Ci siamo: domani, a meno di un anno dalla chiusura, ci sarà il varo del nuovo Ponte Rana. Intanto da oggi ho iniziato un giro delle attività commerciali di via XX Settembre e di Piazza Martiri, per dialogare con chi lavora illustrando lo stato del cantiere e le misure di sostegno adottate.
Oggi mi sono quindi recato presso il Bar Cristal assieme a Roberto Giacomini e Massimo Sgarbi di Ascom Confcommercio, e presso l’Edicola Paola. Dai titolari e dalle rispettive clientele ho riscontrato ottimismo e fiducia: in effetti, i lavori hanno sinora seguito perfettamente la tabella di marcia. Il giro delle attività proseguirà sino alla riapertura del ponte, e l’attenzione non verrà meno neanche dopo.
Come dicevo, domani (giovedì 27) ci sarà il varo del ponte: le due travi principali (80 tonnellate l’una!) saranno posizionate sulle due spalle in cemento armato. Si tratterà senza dubbio dell’operazione più delicata quanto spettacolare di tutto l’anno dei lavori.
Mi ha fatto piacere vedere già stamattina tanti umarell intenti a guadagnarsi la postazione migliore per domani. Sono infatti certo che in tanti di noi saremo lì ad assistere a un’operazione certamente inusuale per il nostro territorio.
Ci vediamo domattina dal Ponte, si comincia già dalle 8 del mattino!
Al via la tre giorni de “La dolce vita” a Finale Emilia, la kermesse che venerdi, 22, sabato 22 e domenica 23 farà rivivere il sogno degli anni Sessanta, quando l’economia di consumo prendeva piede nelle nostre vite. Più di 100 appuntamenti tra musica, rievocazioni, assaggi e giochi si ripeteranno nel corso del week end: l’idea è quella che i visitatori vivano il centro di Finale passeggiando e fermandosi di volta in volta a guardare, ascoltare, gustare e sognare.
Vespe e Lambrette, Fiat 500, Fiat 600 e Giuliette Alfa Romeo, musica beat, abiti svolazzanti che richiamano gli appuntamenti mondani, i dolci e i piatti tipici di quegli anni, i giochi goliardici e gli sport dell’epoca, i mestieri del tempo: tutto ciò rivivrà nei tre giorni della manifestazione organizzata da Proloco, Caracol Cooperativa Sociale e Comune di Finale Emilia.
L’inaugurazione è prevista venerdì 21 aprile, alle ore 18.00, sulla Scalinata dell’Acquedotto. Tra gli appuntamenti della prima giornata segnaliamo la Cena tipica anni 60 “Amarcord” proposta dal Ristorante Lo Zuccherificio di Massa Finalese, “la Spaghetti swing”, una spaghettata in Piazza Baccarini offerta dalla Proloco di Finale Emilia, l’esibizione della banda itinerante la “Bandessa” che dalla scalinata dell’acquedotto raggiungerà i Giardini De Gasperi. Ricordiamo anche alle 21:30 la rappresentazione teatrale “La Teresa in bichini sulla spiaggia di Porto Garibaldi”, ispirata a un racconto di Pederiali, ai Giardini De Gasperi
Sabato 22 aprile avrà già dalla mattinata mercatini e mostre di vario genere in tutto il centro storico. Alle 11.00 arriverà il corteo Lambretta, Vespa e auto storiche, alle 12.00 si terrà un flashmob anni Sessanta, a cura delle scuole e dalle 15.00 le corse podistiche, promosse da Asd Podistica Finale Emilia, con staffetta goliardica e ludico-motoria, ed esibizioni e corsi di boogie woogie. Dalle 18.00 aperitivi e dalle 20.00 “Arrabbiatissima”, punto ristoro di pasta all’arrabbiata, a cura della Proloco. Sempre alle 20.00 nei Giardini De Gasperi, esibizione del gruppo blues “Officine Zambelli” e, alle 20.30, all’acquedotto, spettacolo dei “Sughè Sughessa”.
Domenica 23 aprile, alle 9.00 colazione a Casa Magagnoli (prenotazione obbligatoria) e alle 12.30 pranzo in strada pro Croce Rossa in via Mazzini. Alle 10.00 partenza del corteo Lambretta, Vespa e auto storiche da Massa Finalese con arrivo a Finale Emilia alle ore 11.00. Nel pomeriggio, alle 15.30, in piazza Baccarini gara di zuppa inglese, alle 18.00 spettacolo di danza della Scuola Tersicore, ai giardini pubblici, e alle 18.30, alla scalinata dell’acquedotto, sfilata di abiti da sposa anni Sessanta. In serata, alle ore 20.00, in piazza Baccarini, concerto della cover band Lato B e alle 21.00, ai giardini de Gasperi, concerto del gruppo musicale Quelli del lunedì band.
