Negli anni ’70 la società di gestione si era molto indebitata, a causa dei lavori di revisione e adeguamento alle nuove norme, e il numero dei passeggeri non riusciva a coprire le uscite. L’ATC, che dal 1975 gestiva il trasporto pubblico in città, si rifiutò di subentrare per non doversi accollare i debiti per la nuova linea dei bus, e quindi il 7 novembre 1976 fu l’ultimo giorno di servizio per la funivia che in seguito fu smantellata.
Le strutture che facevano parte della funivia sono ancora riconoscibili: la stazione a monte è abbandonata, ma ben visibile vicino al santuario, così come il pilone. La stazione a valle è stata trasformata in condominio, ma senza alterarne significativamente la struttura. La zona di Bologna nei pressi della stazione a valle è tuttora chiamata Funivia, proprio per la storica presenza di questo impianto.
Caratteristiche
La funivia era un impianto del tipo “va’ e vieni”, con una lunghezza di 1328 m; superava un dislivello di 220 metri. Le cabine avevano una portata di 20 persone e la velocità era di 3,6 m/s, portata nel 1950 a 4,5. La stazione a monte era raggiunta con due campate, sorrette da un unico pilone di cemento alto 25 metri. Caratteristica peculiare della funivia era l’assenza delle “fosse” per le cabine nelle due stazioni a causa della limitata pendenza delle funi.
da wikipedia
Quando frequentavo l’università io prendevo la linea 17, ma c’era ancora la linea 21 per san Luca
