Stagione teatrale a Castelmassa

OperaPrima – il Teatro Cotogni di Castelmassa, riaperto e restituito alla comunità dell’alto Polesine dopo vent’anni di chiusura

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OPERA PRIMA quest’anno si trasforma. Da singolo evento di quattro giorni realizzato in giugno, il Festival si trasforma in una Rassegna autunnale in rete fra il Teatro Studio di Rovigo, da quest’anno direttamente gestito dal Lemming, e il Teatro Cotogni di Castelmassa, riaperto e restituito alla comunità dell’alto Polesine dopo vent’anni di chiusura.

Questo è il programma dettagliato della manifestazione:

TEATRO DEL LEMMING
STUDIO SU ANTIGONE
Rovigo, Teatro Studio –  4, 5, 6 e 7 ottobre
Castelmassa, Teatro Cotogni –  15 novembre

Cantieri Teatrali KOREJA
IL CALAPRANZI
Rovigo, Teatro Studio – 17 e 18 ottobre

TEATRO DEL LEMMING
AMORE E PSICHE –  una favola per due spettatori
Rovigo, Teatro Studio – dal 21 al 24 e dal 28 al 31 ottobre

ASCANIO CELESTINI
LA PECORA NERA. Elogio funebre del manicomio elettrico
Rovigo, Teatro Studio – 4 novembre
Castelmassa, Teatro Cotogni – 5 novembre

TEATRO DEL LEMMING
MOMO (prima nazionale)
Rovigo, Teatro Studio – 21 e  22 novembre

ETXEA (Francia)
INVERTIGO (prima nazionale)
Rovigo, Teatro Studio –  28 novembre
Castelmassa, Teatro Cotogni – 29 novembre

GAETANO VENTRIGLIA
OTELLO. Alzati e cammina
Rovigo, Teatro Studio –  5 dicembre

ROBERTO LATINI/FORTEBRACCIO TEATRO
IAGO. Concerto Scenico
Rovigo, Teatro Studio –  12 dicembre
Castelmassa, Teatro Cotogni –  14 dicembre

TEATRO DEL LEMMING
NEKYIA –  Inferno Purgatorio Paradiso
Rovigo, Teatro Studio – dal 16 al 21 dicembre

BABILONIA TEATRI
MADE IN ITALY
Rovigo, Teatro Studio – 23 gennaio

BIGLIETTI

Intero: euro 12,00
Ridotto (Tessera Lemming): euro 10,00
Ridotto (Studenti fino a 25 anni): euro 7,00
Abbonamento ai 10 spettacoli: euro 80,00

PRENOTAZIONE CONSIGLIATA A TUTTI GLI SPETTACOLI
OBBLIGATORIA per gli spettacoli:ù
Il calapranzi , Amore e Psiche, Invertigo, Nekyia

I biglietti si ritirano al botteghino dei teatri a partire da un’ora prima dell’inizio degli spettacoli

Teatro Studio, Viale Oroboni 14 – Rovigo
Teatro Cotogni, Piazza Libertà – Castelmassa

PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI: 0425 422465

Chi è l'ultima?

“Chi è l’ultima?”

Multiculturalità e condizionamento femminile in scena

Giovedì 13 Maggio 2010 al Teatro dei Fluttuanti di Argenta

Ferrara, 3 Maggio. “Chi è l’ultimo?” Spesso nelle sale d’aspetto dei medici ci si sente rivolgere questa domanda, e proprio questa frase, in questo tipo di situazione, rappresenta l’incipit dello spettacolo teatrale che andrà in scena Giovedì 13 Maggio 2010 alle ore 16 al Teatro dei Fluttuanti di Argenta, via pace 2 (tel. 0532 805344).

“Chi è l’ultima?” è una rappresentazione della Compagnia Teatrale Alma Teatro di Torino che l’Azienda USL di Ferrara propone al pubblico ferrarese nell’ambito del programma di sensibilizzazione contro la pratica delle mutilazioni genitali.

Attrici in rosa provenienti da differenti paesi del mondo, con culture diverse tra loro, raccontano con intensità i drammi e i condizionamenti che le società esercitano sul corpo femminile, facendo emergere il senso d’inadeguatezza che spesso le donne si trovano a vivere.

L’AUSL ferrarese ha colto l’occasione per utilizzare questo spettacolo, in alternativa ai tradizionali metodi di formazione, come  strumento di educazione sanitaria e di più adeguata conoscenza dell’utenza multi etnica.

La partecipazione all’evento è gratuita e aperta a tutti: cittadini, operatori socio sanitari, associazioni femminili, di volontariato, di cittadini migranti e a tutti coloro interessati alla comunicazione interculturale.

Lo spettacolo, nel 2008, è stato presentato a livello nazionale, nel progetto Aurora “Azioni di contrasto e di prevenzione delle mutilazioni genitali femminili”.

CHI E’ L’ULTIMA ?”

