Picta

Picta: l’illustrazione in mostra

Mostre Illustrazioni in bianco e nero, con qualche nota di rosso, per rappresentare fiabe, romanzi e racconti evocatori di sogni. Sono le opere di Sara Fabi Cannella protagoniste della mostra dal titolo “C’era una volta e una volta non c’era”, secondo appuntamento della rassegna espositiva dedicata all’illustrazione ‘Picta’.

Immagine dell'evento

Sara Fabi Cannella, altrimenti conosciuta come @linea.retta, è nata a Milano nel 1979, ha frequentato l ‘Accademia di Belle Arti a Brera, laureandosi in Restauro per l’Arte Contemporanea. Appassionata da sempre di pittura e di illustrazione, le piace esprimere la sua arte e le sue emozioni attraverso la sperimentazione di varie tecniche artistiche. In occasione della mostra per la rassegna ‘Picta’ alla biblioteca Bassani, ha sviluppato una serie di illustrazioni in bianco e nero con nota di rosso, rappresentando fiabe, romanzi e racconti che l’hanno fatta sognare fin da bambina. Crede fermamente che i sogni si possano realizzare, ma nell’ attesa che essi si realizzino: li disegna.

Dove

Biblioteca Bassani – via Grosoli 42 – Ferrara

Quando

Dal 6 al 30 novembre 2021

Orari

Dal martedì al sabato 9.00 – 13.00 mar., mer. e gio. 15.00 – 18.30. Domenica e lunedì: chiuso

Url dell’evento

http://archibiblio.comune.fe.it/

Tariffe

Gratuito

Giovanni Cervi

Bondeno metà anni 30: il nuovissimo negozio di Giovanni Cervi, file di fiammanti biciclette in orizzontale e in verticale … e per i più spericolati sulla sinistra un modernissimo distributore di carburante.

L'immagine può contenere: sMS
Claudia Fortini Grazie Marco. Il primo a destra è mio nonno Rino Cariani (Dilo). Ha lavorato per i Cervi dagli 8 anni alla pensione.
Lorenzo Berlato Ricordo molto bene quando da ragazzino a fine anno mi recavo con mio padre a saldare il conto annuale del carburante agricolo che la nostra ditta agromeccanica aveva acquistato presso la ditta Cervi Tonino. Per me era una vera gioia perché lo sconto finale consisteva in un fiammante paio di scarpe da calcio della Superga ,alle quali facevo il filo durante tutto l’anno, incantandomi davanti la vetrina che oltre alle scarpe esponeva vari prodotti in plastica, in quanto la ditta Cervi, oltre al commercio di carburanti aveva anche l’esclusiva dei prodotti Pirelli e Superga. Ricordo l’estrema gentilezza, proprio quella classica di inizio secolo(XX) della signora Vera, addetta alla contabilità, moglie di Tonino che si dedicava di più alle vendite e approvvigionamenti. La signora Vera sapendo che ero un giovane appassionato collezionista di francobolli, un fine anno, oltre alle consuete calzature sportive, mi omaggiò di una grosso plico contenente buste e biglietti affrancati degli anni ’50. Rimasi felicemente sorpreso di questo gradito regalo che ho conservato a tutt’oggi integro come mi è stato donato, senza togliere i valori bollati perché reputavo di maggior valore storico mantenere l’integrità dell’intera singola busta. Stranamente nello stesso indirizzo che compare sulle varie buste, non è mai indicato il numero civico e non ne capisco la ragione, forse Marco Dondipotrà risolvere l’arcano. Eppure la numerazione come si vede dalla foto pubblicata, era già assegnata e in bella mostra (mi sembra di intuire i numeri civici 8,6,4). Dati questi numeri, mi viene da pensare che le vetrine del negozio Cervi fossero quasi attigue alla storica pasticceria Castaldini che aveva il civico 2.
Nessun testo alternativo automatico disponibile.

 

Marco DondiAllego per completezza l’indirizzo esatto, Viale XX Settembre 6 (oggi viale della Repubblica) più i due civici adiacenti … era il secondo edificio del viale.

Marco Dondi su FB

Giornata ebraica a Finale Emilia


Domenica 18 settembre 2016 torna l’appuntamento con la Giornata europea della cultura ebraica, dedicata quest’anno al tema “lingue e dialetti ebraici”.

