottamato “leader” in consiglio comunale.
Ripeto, l’impegno è costante e durissimo, ma continuare a lamentarsi di nulla lo ritengo vile e indegno. Mia nonna mi ripeteva che “se volevi la bicicletta dovevi pedalare” e l’unica cosa da fare quotidianamente è proprio questa E’ finito il tempo del disfattismo, della “zizzania”, della denuncia contro la mia amministrazione; ora siete voi l’amministrazione, dimostrate cosa sapete fare per tutti noi e non solo per qualcuno o contro qualcuno! E vi auguro che non capiti mai nulla a voi, di quanto io ho subito in questi anni di amore totale per la mia Città e il mio Comune.
Buon lavoro.
Fernando Ferioli

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