Biografilm festival

Biografilm Festival, a Bologna dal 10 al 20 giugno e su MYmovies dal 12 al 22 giugno visibile da tutta Italia, torna con un’edizione ricca di contenuti e di appuntamenti dal vivo. 

Sono 90 i film in programma nelle varie sezioni. Il Concorso Internazionale include le più recenti e interessanti produzioni di documentario, mentre la sezione competitiva Biografilm Italia propone il meglio dei documentari inediti italiani. Europa oltre i confini è la sezione competitiva che racchiude film di finzione europei, con una apertura verso il mondo intero. Contemporary Lives, come sempre, grazie al lavoro dei documentaristi europei, offre sguardi illuminanti sull’attualità. Torna anche la sezione Biografilm Art & Music, con le emozionanti storie di vita dedicate all’arte e alla musica. Inoltre, come già annunciato, Biografilm 2022 ospita tre importanti omaggi: il ricordo di Gianni Celati Poeta del Documentario, una Maratona Ancarani con le opere del videoartista e regista italiano e Cousins: viaggi nel grande cinema dedicata al regista nordirlandese. 

Tornano, come da tradizione, anche i Celebration of Lives Awards, i premi che Biografilm Festival assegna ai grandi narratori del nostro tempo che con le loro vite e opere hanno impresso un segno importante nella storia contemporanea. Il premio verrà assegnato all’attrice Alba Rohrwacher, al produttore Jeremy Thomas e ai registi Diana El Jeiroudi e Orwa Nyrabia.

Il vasto e composito programma di Biografilm offre numerosi spunti di riflessione e diverse chiavi di lettura. Trasversalmente nelle varie sezioni, è presente una riflessione profonda e alquanto sfaccettata sulle implicazioni della violenza di sistema nelle vite delle persone e nella loro quotidianità, in un viaggio che riflette su cause ed effetti, andando anche ad affrontare il tristemente attuale tema della guerra. Dall’Ucraina alla Siria, dalla Libia a Gaza: storie personali si intrecciano con prospettive più ampie e ci mostrano gli effetti deleteri di una cultura dell’odio e della violenza.

Ci sono poi racconti di vite che testimoniano la necessità sociale di affermare i diritti civili; storie di diversità, resilienza, coraggio, come il viaggio intimo nella transizione di genere di 4 amici in Nel mio nome, che dopo il successo al festival di Berlino arriva in anteprima italiana a Biografilm, film che vede tra i produttori esecutivi l’attore e militante politico Elliot Page. Il tema della libertà di espressione delle persone LGBTQIA+ torna anche con l’anteprima italiana di Instructions for Survival, mentre il documentario Il gioco di Silvia, in anteprima mondiale, ci porta nel mondo di una sex worker, tra stereotipi, pregiudizi e ricerca della propria libertà. 

Biografilm 2022 dedica anche uno spazio speciale a diversi film sulla vita di alcuni grandi scrittori contemporanei con la playlist “Cinema e scrittori” BPER Banca, un’opportunità preziosa per scoprire o riscoprire, grazie all’intimità profonda e autentica che il documentario sa generare, importanti autori letterari che hanno lasciato un segno nella nostra società

Un altro filone tematico che emerge dal programma è legato a storie che dimostrano il valore dello sport come veicolo di redenzione sociale e strumento di integrazione e costruzione di una comunità.

Come già annunciato, apre Biografilm il 10 giugno The Princess di Ed Perkins, documentario dedicato a Lady Diana e costruito solamente da immagini di repertorio.

Il festival si chiude il 20 giugno con la presenza della meravigliosa Fanny Ardant che presenta il film I giovani amanti, di cui è protagonista, e incontra il pubblico di Biografilm.

https://www.biografilm.it/news/biografilm-diventa-maggiorenne-e-si-confronta-con-il-mondo/

Consumatori compulsivi

Ha cercato di liberarsi del cane acquistato una settimana fa, abbandonando il piccolo chihuahua nel parcheggio del cimitero di Bologna. La scena ieri pomeriggio è stata notata dagli agenti della Polizia, che hanno recuperato il cagnolino, ferito, e denunciato per abbandono e maltrattamento di animale la proprietaria, una bolognese 60enne.
I poliziotti l’hanno vista aprire lo sportello della propria utilitaria, fare scendere il cane, chiudere e ripartire come se niente fosse. Quando è stata fermata la donna ha negato, sostenendo di non aver nulla a che fare con l’animale. Ma quando le è stato detto che era stata vista è stata costretta a confessare: voleva liberarsi del chihuahua – avrebbe spiegato – perché si era resa conto di non riuscire ad accudirlo. Dal microchip è risultato che era stato comprato il 13 agosto. I poliziotti lo hanno affidato al canile Municipale. Per la sessantenne è scattato anche il ritiro della patente, sospesa dopo che non si era presentata alla visita per una revisione. (Ansa)