A Finale, come ormai tradizione, vengono programmate visite al Museo del Territorio e alla sua sezione ebraica (ore 10 per la visita guidata, ma il museo resterà aperto al pubblico dalle 9.30 alle 13.00) e al ghetto (ore 11.30).

Alle ore 13 all’Osteria “La Fefa” di via Trento Trieste 9/c, pranzo con degustazione di piatti della tradizione ebraica (per informazioni e prenotazioni 0535 780202).

Alle ore 16 al MAF, Biblioteca “G.Pederiali” di via della Rinascita 6/2, si terrà l’inaugurazione della mostra “Vita e tradizioni ebraiche nelle immagini di Emanuele Luzzati”, con l’intervento di Sergio Noberini, direttore del Museo Luzzati di Genova.

L’esposizione – organizzata e allestita grazie a Giovanna Guidetti dell’Osteria “La Fefa” e al Museo Luzzati di Genova – è a ingresso libero e gratuito e rimarrà aperta al pubblico, negli orari di funzionamento della Biblioteca, dal 18 settembre al 9 ottobre e verrà poi riproposta dal 20 novembre al 31 dicembre.

Saranno 36 le opere dello scenografo, illustratore, pittore, costumista, scrittore, decoratore, ceramista, autore teatrale e di cinema d’animazione genovese – scomparso nel 2007 a 85 anni – in mostra nei locali della Biblioteca Pederiali.

Infine, al termine dell’inaugurazione e a conclusione della Giornata della cultura ebraica, la biblioteca Pederiali, ospiterà la lezione concerto dell’Ensemble Nodèd, “Le vie dei canti. Lingue e voci ebraiche: percorso tra diaspore, fughe e ritorni”.

Il "fantastico" Padano

venerdì 11 marzo ore 17 Sala Agnelli

IMMAGINI E PAGINE “FURIOSE” RITROVATE FRA LE PIEGHE DEL “FANTASTICO” PADANO Da Lanfranco a Bruno Vidoni a Giuseppe Pederiali

Conversazione di Roberto Roda

Il Presente Remoto 2016 – VII edizione
Ciclo di conversazioni etno-antropologiche di Roberto Roda

Immagini e pagine “Furiose” ritrovate tra le pieghe del “Fantastico” padano

La piatta uniformità della pianura può, per reazione, favorire l’invenzione fantastica? Viene spontaneo chiederselo, osservando i lavori pittorici e letterari con cui tre importanti autori di estrazione padana hanno omaggiato il Furioso e il suo autore. Emergono dall’oblio alcuni straordinari e avveniristici disegni inediti, realizzati, nel 1954, dal quingentolese Lanfranco, esponente di spicco di quel “Realismo fantastico” internazionale che negli  anni ’60 faceva capo alla rivista parigina “Planète”. Ancora, tornano alla luce i dipinti con cui, negli anni ’70, il centese Bruno Vidoni (1930-2001) dialogò con il Furioso e con quel Cavaliere inesistente di Italo Calvino, che idealmente procede dal Furioso. Si svela, infine, un piccolo mistero: la passione per l’Ariosto del romanziere di Finale Emilia Giuseppe Pederiali (1937-2013). Scrittore di tanti romanzi di successo, Pederiali fu anche-pochi lo sanno- uno dei più spumeggianti e prolifici sceneggiatori di fumetti erotici popolari negli anni ’70.  Agì ironicamente con lo pseudonimo di Rubino Ventura che nella realtà storica  fu un generale e avventuriero nativo anch’egli di Finale Emilia, finito nella prima metà dell’800 alle dipendenze del Maharaja di Lahore. Sono di Pederiali-Ventura molte “fiabe per adulti” che inondarono le edicole e segnarono, la rivoluzione sessuale di quegli anni. A lui si devono disinibite e divertenti eroine “per adulti” come Biancaneve, Naga, la maga e Yra, la vampira, tutte caratterizzate graficamente dallo stile elegante del veneziano Leone Frollo. È soprattutto nelle produzioni per l’editore Renzo Barbieri, nelle storie per le collane Biancaneve, Fiabe Proibite e Sexy Fiabe, che le pirotecniche situazioni ariostesche fanno sorprendentemente capolino nella scrittura incisiva e divertita del Pederiali-Ventura.
A cura del Centro Etnografico Ferrarese