Spettacolo teatrale prodotto e presentato da ALMATEATRO di Torino

Interpreti: Sonia Aimiuwu, Enza Levatè, Suad Omar

Drammaturgia e regia: Gabriella Bordin

L’azione si consuma nella sala di attesa di uno studio medico e ha per protagoniste tre donne di diversa nazionalità: somala, nigeriana e italiana.

“Chi è l’ultima?” vuole essere un’occasione di riflessione sul senso di inadeguatezza, sulle pressioni e i condizionamenti che le società esercitano sul corpo femminile in occidente e nei Paesi Africani.

Lo spettacolo ha debuttato a livello nazionale il 21 ottobre 2008  ed è parte del progetto AURORA “Azioni di contrasto e di prevenzione delle Mutilazioni Genitali Femminili”.

Il progetto è stato finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri- Dipartimento per i Diritti e le Pari opportunità, all’interno di una campagna di sensibilizzazione sulle Mutilazioni Genitali Femminili e con l’intento di contribuire all’eliminazione di tale pratica attraverso la costruzione di una coscienza collettiva della violazione dei diritti umani e della prevaricazione di genere che tali pratiche comportano.

Lo spettacolo teatrale affronta il tema in modo partecipativo ed è di grande impatto anche per operatori sanitari ancora poco abituati ad affrontare temi d’educazione sanitaria attraverso un approccio interculturale.

Lo spettacolo, unitamente ad altri strumenti comunicativi, è funzionale a proporre una campagna informativa rivolta ad operatori socio sanitari, ma anche alle comunità locali, comprese le comunità straniere.

Chi è ALMATEATRO ?

Nel 1993 un gruppo di donne provenienti da diversi Paesi diede vita al progetto ALMATEATRO: uno spazio-laboratorio al femminile dove attraverso il mezzo teatrale si mettono in comunicazione realtà culturali diverse e in continua trasformazione, si attivano conoscenze e relazioni.

Da questa esperienza è nato il gruppo ALMATEATRO che in 15 anni ha dato vita a 16 produzioni teatrali, a laboratori nelle scuole, a seminari e convegni, a ricerche sul territorio.

ASSOCIAZIONE ALMATEATRO CENTRO INTERCULTURALE DELLE DONNE ALMA MATER Via N. Rosa 13/A TORINO.

Tango a teatro

teatro a Medolla
teatro a Medolla

Secondo appuntamento per la rassegna Effetto Musica, organizzata dalla Fondazione Andreoli, diretta dal maestro Mirco Besutti.
Dopo il concerto di Pasqua eseguito in Duomo a Mirandola, domenica 11 aprile, al Teatro Facchini di Medolla (ore 21.00), sarà protagonista il tango.
Toccherà al gruppo “Tango Creación”, trasmettere agli spettatori la passione, la sensualità e l’amore incondizionato di uno spettacolo caldo e coinvolgente, con Michela Tintoni al violino, Monica Fini al pianoforte, Massimo de Stephanis al contrabbasso e con l’ospite Gianni Iorio al bandoneon. Alla musica farà da cornice la danza dai maestri di ballo Pablo Linares e Patricia Carrazco.
“Tango Creación” è un progetto nato nel 2008 con il trio Tintoni-Fini-de Stephanis che, dopo una lunga esplorazione tanguero e dieci anni di collaborazione con “Quejas de Badonenòn”, ha deciso di riunirsi e di rileggere il repertorio classico del tango argentino, dagli anni Venti e Trenta di Carlos Gardel e di Carlos Di Sarli, fino al tango Nuevo del grande Astor Piazzolla.
Un’esplorazione sempre più incantatrice ed energica che garantisce a “Tango Creación” anche grandi riconoscimenti nella patria del Tango, l’Argentina, grazie alla fedeltà e alla passione con cui sanno riproporre questa musica.

Cena con delitto al Ristorante Zuccherificio di Massa Finalese.

Cena con delitto al Ristorante Zuccherificio di Massa Finalese.

Situato tra il capoluogo, Finale Emilia, e la popolosa frazione di Massa Finalese, l’ormai storico "Ristorante Zuccherificio" – il locale ha abbondantemente superato i cinquant’anni di vita, sempre con la stessa gestione familiare – ospita sabato 16 maggio, alle ore 20.30, la compagnia teatrale Anubi Squaw che, tra una portata e l’altra, metterà in scena "Scarpe Diem. Omicidio nell’antica Roma", giallo brillante in tre atti di Michele Cremonini Bianchi.
Un thriller mozzafiato, dall’antipasto al dolce, che vedrà i commensali, divisi in squadre, chiamati a indagare sull’assassinio messo in scena poco prima.
Saranno proprio gli ospiti ai tavoli del ristorante a trasformarsi in detective per una notte, studiando gli indizi, esaminando le prove, fino ad azzardare la soluzione dell’enigma e a formulare la propria accusa.
Il tavolo che sarà capace di incastrare l’assassino risulterà il vincitore della serata.
La trama ci porta a Roma, nell’anno 27 avanti Cristo, dove il Senatore Cassio Flavio Fregnone: è tiranneggiato dalla moglie, tartassato dalla figlia viziata, manovrato dall’amante e ricattato dalla schiava.
Una vita complicata, segnata da un terribile segreto che potrebbe compromettere la sua carriera politica, ma a governare l’esistenza del Senatore Cassio Flavio, ci prova la temibile moglie Bruta Augusta, finché qualcuno la ucciderà.
Chi sarà stato?
La soluzione dell’enigma toccherà ad un improbabile "protopoliziotto" ed al suo singolare assistente, con l’ausilio degli dei o meglio degli ospiti del Ristorante: ogni tavolo infatti sarà identificato con il nome di un dio dell’epoca romana.