18:00 Cerimonia di inaugurazione La Dolce Vita – Scalinata Acquedotto
18:15 Musica e canzoni anni 60 con Ruggero – Bar Mazzini
18:30 DJ set anni 60 – Cinema Corso
18:30 Aperitivo festa con djset anni 60 – Largo Cavallotti
18:45 Aperitivo con djset anni 60 – Zona Acquedotto
19:00 Radio show hit parade anni 60 – Postazioni multiple
19:30 Dj set con gruppi di ballo – Partenza Acquedotto e arrivo aPiazza Baccarini
20:00 Cena tipica anni 60 “Amarcord” (prenotazioni tel. 053597250 – Ristorante Lo Zuccherificio Massa Finalese
20:00 Proiezione film “A Piedi Nudi Nel Parco” (1967) di Gene Sacks – Cinema Corso
20:00 Djset anni 60 – Postazioni multiple
20:00 Spaghetti swing (spaghettata offerta dalla Pro Loco di Finale Emilia) – Piazza Baccarini
21:00 Esibizione gruppo blues “Sughè Sughessa” – Acquedotto
21:00 Partenza della “Bandessa”, la banda itinerante – Partenza da scalinata acquedotto e arrivo ai Giardini
21:30 Rappresentazione teatrale “La Teresa in bichini sulla spiaggia di Porto Garibaldi”, messa in scena dalla compagnia teatrale APS Novi ReciDivi e durante la stessa saranno proiettati disegni realizzati da Gianni Cestari, noto artista bondenese – Giardini De Gasperi
9:00 “Colazione come a Casa” special edition anni 60 (aperta a tutti su prenotazione obbligatoria cell. 3357027921 ) – Casa Magagnoli
9:00 Inizio del “Piccolo mercato del mercoledì” – Giardini de Gasperi
10:00 Partenza corteo Lambretta, Vespa e auto storiche – Massa Finalese
10:15 Letture anni 60 – Postazioni multiple
10:30 Inizio Radio show hit parade anni 60 – Postazioni multiple
10:45 Letture anni 60 – Postazioni multiple
11:00 Proiezione film “A Piedi Nudi Nel Parco” (1967) di Gene Sacks – Cinema Corso
11:00 Arrivo corteo Lambretta, Vespa e auto storiche – Piazza Baccarini, Viale Trento Trieste e Via Mazzini
11:15 Letture anni 60 – Postazioni multiple
11:30 Iniziano gli aperitivi con Dj set anni 60 – Piazza Baccarini e scalinata acquedotto
11:45 Letture anni 60 – Postazioni multiple
12:30 Pranzo in strada pro aquisto nova ambulanza della Croce Rossa di Finale Emilia – Via Mazzini
12:15 Letture anni 60 – Postazioni multiple
12:45 Letture anni 60 – Postazioni multiple
13:00 Flashmob – Via Mazzini
14:00 Giro dei bar – Postazioni multiple
15:15 Letture anni 60 – Postazioni multiple
15:30 Inizio gara zuppa inglese – Piazza Baccarini
15:45 Letture anni 60 – Postazioni multiple
16:00 Merenda di una volta – Offerta dalla macelleria Adriano e Silvia – Piazza Verdi
16:30 Animazione in strada Boogie Woogie con maestri scuola di ballo – Scalinata acquedotto
16:15 Letture anni 60 – Postazioni multiple
16:30 Premiazioni attività Lapam – Piazza Baccarini
16:45 Letture anni 60 – Postazioni multiple
17:15 Letture anni 60 – Postazioni multiple
17:30 Premiazioni miglior zuppa inglese – Piazza Baccarini
17:45 Musica e canzoni anni 60 con Ruggero – Bar Mazzini
18:00 Animazione per bambini – Incrocio Via Mazzini e Piazza Verdi
18:00 Spettacolo di danza Tersicore – Giardini De Gasperi
18:00 Aperitivo con Dj set anni 60 – Postazioni multiple
18:30 Sfilata abiti da sposa anni 60 – Scalinata acquedotto
19:30 Cover band “Lato B” – Giardini De Gasperi
20:30 Lezioni gratuite di boogie woogie per ballare tutti insieme – Incrocio via Mazzini e Piazza Verdi
21:00 Gruppo Musicale Quelli del lunedì band – Piazza Baccarini
21:30 Ballo libero con musica Boogie Woogie /Jive / rock – Incrocio via Mazzini e Piazza Verdi
22:00 Chiusura della Dolce Vita
Tutte le informazioni aggiornate e le modalità per partecipare agli eventi sono reperibili sul sito internet www.ladolcevita.mo.it e sui canali social Facebook e Instagram dedicati all’iniziativa
Quest’anno ricorre il 135° della Ferrovia Suzzara-Ferrara … ogni tanto ne parleremo: nell’immagine del 1950 il treno degli studenti appena partito dalla stazione di Bondeno … la locomotiva è la “24” e faceva parte della serie “Poeti”, era intitolata a “Petrarca”. Sullo sfondo l’imponente struttura del “silos granario” quando il Consorzio Agrario era ancora in piena efficienza.