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Le mutande alla mitologia

“Volevo sponsorizzare la mia pagina ma a quanto pare per Facebook la foto del nostro Gigante è un contenuto esplicitamente sessuale che mostra eccessivamente il corpo o si concentra su parti del corpo senza che sia necessario. Il Nettuno?? Robe da matti!”. Così la scrittrice Elisa Barbari commenta, con un post, la decisione del social network di bloccare la sua inserzione pubblicitaria di una pagina su “storie, curiosità e scorci di Bologna”.
“La tua inserzione – scrive il team di Fb – non è stata approvata perché viola le linee guida sulle pubblicità di Facebook: presenta un’immagine con contenuto esplicitamente sessuale che mostra eccessivamente il corpo o si concentra su parti del corpo senza che sia necessario. Non è consentito l’uso di immagini o video di nudo o di scollature troppo profonde, anche se per fini artistici o educativi”. Replica, con stupore e ironia, l’autrice all’Ansa: “Negli anni ’50, in occasione della festa delle matricole, vestirono il Nettuno. Forse Facebook lo preferisce conciato così”.

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Il buon gusto celato

Dopo il successo ottenuto negli anni scorsi, ritorna al Museo Davia Bargellini l’appuntamento dedicato ai preziosi materiali della sezione tessile, focalizzando lo sguardo sull’evoluzione della biancheria intima durante i 50 anni che rivoluzionarono la moda femminile: dall’ultimo quarto del XIX agli anni trenta del XX secolo.
La mostra, attraverso l’esposizione di oltre 60 pezzi provenienti da donazioni private, si propone di portare all’attenzione del pubblico l’eleganza dell’abbigliamento intimo femminile, realizzato anch’esso da importanti sartorie proprio come gli abiti. Le più famose avevano sede a Parigi o nelle grandi città italiane – come Torino, Napoli e Milano – e, grazie alla diffusione di ricercati cataloghi ricchi di immagini, vendevano i loro manufatti in tutta Europa.

Quando

Dal 11 Giugno al 27 Settembre 2015

Informazioni

Museo Davia Bargellini

tel. 051 236708
email

Ingresso gratuito

Rassegna

Il buon gusto celato. Biancheria intima ricamata tra ‘800 e ‘900

Click per ingrandire

Dove

Museo | Museo Davia Bargellini

Strada Maggiore, 44
40125 Bologna

 

Antonio Mazzotti

ANTONIO MAZZOTTI
Mostra retrospettiva nel centenario della nascita

a cura di Renato Barilli

14 febbraio – 12 marzo 2015
vernice sabato 14 febbraio ore 16

Sala d’Ercole, Palazzo d’Accursio
Piazza Maggiore 6, Bologna

Inaugura sabato 14 febbraio alle ore 16 nella Sala d’Ercole di Palazzo d’Accursio la mostra ANTONIO MAZZOTTI, a cura di Renato Barilli e organizzata in occasione del centenario della nascita dell’artista bolognese, scomparso prematuramente nel 1985.

Antonio Mazzotti, il quale negli anni della ricostruzione post-bellica aveva messo il proprio rigore nel disegno geometrico a disposizione di alcuni importanti architetti bolognesi, primo fra tutti Alberto Legnani (stringendo rapporti di amicizia anche con Luigi Vignali e Enzo Zacchiroli, suo mentore e collezionista), si avvicina successivamente alla pittura, prima post-impressionista, poi post-cubista, cominciando a creare quel suo “mondo immaginario” di labirinti fantastici, percorsi incantati a metà tra l’optical e l’astratto-architettonico, in cui perdersi. Nasce qui l’idea di concepire un mondo diversamente strutturato, forse per un bisogno congenito dell’artista di scavarsi tunnel, vie di fuga, uscite di sicurezza, in una serie di innumerevoli varianti di linee e costellazioni.

