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La Provincia di Modena incasserà dalla società Autobrennero oltre due milioni e 700 mila euro dalla distribuzione di una quota della riserva straordinaria, approvata nei giorni scorsi dall’assemblea dei soci, su proposta del Consiglio d’amministrazione.
«Si tratta di risorse – sottolinea Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena – che si aggiungono al milione e 400 mila euro già incassati quest’anno dai dividendi della società. Questi fondi andranno a finanziare il nostro piano investimenti, in particolare sulla rete viaria provinciale, dove già dal prossimo anno sono previste risorse per oltre 27 milioni di euro provenienti dal bilancio 2020 della Provincia presentato di recente»
La distribuzione della riserva di Autobrennero è pari a 42 euro per azione con la Provincia di Modena che detiene una quota del 4,24 per cento pari a 65.068 azioni, «una partecipazione strategica – commenta Tomei, visto che la società partecipa a progetti infrastrutturali fondamentali per il territorio e l’economia modenesi come la bretella Campogalliano-Sassuolo e la Cispadana».
Il valore complessivo della distribuzione ai soci di parte della riserva supera i 64 milioni di euro complessivi.
«Nei prossimi mesi – commenta Tomei – ci auguriamo che si concluda positivamente la vicenda dell’accordo per la gestione pubblica dell’Autostrada del Brennero che prevede, tra l’altro, le risorse necessarie per gli investimenti, compresi 100 milioni di euro per la Cispadana, le opere di miglioramento dell’asse autostradale come la terza corsia nel tratto Campogalliano-Verona e le risorse, pari a 800 milioni di euro, per la viabilità di accesso nei territori attraversati dall’autostrada, di cui 60 milioni per la viabilità provinciale modenese».
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Fermi tutti, il progetto della Cispadana non va più bene. La Regione cambia idea e commissiona un nuovo studio costi-benefici. Quanto fatto finora si mette nel cassetto, e per avere un’opera attesa da decenni, condivisa con le parti sociali e con i territori, sulla quale la Regione è pronta a investire altri 100 milioni di euro bisognerà aspettare ancora.
I 100 milioni di euero servono a pagare una analisi di sostenibilità del progetto definitivo su tutti gli aspetti – ambientale, sociale e dei costi – per arrivare poi alla validazione definitiva del progetto stesso.
Progetto definitivo della Cispadana adeguato alle prescrizioni della Valutazione di Impatto Ambientale e cronoprogramma verso il cantiere illustrati a Bologna a imprese, sindacati, enti locali, università, associazioni del Terzo settore riunite nel Patto per il lavoro, dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dal vicepresidente e assessore ai Trasporti e Infrastrutture, Raffaele Donini, dall’amministratore delegato di Autostrada del Brennero Spa, Diego Cattoni, e dal direttore tecnico generale, Carlo Costa, e dal presidente di Arc Spa, Graziano Pattuzzi.
“Abbiamo condiviso con il Patto per il Lavoro un passaggio importante- affermano il presidente Bonaccini e il vicepresidente Donini– con la presentazione del progetto di un’opera, la Cispadana, con la quale collegare in modo diretto e veloce il nostro territorio con il Brennero e il Nord Europa, vincendo la sfida della competizione globale e riducendo fortemente l’inquinamento e il traffico nei centri abitati. Progetto che è stato rivisto e che comprende ora rilevanti interventi di mitigazione. Ora- proseguono- di fronte alla positiva volontà di Autobrennero di ricapitalizzare la società Arc, incaricata della progettazione e realizzazione dell’opera, e all’ulteriore investimento di 100 milioni di euro che come Regione siamo pronti a fare per assicurare l’equilibrio economico-finanziario e di gestione, coerentemente con ciò che abbiamo sempre fatto avvieremo una analisi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica dell’intero progetto. Stiamo sbloccando opere ferme da troppo tempo- chiudono Bonaccini e Donini– e lo facciamo in maniera condivisa con territori e parti sociali, con l’obiettivo di garantire crescita sostenibile e buona occupazione”.
Da Reggiolo-Rolo, nel reggiano, a Ferrara in 40 minuti, la metà del tempo che occorre ora. Con una riduzione stimata del -35% dei costi tra carburante e pedaggio e un abbassamento del -4% delle polveri sottili e del -13% degli ossidi di azoto grazie anche agli 11 mila camion in meno che circoleranno nei centri abitati.