Risale ai primi anni ’60 la fervida amicizia che un gruppo di giovani ragazzi buranesi avevano instaurato con i componenti di un’orchestra che allietava le sale da ballo emiliane e che erano spesso presenti anche dalle nostre parti, come a Mirandola, a Poggio Rusco e anche a Pilastri, come vediamo nella foto, scattata tra il ’64 e ’65 al Teatro Nuovo. Questo gruppo di ragazzi era accomunato dalla passione per i nuovi modelli musicali emergenti e per tutta la forma di costume che gli girava attorno, a cominciare dai capelli lunghi e minigonne, moda che senza dubbio aveva visto il complesso inglese dei Beatles come precursori. La nostra gente ha poi cominciato a chiamare in maniera molto paesana questi giovani capelloni “i bitos”. A Burana questo gruppo di giovani si era dato un nome, ovvero erano definiti quelli del “CIAK” e questo club aveva anche una sede adibita a ritrovo ludico musicale in un piccolo ambiente al piano terra dietro il Palazzone. Le maggiori animatrici furono senza dubbio la Nicoletta Soffritti e l’Anna Maria Govoni che gestivano il frequentatissimo bar e salumeria nello stesso grande e storico stabile. “L’orchestra” che vediamo nella foto è diventato poi uno dei complessi musicali simbolo di quella generazione anni ’60, ovvero I NOMADI, i quali anche dopo essere diventati famosi più volte quando si trovavano a suonare nei paraggi, soprattutto Augusto Daolio, non mancavano di far visita agli amici del Ciak di Burana, con Anna e Nicoletta che offrivano loro, nella propria osteria, un lauto spuntino a base di salumi e altri gustosi prodotti locali. Nella foto si distinguono abbastanza bene fra i componenti del complesso, in piedi, Augusto a braccetto con la Mirna Garosi e Anna Govoni, poi Francesca Stancari e Lorena Tassi e in basso Poletti Giulio (Sciop) con Rolando Bianchini, a centro scena la mitica Nicoletta e a destra De Vecchi Claudio(Fiori).
Un festival che coniuga opere di ingegneria aerea del gruppo Vulandra e dei numerosi ospiti italiani e stranieri e svago all’aria aperta, tutto a misura di bicicletta.
Il festival incarna la più pura passione per l’aquilonismo, sportivo e amatoriale, professionistico e dilettantistico, o semplicemente ludico. Rappresenta un’occasione a portata di tutti per coniugare la meraviglia suscitata dalle opere di ingegneria aerea realizzate dal gruppo locale “Vulandra” e dalle centinaia di aquilonisti provenienti da diverse regioni italiane e da paesi esteri quali Francia, Svizzera, Lussemburgo, Austria, Germania, Olanda, Inghilterra, Brasile e Colombia con lo svago all’aria aperta, tutto a misura di bicicletta.
Volo libero ed esibizioni di aquiloni statici e acrobatici, in singolo ed in team, laboratori di costruzione per i più piccoli e corsi avanzati di volo acrobatico per i professionisti e gli appassionati, mostre di immagini dai campi di volo di tutto il mondo, e uno sguardo costante al sociale, sotto forma di abbattimento delle barriere architettoniche, banchetti divulgativi sull’associazionismo e sul volontariato a scopo benefico e misure di tutela ambientale, applicate alla bellissima cornice del Parco Urbano “G.Bassani” che da più di 30 anni ospita la manifestazione. Il tutto corredato da diverse alternative di ristoro e un ampio parco giochi gonfiabili, per consentire alle famiglie di trascorrere intere giornate assieme al parco.