Forme immobilizzate sulla tela, associate ad un cangiantismo cromatico, ad un succedersi ritmico di perfette campiture di colori brillanti ora caldi e solari, ora freddi e notturni. Quello di Mazzotti è un astrattismo geometrico sereno e meditato, libero e allo stesso tempo calibratissimo, debitore alla figura di Mondrian, non tanto per la scansione degli spazi troppo rarefatta di quest’ultimo ma piuttosto per la produzione più tarda dell’artista olandese, maggiormente libera e sciolta.

Accanto alle linee artificiali e alle figure inorganiche, ossessivamente costruite, agglomerate, incastrate le une nelle altre, è pure largamente presente la componente iconica: corpi di donne, o di altri oggetti preziosi, da collezione, forse residui passivi di cui Antonio Mazzotti non sapeva, o non voleva, disfarsi.

Intenso è l’interesse di Mazzotti anche per i sistemi di scrittura: segni, simboli, monogrammi, intrecci semantici, che ricordano quella che sarà la produzione dei graffitisti newyorkesi, i cosiddetti Writers.

Alla produzione di opere pittoriche Mazzotti affianca una vivace attività grafica. I suoi dipinti a olio, infatti, sono spesso il risultato finale di idee che trovano il loro sviluppo iniziale in lavori di formato più ridotto ma del tutto autonomi.

Il legame fortissimo con Bologna, da cui raramente si allontanava, e la sua indole riservata hanno portato l’artista a tenersi volutamente lontano dai riflettori della scena artistica sua contemporanea, senza però mai interrompere i rapporti intensi e costanti con i molti amici artisti e intellettuali come Giuseppe Raimondi, Marcello Venturoli, Renzo Biasion, Giovanni Ciangottini.

In occasione della mostra sarà pubblicato il catalogo ANTONIO MAZZOTTI (Editrice Zona, Arezzo, 2015).

Breve nota biografica

Dopo una lunga carriera di insegnante di disegno ed educazione artistica, con incarichi a Venezia e Bologna dal 1934 al 1972, Antonio Mazzotti inaugura la sua prima mostra personale nel novembre 1972 presso la Galleria Forni di Bologna, con la presentazione di Francesco Arcangeli. Dal 1973 espone in mostre personali e collettive in varie città italiane ed europee.

Nel settembre 1979 viene organizzata presso il Palazzo dei Diamanti a Ferrara la prima retrospettiva in uno spazio istituzionale, intitolata “Dalla figura alle forme inventate”, dove sono raccolte 31 opere dipinte da Mazzotti fra il 1963 e il 1979. Il testo critico è firmato da Franco Solmi, dal  1972 al 1987 direttore della Galleria d’Arte Moderna di Bologna.

Fra l’aprile e il maggio 1983 la Galleria d’Arte Moderna di Bologna ospita la prima grande mostra antologica: la più importante per dimensioni e per ampiezza del progetto espositivo, a cura di Marilena Pasquali, autrice anche della presentazione. Gli ampi spazi della G.A.M. accolgono circa 80 dipinti e circa 20 disegni dell’autore.

Dopo la sua scomparsa vengono organizzate mostre personali e collettive a Bologna e provincia, Udine, L’Aquila.

ANTONIO MAZZOTTI
Mostra retrospettiva nel centenario della nascita

a cura di Renato Barilli

14 febbraio – 12 marzo 2015
vernice 14 febbraio ore 16

Sala d’Ercole, Palazzo d’Accursio
Piazza Maggiore 6, Bologna

Ingresso libero
Aperta tutti i giorni dalle 10 alle 18,30 

Con il patrocinio del Comune di Bologna e di Alma Mater Studiorum Università di Bologna

Info: www.antoniomazzotti.it

Max Klinger

25 settembre – 11 gennaio 2015
Bologna | Palazzo Fava Palazzo delle Esposizioni,
via Manzoni 2

ORARIO MOSTRA
da martedì a domenica: ore 10-19

INFORMAZIONI
e-mail palazzofava@genusbononiae.it
Tel. +39 051 19936305

PRENOTAZIONI VISITE GUIDATE
e-mail didattica@genusbononiae.it
Tel. +39 051 19936329

PREZZI
Biglietto d’ingresso a Palazzo Fava euro 7
Biglietto integrato Genus Bononiae euro 12
Per approfondire Biglietteria

KLINGER Primo futuro da Eva e il futuro Opus III 1880 Acquaforte e acquatinta

La mostra “Max Klinger. L’inconscio della realtà” nasce dalla generosità e dalla sensibilità della professoressa Paola Giovanardi Rossi che, nel 2011, ha deciso di dare in comodato alla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna l’intera sua collezione di 116 incisioni del grande artista tedesco, costituita nell’arco di 25 anni.