È la nuova Cispadana secondo il progetto presentato oggi in Regione al Patto per il Lavoro. 65,7 Km di tracciato per collegare l’Autostrada del Brennero (A22) alla Ferrara-Padova (A13) e da qui al mare con il raccordo alla superstrada Ferrara-Porto Garibaldi.
Un’opera sulla quale la Regione ha investito quasi 180 milioni di euro, che ora, attraversando le province di Reggio Emilia, Modena e Ferrara, potrà soddisfare le esigenze di mobilità dell’area nord-orientale dell’Emilia-Romagna, con un ridotto impatto ambientale.
Il progetto presentato oggi è frutto di una programmazione articolata che ha avuto come obiettivo strategico quello di armonizzare l’infrastruttura coi territori che la attraversano.
Imponenti le opere di mitigazione previste a partire dai 61 km di piste ciclabili, i 514.700 mila metri quadrati di interventi con funzione naturalistica e i 756.600 metri quadrati di interventi di inserimento paesaggistico, fino ai 158.600 metri quadrati di boschi e arbusti filtro, i 12 km di siepi e filari di compensazione agroambientale e i 20 mila metri quadrati di parco intercomunale.
Altro capitolo importante è quello dedicato alla sicurezza con i 140 km di sistema antinebbia con guida luminosa a led e gli 1,7 milioni di metri quadrati di pavimentazione drenante fonoassorbente, cui si aggiungono 2.380 metri di ponti e viadotti, 52 opere di scavalco, 20,3 km di barriere antirumore per la protezione acustica.
Andrea Bertani, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, commenta l’annuncio della Regione sulla realizzazione di un’analisi costi-bonifici per l’autostrada regionale. “Evidentemente con i nostri dubbi abbiamo fatto breccia”.
“L’annuncio della volontà da parte della Regione di effettuare un’analisi costi-benefici sulla Cispadana è una buona notizia perché conferma quello che il M5S sostiene da sempre, ovvero che si tratta di un’opera troppo costosa per gli eventuali vantaggi che potrebbe comportare”. È il commento di Andrea Bertani, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle dopo l’annuncio da parte della Regione Emilia-Romagna effettuerà una valutazione costi-benefici sul progetto dell’autostrada regionale per collegare l’A22 Modena-Brennero all’A13 Bologna-Padova. “Quella di una valutazione seria che prendesse in esame oltre ai costi esorbitanti, anche l’impatto in termini ambientali che quest’opera avrà da Reggio Emilia a Ferrara, è stata da sempre una delle nostre richieste avanzate in questi anni in Assemblea Legislativa – aggiunge Andrea Bertani – Adesso finalmente, e dopo tutti i no che abbiamo incassato alle nostre risoluzioni, ordini del giorno ed emendamenti che hanno provato ad aprire una breccia nella ferrea volontà della Regione di aprire i cantieri di quest’opera, si sottoporrà la Cispadana almeno a una valutazione complessiva che speriamo sia oggettiva e non politicamente schierata. Come abbiamo sempre sostenuto ci sono delle alternative valide alla realizzazione di quest’autostrada, e la prima è sicuramente quella di ammodernare il tratto esistente e trasformarlo in una superstrada a scorrimento veloce senza pedaggio. Essere passati dalla ‘Cispadana a tutti i costi’ ad un’analisi dettagliata dell’opera, anche davanti ai tanti dubbi che abbiamo sollevato sul reperimento dei fondi, è per noi – conclude il capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle – un fatto positivo. Finalmente si mette in discussione quest’opera”.
Ed è davvero “surreale” che ora il presidente Bonaccini proponga per l’autostrada Cispadana “una valutazione costi-benefici” dopo averla inserita nel piano regionale dei trasporti adottato a luglio ed “in attesa di essere approvato definitivamente dall’assemblea legislativa”.
La bassa modenese e l’alto ferrarese “hanno bisogno di una strada a scorrimento veloce”, connessa con i poli industriali “senza devastare i centri storici”, ed ogni giorno perso ad “inseguire l’autostrada allontana il territorio”, che ha subito il sisma del 2012, “dalla viabilità che merita”.
“Invito il presidente a portare in aula il piano dei trasporti” per l’approvazione definitiva “prima della scadenza del mandato”, depurandolo di tutte le grandi “opere inutili” come l’autostrada Cispadana, la bretella Campogalliano-Sassuolo e la Ti.Bre, “destinando le relative risorse alla mobilità sostenibile e al trasporto su ferro”. Se non lo farà “la proposta di analisi costi-benefici per l’autostrada Cispadana si svelera’ essere solo una mossa elettorale di corto respiro”.
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