Programma
Tutti i giorni
10:00-19:00 Volo libero di aquiloni statici e acrobatici
10:00-21:00 Cibo e bevande presso l’area ristoro
18:00 Aperitivo con accompagnamento musicale presso l’area ristoro
11:30 e 17:30 Laboratorio di serigrafia stampa la tua maglia di Vulandra!
AQUILONI PER BAMBINI E BAMBINE
10:00 Laboratori di costruzione di aquiloni a cura di Gruppo Aquilonisti Vulandra
15:00 Distibuzione aquiloni offerti dagli sponsor Yara s.p.a. Italia e Gruppo Hera
SABATO 22 APRILE
10:00 Yoga al parco (ashtanga/vinyasa) a cura di Prana Studio Yoga
14:30-18:00
“Le macchine volanti” costruzione con materiale di recupero di girandole, razzi e piccoli paracadute
L’orto dei semplici: laboratorio di semina di piantine
Cerca gli intrusi: quali rifiuti sono conferiti in modo corretto? a cura di Gruppo HERA Ferrara
15:00 Sfilata musicale della Banda di Cona
15:00 Yoga al parco (hatha) a cura di Prana Studio Yoga
16:00-18:00 Resistenza ieri e oggi doppia presentazione libri a cura di Biblioteca Popolare Giardino
16:00 Buba e Kiki dipingere e stampare con la natura a cura di Filippo Marani
16:30 Laboratorio creativo di danza urbana a cura di UISP Ferrara
DOMENICA 23 APRILE
10:00 Yoga al parco (kundalini) a cura di Prana Studio Yoga
11:00 Musica d’artigianato (9-13 anni) a cura di Solaris APS
14:30-18:00
“Le macchine volanti” costruzione con materiale di recupero di girandole, razzi e piccoli paracadute
L’orto dei semplici: laboratorio di semina di piantine
Cerca gli intrusi: quali rifiuti sono conferiti in modo corretto? a cura di Gruppo HERA Ferrara
15:00 Yoga al parco (hatha) a cura di Prana Studio Yoga
16:00-18:00 Non ti butto ma ti suono! strumenti musicali con materiali di riuso a cura di Biblioteca Popolare Giardino (dai 5 anni in su)
16:00-18:00 Yoga della risata a cura de La Macchina della Gioia
17:00 Arcobaleni decolorati a cura di Linea.retta
17:00-19:00 Language cafè di Inglese a cura di Biblioteca Popolare Giardino
18:00 Workshop di ricamo su carta a cura di Martina Buiat La.mamola
LUNEDÌ 24 APRILE
10:00 Yoga al parco (ashtanga/vinyasa) a cura di Prana Studio Yoga
10:00-13:00 Climate change e sostenibilità: installazioni ludico didattiche a cura di IBO Italia
14:30-18:00
“Le macchine volanti” costruzione con materiale di recupero di girandole, razzi e piccoli paracadute
L’orto dei semplici: laboratorio di semina di piantine
Cerca gli intrusi: quali rifiuti sono conferiti in modo corretto? a cura di Gruppo HERA Ferrara
15:00 Yoga al parco (hatha) a cura di Prana Studio Yoga
15:30 Racconti in volo, laboratorio di narrativa per l’infanzia dai 4 ai 6 anni
16:00 Laboratorio di giocoleria a cura di Lorenzo Magnani
16:00 Buba e Kiki dipingere e stampare con la natura a cura di Filippo Marani
16:30 Racconti in volo, laboratorio di narrativa per l’infanzia dai 7 ai 9 anni
17:30 Language cafè di italiano e francese a cura di Biblioteca Popolare Giardino
MARTEDÌ 25 APRILE
10:00 Yoga al parco (kundalini) a cura di Prana Studio Yoga
10:00-13:00 Climate change e sostenibilità: installazioni ludico didattiche a cura di IBO Italia
11:00 Nordic Walking a cura di UISP Ferrara
14:30-18:00
“Le macchine volanti” costruzione con materiale di recupero di girandole, razzi e piccoli paracadute
L’orto dei semplici: laboratorio di semina di piantine
Cerca gli intrusi: quali rifiuti sono conferiti in modo corretto? a cura di Gruppo HERA Ferrara
15:00 Bioenergetica a cura di Prana Studio Yoga
18:00 25 APRILE biciclettata partigiana intervento esclusivo di Antonella Guarnieri a cura di A.N.P.I, FIAB, CGIL, Museo del Risorgimento e della Resistenza, Arci Ferrara
All’interno del festival troverete l’Area Ristoro, aperta a pranzo e a cena! Seguite i nostri canali social per scoprire gli straordinari food truck che parteciperanno a Vulandra
La sede della Olivetti a Cupertino in California, quello che dell’Italia non si racconta…
Vale la pena di ricordare che la Olivetti aprì una sede a Cupertino nel 1972, quando Jobs era ancora un fricchettone impiegato in Atari e Wozniak pianificava il resto della sua vita in HP.