“Allestita nelle storiche sale di Palazzo Fava, la mostra ha un’articolazione espositiva impostata principalmente sulla scansione, lungo le pareti, dei gruppi di incisioni degli Opus, in modo che ogni serie possa essere vista (e “letta”) come una “costellazione” autonoma ma anche, allo stesso tempo, come una parte funzionale alla variegata partitura dell’opera complessiva di Klinger, evidenziando con la massima chiarezza possibile la sua affascinante e inquietante visione artistica in bilico fra il mondo delle visioni interiori e quello della realtà.
Non c’è dubbio che Klinger sia oggi famoso soprattutto per la sua opera grafica (che appare bizzarramente spiazzante e “moderna” anche se la tecnica sembra ancora tradizionale), ma anche la sua pittura e la sua scultura sono state giustamente rivalutate criticamente.”

Francesco Poli

KLINGER Azione da Il guanto Opus VI 1881 Acquaforte e acquatinta.

Tra le 116 incisioni in mostra provenienti dalla collezione della Prof.ssa Paola Giovanardi Rossi vi sono otto Opus completi, cicli che comprendono i fogli più famosi: Eva e il futuro (1880); Intermezzi (1881); Amore e Psiche (1880); Un guanto (1881); Una vita (I884); Drammi (1883); Un amore (1887); Quattro paesaggi (1883).

Inoltre, per valorizzare appieno la figura di Klinger sono esposti anche un dipinto (Tre donne nel vigneto, 1912) e due sculture in bronzo (Cassandra, 1895-1903 ca, e Busto di Elsa Asenijeff, 1899-1900) provenienti dalla Collezione privata Siegfried Unterberger di Merano e un disegno (Ritratto di signora, 1915) prestato da un collezionista privato che desidera rimanere anonimo. Per un totale quindi di 120 opere in mostra.

“Chi rivolge attenzione a Klinger non impara solo a conoscere l’artista e le sue opere, ma riesce a comprendere lo sviluppo della civiltà europea attraverso le vicende dell’arte che è anche testimonianza storica. Non solo egli eserciterà influenza sui contemporanei che seguono il Simbolismo o affrontano l’Espressionismo, ma creerà le indiscutibili premesse per la nascita della Metafisica e del Surrealismo. Per questo, se Giorgio de Chirico nel suo saggio del 1920 lo definisce “….l’artista moderno per eccellenza ….nel senso di uomo cosciente che sente l’eredità di secoli e secoli d’arte e di pensiero, che vede chiaramente nel passato, nel presente e in se stesso”, penso che sia doveroso aggiungere al presente che Max Klinger è stato anche un grande europeo che ha unificato nel segno dell’arte le nazioni europee, utilizzando nel suo linguaggio proprio le loro differenze”

Paola Giovanardi Rossi

 

Arte, scienza e cibo

Sabato 12 aprile 2014
Atrio Laboratori delle Arti
piazzetta P. P. Pasolini 5/b, Bologna
(cortile della Cineteca)

Sabato 12 aprile 2014, nell’ambito della manifestazione La Scienza in Piazza® 2014 – Food Immersion (28 Marzo-13 Aprile 2014) promossa da Fondazione Marino Golinelli in collaborazione con il Comune di Bologna, verrà presentato il progetto personal foodonsale: un libro di ricette d’artista e un evento gastronomico dove il pubblico potrà gustare una selezione di alcuni piatti tratti dal volume.

personal foodonsale parte dall’idea che l’attività culinaria si trovi esattamente al crocevia tra arte e scienza, in quanto è basata su processi chimico-fisici ma ispirata e costruita sulla base di concetti astratti e creativi.

Il progetto è il seguito ideale di personal effectsonsale, evento basato sull’esposizione e la vendita di oggetti personali appartenuti a 150 artisti contemporanei, tenutosi al Padiglione Esprit Nouveau di Bologna nel gennaio 2012.
personal foodonsale mantiene saldo l’interesse verso l’ambito personale e intimo dell’artista, insito già nella precedente edizione, coinvolgendo 50 artisti italiani di diverse generazioni.

50 artisti sono stati invitati a interagire con una delle più grandi tradizioni italiane, quella gastronomico-culinaria, condividendo una ricetta personale (creata dall’artista o anche solo significativa per la sua storia privata) e accompagnandola a un’immagine che la racconti.
Si attiva dunque in questo modo una connessione tra il cibo e l’esperienza dell’artista, il quale mette in gioco di volta in volta una tradizione legata a una territorialità o a un’origine familiare, un evento storico o un ricordo del tutto privato, una sensibilità individuale spesso collegata alla propria poetica.

