
calendario 2006
calendario 2006
Forse non tutti sanno che Crepax all’inizio di carriera faceva copertine per Ricordi : questa è riportata da Marco Dondi
Mostre Illustrazioni in bianco e nero, con qualche nota di rosso, per rappresentare fiabe, romanzi e racconti evocatori di sogni. Sono le opere di Sara Fabi Cannella protagoniste della mostra dal titolo “C’era una volta e una volta non c’era”, secondo appuntamento della rassegna espositiva dedicata all’illustrazione ‘Picta’.
Sara Fabi Cannella, altrimenti conosciuta come @linea.retta, è nata a Milano nel 1979, ha frequentato l ‘Accademia di Belle Arti a Brera, laureandosi in Restauro per l’Arte Contemporanea. Appassionata da sempre di pittura e di illustrazione, le piace esprimere la sua arte e le sue emozioni attraverso la sperimentazione di varie tecniche artistiche. In occasione della mostra per la rassegna ‘Picta’ alla biblioteca Bassani, ha sviluppato una serie di illustrazioni in bianco e nero con nota di rosso, rappresentando fiabe, romanzi e racconti che l’hanno fatta sognare fin da bambina. Crede fermamente che i sogni si possano realizzare, ma nell’ attesa che essi si realizzino: li disegna.
Biblioteca Bassani – via Grosoli 42 – Ferrara
Dal 6 al 30 novembre 2021
Dal martedì al sabato 9.00 – 13.00 mar., mer. e gio. 15.00 – 18.30. Domenica e lunedì: chiuso
http://archibiblio.comune.fe.it/
Gratuito
Ancora il blog non era attivo, ma non mancavano le mostre:
http://virtuale.bondeno.com/cronaca/galleria.htm
Come questa alla rocca di Stellata
Bondeno metà anni 30: il nuovissimo negozio di Giovanni Cervi, file di fiammanti biciclette in orizzontale e in verticale … e per i più spericolati sulla sinistra un modernissimo distributore di carburante.
Marco DondiAllego per completezza l’indirizzo esatto, Viale XX Settembre 6 (oggi viale della Repubblica) più i due civici adiacenti … era il secondo edificio del viale.
Marco Dondi su FB
Domenica 18 settembre 2016 torna l’appuntamento con la Giornata europea della cultura ebraica, dedicata quest’anno al tema “lingue e dialetti ebraici”.
A Finale, come ormai tradizione, vengono programmate visite al Museo del Territorio e alla sua sezione ebraica (ore 10 per la visita guidata, ma il museo resterà aperto al pubblico dalle 9.30 alle 13.00) e al ghetto (ore 11.30).
Alle ore 13 all’Osteria “La Fefa” di via Trento Trieste 9/c, pranzo con degustazione di piatti della tradizione ebraica (per informazioni e prenotazioni 0535 780202).
Alle ore 16 al MAF, Biblioteca “G.Pederiali” di via della Rinascita 6/2, si terrà l’inaugurazione della mostra “Vita e tradizioni ebraiche nelle immagini di Emanuele Luzzati”, con l’intervento di Sergio Noberini, direttore del Museo Luzzati di Genova.
L’esposizione – organizzata e allestita grazie a Giovanna Guidetti dell’Osteria “La Fefa” e al Museo Luzzati di Genova – è a ingresso libero e gratuito e rimarrà aperta al pubblico, negli orari di funzionamento della Biblioteca, dal 18 settembre al 9 ottobre e verrà poi riproposta dal 20 novembre al 31 dicembre.
Saranno 36 le opere dello scenografo, illustratore, pittore, costumista, scrittore, decoratore, ceramista, autore teatrale e di cinema d’animazione genovese – scomparso nel 2007 a 85 anni – in mostra nei locali della Biblioteca Pederiali.
Infine, al termine dell’inaugurazione e a conclusione della Giornata della cultura ebraica, la biblioteca Pederiali, ospiterà la lezione concerto dell’Ensemble Nodèd, “Le vie dei canti. Lingue e voci ebraiche: percorso tra diaspore, fughe e ritorni”.
venerdì 11 marzo ore 17 Sala Agnelli
Conversazione di Roberto Roda
Il Presente Remoto 2016 – VII edizione
Ciclo di conversazioni etno-antropologiche di Roberto Roda
La piatta uniformità della pianura può, per reazione, favorire l’invenzione fantastica? Viene spontaneo chiederselo, osservando i lavori pittorici e letterari con cui tre importanti autori di estrazione padana hanno omaggiato il Furioso e il suo autore. Emergono dall’oblio alcuni straordinari e avveniristici disegni inediti, realizzati, nel 1954, dal quingentolese Lanfranco, esponente di spicco di quel “Realismo fantastico” internazionale che negli anni ’60 faceva capo alla rivista parigina “Planète”. Ancora, tornano alla luce i dipinti con cui, negli anni ’70, il centese Bruno Vidoni (1930-2001) dialogò con il Furioso e con quel Cavaliere inesistente di Italo Calvino, che idealmente procede dal Furioso. Si svela, infine, un piccolo mistero: la passione per l’Ariosto del romanziere di Finale Emilia Giuseppe Pederiali (1937-2013). Scrittore di tanti romanzi di successo, Pederiali fu anche-pochi lo sanno- uno dei più spumeggianti e prolifici sceneggiatori di fumetti erotici popolari negli anni ’70. Agì ironicamente con lo pseudonimo di Rubino Ventura che nella realtà storica fu un generale e avventuriero nativo anch’egli di Finale Emilia, finito nella prima metà dell’800 alle dipendenze del Maharaja di Lahore. Sono di Pederiali-Ventura molte “fiabe per adulti” che inondarono le edicole e segnarono, la rivoluzione sessuale di quegli anni. A lui si devono disinibite e divertenti eroine “per adulti” come Biancaneve, Naga, la maga e Yra, la vampira, tutte caratterizzate graficamente dallo stile elegante del veneziano Leone Frollo. È soprattutto nelle produzioni per l’editore Renzo Barbieri, nelle storie per le collane Biancaneve, Fiabe Proibite e Sexy Fiabe, che le pirotecniche situazioni ariostesche fanno sorprendentemente capolino nella scrittura incisiva e divertita del Pederiali-Ventura.
A cura del Centro Etnografico Ferrarese