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Gaber a scuola

Lunedì 2 marzo si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di PROGETTO GABER, iniziativa promossa dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca con Fondazione Gaber.

In seguito alle simpatiche provocazioni di Enzo Iacchetti, che nel corso dell’ultima edizione del Festival di Viareggio chiedeva la presenza di Gaber nelle scuole, il Ministero dell’Istruzione, Università e ricerca ha elaborato insieme alla Fondazione un progetto che porti i giovani a confrontarsi con Giorgio Gaber.

La prima iniziativa sarà il concorso “Giorgio Gaber, parole per pensare”, rivolto alle scuole secondarie superiori statali e paritarie.

Il Progetto prevede inoltre delle lezioni nelle scuole tenute da studiosi ed artisti in grado di arrivare al cuore dei giovani. Il primo appuntamento si è svolto lo stesso 2 marzo alle ore 11.00 al Teatro dell’Arte di Milano, dove oltre 450 studenti degli istituti secondari superiori della provincia hanno partecipato ad un incontro con il Signor G.: un percorso nella sua opera, tenuto secondo le modalità della Lezione –

Libertà obblgatoria, 1976
versione tratta da La mia generazione ha perso, 2001.

Si può si può

si può siamo liberi come l’aria si può
si può siamo noi che facciam la storia

si può.

Si può io mi vesto come mi pare
si può sono libero di creare
si può son padrone del mio destino
si può ho già il nuovo telefonino

si può.

Si può occuparsi di agriturismo

si può fare il tifo per il buddismo

si può con un gioco televisivo

si può inventare ogni giorno un divo

si può.

Basta uno spunto qualunque

e la nostra fantasia non ha confini

basta un talk show un po’ scadente

e noi perpetuiamo allegramente

la creatività dei popoli latini.

Si può far miliardi con l’Enalotto

si può esser vittima di un complotto

si può far la guerra per scopi giusti

si può siamo autentici pacifisti

si può.

Si può trasgredire qualsiasi mito

si può invaghirsi di un travestito

si può fare i giovani a sessant’anni

si può far riesplodere il sesso ai nonni

si può.

Con alle spalle una storia esaltante

di invenzioni e di coraggio

è naturale che poi siamo noi

che possiamo cambiar tutto

a patto che ogni cosa vada sempre peggio.

Si può siamo liberi come l’aria si può

siamo noi che facciam la storia

si può

libertà libertà libertà libertà obbligatoria.

Sono assai cambiato

sono così spregiudicato

sono infedele

sono matto posso far tutto.

Viene la paura di una vertigine totale

viene la voglia un po’ anormale

di inventare una morale.

Utopia trrr utopia trrr utopia pia pia trrr.

Si può fare ricoprirsi di gran tatuaggi

si può far politica coi sondaggi

si può liberarsi e cambiare ruolo

si può rinnovarsi le tette e il culo

si può.

Per ogni assillo o rovello sociale

sembra che la gente goda

Tutti che dicon la loro facciamo

un bel coro di opinioni fino a quando

il fatto non è più di moda.

Si può far ginnastica un’ora al giorno

si può collegarsi coi siti porno

si può a ridosso delle elezioni

si può insultarsi come coglioni

si può.

Si può far discorsi convenzionali

si può con il tono da intellettuali

si può dare al mondo un messaggio giusto

si può a livello di Gesù Cristo

si può.

Contro il gran numero di ideologie

che noi abbiamo rifiutato

l’unica grande invenzione davvero efficace

che ci piace è questa dittatura

imposta dal mercato.

Si può siamo liberi come l’aria

si può siamo noi che facciam la storia

si può.

Ma come con tutte le libertà che avete

volete anche la libertà di pensare?

Utopia trrr utopia trrr utopia pia pia trrr.

Libertà libertà libertà libertà

libertà libertà libertà libertà

libertà libertà libertà libertà

libertà.

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Un'idiozia conquistata a fatica

Giorgio Gaber muore il 1 gennaio 2003, ma la sua opera più originale, il "teatro Canzone", ci viene riproposta in questi giorni da una iniziativa editoriale congiunta di TV sorrisi e canzoni e il Corriere della sera: ogni lunedì in edicola un cd dei suoi spettacoli, finora disponibili solo a teatro, finalmente mette a disposizione del vasto pubblico i suoi lavori più maturi.

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