Le 50 ricette sono state pubblicate in un libro-catalogo (Fortino Editions, 2014), una sorta di atlante gastronomico che sarà presentato sabato 12 aprile alle ore 16 alla Libreria Spazio Eventi di Piazza Galvani dai curatori e con la partecipazione degli artisti Sergio Breviario, Flavio Favelli, Sissi e Luca Trevisani. Introduce il libro un’intervista “con ricetta” a Pietro Leemann, chef stellato del ristorante Joia di Milano.

Il progetto si concluderà con una serata speciale tra cibo e musica. Negli spazi del Laboratorio delle Arti di via Azzo Gardino 65 (Piazzetta Pasolini), dalle 19.30 alle 22.30, il pubblico potrà degustare, con un’offerta di 9.99€, i piatti d’artista tratti dal libro personal foodonsale al suono di un dj-set, anch’esso “d’artista” che vede la partecipazione di Dj Baffo, Dj Balli e David Casini.

Durante l’evento verranno messe a disposizione 100 copie del libro di ricette d’artista per i visitatori che vorranno offrire una donazione minima di 9.99€.

Per ogni piatto d’artista e per ogni libro, il pubblico avrà diritto a un pass di entrata a XXLink Party, festa per il ventennale del centro culturale Link di Bologna, che si terrà la stessa sera dalle ore 24.00 (via Fantoni, 21 – zona CAAB / prossima sede di F.I.C.O.). info: http://www.link.bo.it

Gli artisti partecipanti a personal foodonsale sono:

A12 . Mario Airò . Alterazioni Video . Salvatore Arancio . Francesco Arena . Sergia Avveduti . Massimo Bartolini . Riccardo Benassi . Valerio Berruti . Simone Berti . Davide Bertocchi . Thomas Braida . Sergio Breviario . David Casini . Cristian Chironi . Teresa Cos . Cuoghi Corsello . Giovanni De Francesco . Flavio Favelli . Ettore Favini . Anna Franceschini . Stefania Galegati Shines . Gionata Gesi Ozmo . Marco Gobbi . Goldschmied & Chiari . Francesca Grilli . Alice Guareschi . Giorgio Guidi . Kinkaleri . Deborah Ligorio . Claudia Losi . Samuele Menin . Maurizio Mercuri . Valerio Nicolai . Giovanni Ozzola . Marta Pierobon . Davide Rivalta . Andrea Salvatori . Marco Samorè . Lorenzo Scotto di Luzio . Sissi . Ivana Spinelli . Gian Maria Tosatti . Luca Trevisani . Patrick Tuttofuoco . Serena Vestrucci . Luca Vitone . Zapruder filmmakersgroup . Zimmerfrei . Italo Zuffi

personal foodonsale è promosso da Fondazione Marino Golinelli
progetto a cura di Francesco Calzolari, David Casini, Viola Emaldi, Irene Guzman, Valentina Rossi,  Marco Scotti, Sissi
progetto grafico: Alessandro Gori. Laboratorium
catalogo: Fortino Editions

La scienza in piazza

Fondazione Marino Golinelli
La Scienza in Piazza®
MAMbo Museo d’Arte Moderna di Bologna
Studio Public
(galleria +) oltredimore
presentano
PURO COLORE
A Bologna un percorso originale
tra educazione artistica e sperimentazione alimentare

Dal 28 marzo al 13 aprile a Bologna, nell’ambito della manifestazione La Scienza in Piazza® 2014 – Food Immersion, (galleria +) oltredimore ospita PURO COLORE, una mostra/laboratorio didattica e interattiva per conoscere e sperimentare i colori dell’arte e della natura. Promossa da Fondazione Marino Golinelli, Dipartimento educativo MAMbo, Studio Public, (galleria +) oltredimore con la collaborazione dell’associazione RAW Magna e di Dina&Solomon graphic design.

L’esperienza di PURO COLORE propone quattro percorsi: mostra interattiva, visitabile gratuitamente negli orari di apertura della galleria (martedì e mercoledì 14.30-19.30; giovedì e venerdì 12.00-20.00; sabato 11.00-19.00); attività educative per le scuole che comprendono visita al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e laboratori creativi alla (galleria +) oltredimore (su prenotazione dal lunedì al venerdì); workshop per le famiglie (ogni domenica pomeriggio su prenotazione); “Food experience” una serie di assaggi monocromatici per un’esperienza culinaria sperimentale progettata insieme alla chef Diletta Poggiali (ogni venerdì e sabato a partire dalle 18.00 in galleria).