Mi piace ricordare questi dettagli non tanto per spacconeria campanilistica, quanto per dare l’idea dell’enorme vantaggio che l’azienda di Ivrea sugli americani (in Europa non c’era partita, Olivetti negli anni ‘80 fu primo produttore di Pc e terzo al mondo, creando i primi portatili con processori micro) che arrivano dopo su certe “visioni”, grazie a noi italiani, che non siamo solo pizza e mandolino come una certa vulgata mediatica ha descritto il Paese ed i suoi abitanti negli ultimi 30 anni.
Ai giovani va spiegato cosa fosse la Olivetti, chi fosse Faggin (inventò il touch…) e che contributo diede il nostro Paese alla rivoluzione informatica (la NASA copiò un calcolatore, un elaboratore italiano, per mandare l’Apollo sulla Luna…in tempi in cui il termine computer non lo utilizzava nessuno…”elaboravano” le macchine a quel tempo, per utilizzare l’italiano…). Paradossale a scuola tutto questo non sia nei programmi…
In Europa nessuno può vantare ciò che fece la Olivetti, industria gioiello che fu ridimensionata a partire dal 1992, ovvero da quando partì la svendita degli ori di famiglia. Un Italia troppo forte economicamente non andava bene a certe latitudini.
Va riscoperta la storia industriale del Paese, perché, come sosteneva Enrico Mattei, gli italiani devono esportare tecnologia ed idee e non braccia, insomma all’estero non si va per fare gli straccioni.
L’italiano medio è all’oscuro della vera natura dell’Italia post 1945, va posto rimedio.
Un’idea eccellente cui prestare molta attenzione: una scuola per dare valore alle proprie radici e offrire all’identità della propria nazione il luogo dove possa crescere e protendersi verso il futuro. Perciò va curata in modo particolare, perché non perda vigore lungo il cammino che porta alla sua realizzazione, trovandosi senza più energie al traguardo dei fatti.
Partiamo innanzitutto dalla denominazione ed evochiamo subito l’obbligante adagio latino nomina sunt consequentia rerum. Se è vero che la scuola in questione, un supposto Liceo del made in Italy, deve riguardare le potenzialità della nostra patria, è assolutamente necessario che non sia designato con una locuzione inglese. Il principio di non contraddizione e il senso di ciò che è opportuno ci comandano di rivedere questa formula. Liceo dell’Eccellenza Italiana, con il bell’acronimo LEI sarebbe una valida alternativa (che useremo nel presente articolo)… però in questo campo si potrebbe dare libero sfogo alla fantasia e alla creatività, di cui peraltro vantiamo, e non a torto, un possesso a livello di carattere nazionale.
Entrando invece nel merito, ho dato un’occhiata al progetto depositato in senato agli inizi del 2023 nel DDL 497. Rispetto ai licei tradizionali, manca ogni riferimento alla classicità, si aggiunge Diritto ed economia politica (primo biennio), Economia e gestione delle imprese del made in Italy, Modelli di business, Made in Italy e mercati internazionali (secondo biennio e quinto anno) e Informatica (tutti i cinque anni). Nel primo biennio Storia e Geografia rimangono accorpate, nel secondo rimane una spruzzatina di Filosofia e scompaiono Geografia e Scienze naturali. Invariata è la presenza di Italiano e Matematica, forse potenziata risulta Storia dell’arte.
Bene, che cosa dunque caratterizza questo corso di studi? Quattro materie economiche e una tecnica (Informatica). Quindi la valorizzazione dell’identità italiana dovrebbe essere esclusivamente una questione economica. Cioè in poche parole: istruzioni per fare i soldi con il marchio “Italia”.