La località Guattarella è da tempo identificata col nome “Montemerlo”; un nome strano per una borgata collocata nella bassa pianura padana, per secoli paludosa e bonificata solo a fine ottocento. Ma dietro questo nome c’è una storia vera che merita di essere raccontata.
Tutto nasce dall’estro di Renzo Bulgarelli, un giovane di Bondeno, nato nel 1902, dì professione garzone di bottega di generi alimentari situata nella “piazzetta di polii”, oggi piazza “A. Costa”. Renzo da ragazzo si innamora di una bellissima ragazza, Maria Cariani, sua coetanea che, con la famiglia, gestiva un negozio di fiori in piazza Garibaldi, all’incrocio con via Bonati. La famiglia Cariani era benestante e non vedeva di buon occhio il corteggiamento di quel giovane squattrinato. Allora Renzo decide di fare una promessa d’amore alla sua bella: “andrò a cercare fortuna e tornerò per sposarti”. Così partì per Milano, ospite di un suo zio, in cerca di lavoro. Lo trovò in una importante casa da gioco, con annesso ristorante, di nome “Montemerlo”, frequentato dalla “Milano bene” degli anni ’20. Lui faceva il cameriere, era ben voluto da tutti e tra stipendio e mance, in pochi anni mise da parte un piccolo gruzzolo, cosicché dopo quattro anni rientrò a Bondeno e chiese di sposare Maria.
Nel 1924, nel duomo di Bondeno, i due giovani si sposarono ed andarono ad abitare nel palazzo “Bizzi” nella borgata di Guattarella. Quella località stava diventando più popolosa stante la presenza di numerose famiglie di braccianti e Renzo aprì un piccolo bar nello stesso palazzone ove abitava. Il giovane provvedeva al rifornimento del bar, portandosi a Bondeno con la sua carrozza, trainata da una cavalla, mentre Maria gestiva l’attività. Nel 1927 nacque l’unica figlia, Mirella.
Dopo alcuni anni, nel 1930, stante anche il buon andamento dell’attività, Renzo decide di comprare l’area golenale dismessa sul canale Diversivo, a seguito della costruzione del nuovo ponte in cemento in sostituzione della passerella in legno che collegava il borgo di Guattarella con villa Rangoni. In quest’area Renzo fece costruire una bella villetta che chiamerà Mirella, in omaggio alla figlia, ed al piano terra ricavò il bar ed una bottega di generi alimentari. Di fianco alla villa realizzò un campo da bocce e quindi fece costruire tutto intorno una recinzione al centro della quale realizzò una pista da ballo. Divenne così una vera e propria balera estiva che chiamerà “Montemerlo” a ricordo della sua esperienza milanese. Si ballava con la musica prodotta da un grammofono che gli avventori, co! pagamento di un “soldo”, facevano attivare dal titolare del locale. Non appagato da queste iniziative, Renzo decise di far costruire un dancing coperto per poter ballare tutto l’anno e sopra al dancing realizzò una grande terrazza per ballare nei mesi estivi (fu l’impresa Galliera Fedoro di Bondeno a realizzare questo edificio). Nel 1943 Renzo muore improvvisamente, a soli 41 anni, però la moglie Maria, con la giovane figlia Mirella, decisero di continuare l’attività, pur in mezzo a tante difficoltà, comprese le vicende della guerra. Terminato il conflitto bellico, Maria e Mirella continuano le attività avviate; oltre al negozio di Sali e tabacchi, a quello di generi alimentari, al bar ed alla sala da ballo, per un certo periodo fecero anche proiezioni cinematografiche. La concorrenza però incominciò a farsi sentire e ciò induce ad affittare le attività ad altri soggetti; ma dopo alcuni anni Maria e la figlia decisero di riprendere la gestione delle attività, introducendo alcune innovazioni. Intanto Mirella, nel 1952, era diventata mamma di Renza. Nel 1962 la sala da ballo venne rinnovata e gli fu dato il nome di “Paradiso Cinese” di Montemerlo, nome suggerito dall’architetto progettista in omaggio degli occhi a mandorla della giovane Mirella. Poi nel 1968 fu aperta la prima pizzeria di Bondeno con la presenza di un pizzaiolo di Orsucci già affermato a Ferrara. Intanto Renza prende il diploma di maestra elementare mentre collabora con la mamma e la nonna nel portare avanti le attività. Purtroppo un altro evento luttuoso colpisce la famiglia: ad appena 42 anni muore improvvisamente Mirella. Maria e la giovane Renza decisero tenacemente di continuare l’attività.
Nel 1982 anche Maria muore e Renza, tanto legata ai suoi famigliari ed alla tradizione di lavoro da loro ereditata, decise di proseguire da sola. Rinunciò all’insegnamento ( a cui era molto affezionata) ed incominciò a dedicarsi a tempo pieno alle attività, introducendo una novità importante: decide di trasformare la sala da ballo in un nightclub. Così, nel 1989 nasce I’ “Armony”, che vedrà le più note soubrette degli spettacoli osé esibirsi in questo sperduto locale che però attirava gente da diverse regioni italiane. Non essendoci precedenti autorizzazioni a Bondeno per questo tipo di spettacolo, il Comune usò la categoria merceologica di “spettacoli di arte varia”, tutt’ora in essere.
Così, dopo l’estroso fondatore di “Montemerlo”, ben tre generazioni di donne hanno saputo mantenere viva una tradizione lunga quasi un secolo, sapendo affrontare con tenacia e capacità, ed anche con ironia, le sfide del tempo. Ora, nel comune sentire, la località Guattarella viene da tutti riconosciuta come “Montemerlo”, come testimonia la stessa segnaletica stradale che, dalla strada provinciale per Scortichino, all’incrocio con via Guattarella, indica con la freccia Montemerlo, la località in cui vive un borgo antico, ma molto attivo della frazione di Scortichino
Dal volume di Bracciano Lodi e Edmo Mori, Scortichino- Storia di una piccola grande comunità, pp.208-9, reperibile nelle edicole di Bondeno