Natura, colore e storia dell’arte saranno i protagonisti di PURO COLORE.

La mostra prevede una sezione didattica dove nozioni sulle proprietà degli alimenti e sulle tecniche pittoriche tradizionali si intrecceranno con le rispettive applicazioni in cucina e nell’arte, e una sezione sperimentale dove tra alambicchi, centrifughe e estrattori verranno svelati i segreti degli artisti/cuochi al lavoro. Strumenti didattici multimediali spingeranno i visitatori a creare inusuali collegamenti tra opere d’arte e alimenti attraverso una diretta sperimentazione del colore.

Le attività educative per scuole e i workshop per le famiglie: un racconto per immagini sui colori “famosi” nella storia della pittura, attraverso opere scelte dalla collezione permanente del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, fungerà da ispirazione e punto di partenza conoscitivo del colore e della sua matericità. Durante i laboratori alla (galleria +) oltredimore, in un’atmosfera ibrida tra l’atelier di un pittore, una cucina e un laboratorio chimico, verrà approfondita l’arte di estrarre i colori dalla natura per ricreare tonalità e texture presenti nelle opere d’arte. I partecipanti verranno invitati infine a mettere le mani in pasta utilizzando spatole e pennelli per realizzare oggetti/pantone commestibili in galleria.

Il venerdì e il sabato a partire dalle 18.00 “Food experience” aprirà a un pubblico più adulto la riflessione sui temi relativi alla valenza espressiva del colore in ambito artistico e all’utilizzo di colori naturali nell’alimentazione, attraverso un intreccio di pratiche e processi che partendo dalla pittura antica arriva alle più recenti sperimentazioni in ambito alimentare: un nuovo food project in linea con le “residenze temporanee” ospitate da (galleria +) oltredimore focalizzate sulla progettazione gastronomica unita a indagini antropologiche, comunicative, psicologiche e pratiche del prodotto alimentare finito.

Sabato 12 aprile dalle 17 alle 20 PURO COLORE farà parte del programma di Manifattura delle Arti Open Day in occasione di Live Arts Week III a MAMbo.

per informazioni laboratori: 
per prenotazioni laboratori: 051 0251008/19936110
lascienzainpiazza@golinellifondazione.org

Dai Concerti dipinti in Palazzo Poggi a Caravaggio

«Quella miracolosa musica…»
Sabato 22 febbraio 2014, ore 17.30

Museo di Palazzo Poggi
e Sala di Ulisse

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Conferenza di Sonia Cavicchioli
I giovani eleganti immortalati dalla pittura sulle pareti di Palazzo Poggi sono testimonianza di uno dei passatempi favoriti dell’aristocrazia del Cinquecento: fare musica insieme. Con un itinerario pittorico che da Bologna porta fra l’altro alle corti di Mantova e Ferrara, la conferenza documenta il significato profondo di questa pratica, e mostra che ad essa sono riconducibili anche i celebri Musici e il Suonatore di liuto dipinti da Caravaggio.

Visita guidata ai dipinti murali di Palazzo Poggi a cura di Marienrica Caravita

Concerto al Museo a cura del Conservatorio G.B. Martini (Angela Troilo, canto; Camilla Marabini, Claudia Vatalaro, flauto dolce; Flora Saki Giordani, clavicembalo)

Programma
J. C. Schickhardt (1680 – 1762)
Triosonata in mi minore
(Allemanda – Bourée – Menuet)

J. S. Bach (1685 – 1750)
Preludio e fuga in do minore
(dal I volume del Clavicembalo ben temperato)

G. Fr. Händel  (1685 – 1759)
dall’ “Agrippina”
Aria “Vaghe fonti che mormorando”

G. Sammartini (1695 – 1750)
dalla Sonata I
(Adagio – Allegro)

J. S. Bach (1685 – 1750)
Dal “Magnificat”
Esurientes

 

 

Per informazioni:   tel. 051 2099610 – museopoggi.info@unibo.it
 

MUSEO DI PALAZZO POGGI

Alma Mater Studiorum – Università di Bologna

Museo di Palazzo Poggi

Via Zamboni 33 – I – 40126 Bologna (BO)

Tel. + 39 051 2099398 – Fax. +39 051 2099402

http://www.museopalazzopoggi.unibo.it