Ovviamente

Giosuè

Qualcuno già saprà che a Bondeno, presso il distaccamento dell’Istituto Carducci, all’inizio dell’anno scolastico c’è stato inaspettatamente un nuovo iscritto, non ricordo se al liceo o al professionale, di sicuro non ha mai fatto assenze, soprattutto all’ora del sonnellino e dei pasti …

Marco Dondi

Ornella Vanoni – Costruzione [1975]

Amò tutta la notte come fosse l’ultima. Baciò la donna sua come se fosse l’ultima ed ogni figlio suo come se fosse l’unico e attraversò la strada col suo passo timido. Salì la costruzione come fosse macchina. Alzò sul ballatoio due pareti solide, mattone per mattone in un disegno magico. Con gli occhi pieni zeppi di cemento e lacrime, sedette a riposare come fosse sabato, mangiò pane e formaggio come fosse un principe, bevette e singhiozzò come se fosse un naufrago, ballò e gorgogliò come ascoltasse musica ed inciampò nel cielo come un vecchio comico. E fluttuò nell’aria come fosse un passero, a terra si afflosciò come un paccheto flaccido, agonizzò nel mezzo del passeggio pubblico, si spense contromano ostacolando il traffico. (Amò tutta la notte) come fosse l’ultimo. (Baciò la donna sua) come se fosse l’unica (ed ogni figlio suo) come se fosse il prodigo e attraversò la strada col suo passo comico. Salì la costruzione come fosse un solido. Alzò sul ballatoio due pareti magiche, mattone per mattone in un disegno logico. Con gli occhi pieni zeppi di cemento e traffico, sedette a riposare come fosse un principe, mangiò pane e formaggio come fosse il massimo, bevette e singhiozzò come se fosse macchina, ballò e gorgogliò come se fosse il prossimo ed inciampò nel cielo come se ascoltasse musica. E fluttuò nell’aria come fosse sabato. A terra si afflosciò come un pacchetto timido, agonizzò nel mezzo del passaggio naufrago. Si spense contromano ostacolando il pubblico. Amò tutta la notte come fosse macchina. (Baciò la donna sua come se fosse logico) Alzò sul ballatoio due pareti flaccide. (Sedette a riposare come fosse un passero) e fluttuò nell’aria come fosse principe, a terra si afflosciò come un pacchetto comico. Si spense contromano ostacolando il sabato.

Autoría: Chico Buarque / Sergio Bardotti (Gianni Ronco: autor de la ilustración para la portada de “E poi… la tua boca da baciare”, disco publicado por Ornella Vanoni en 2001)

Fiera di giugno

La Fiera di Giugno torna, da giovedì 23 a martedì 28, e lo fa nella versione completa, pre-pandemica. Venti eventi faranno risplendere il centro Città, fra giostre, festival, buona musica, cultura e gastronomia. Nell’articolo, il programma completo.

Piazza Garibaldi, come nell’edizione dello scorso anno, sarà ricolma di giostre per il divertimento di bambini e ragazzi. La Fiera 2022, però, tornerà a contare sull’area espositiva e gastronomica di Viale della Repubblica, in scena da giovedì 23 a domenica 26. Ad impreziosire il tutto, i due grandi eventi Tropicana – Fiesta Latina (dal 23 al 26 in Viale della Repubblica) e Piazzetta in Festa (per tutta la durata della Fiera in Piazza Costa, organizzata dalla Pro Loco di Bondeno). Completano poi la festa patronale le mostre artistiche e culturali (quattro quelle attive in contemporanea ai giorni di Fiera) e i negozi che potranno “sbaraccare” durante il fine settimana, con ottime opportunità sugli acquisti.

GLI APPUNTAMENTI

Lunapark: dal 23 al 28 giugno in Piazza Garibaldi.

Tropicana – Fiesta Latina: dal 23 al 26 in Viale della Repubblica. Un evento “caliente” invade Bondeno. Protagoniste saranno le sonorità latine: samba, rumba, e reggaeton. Ad accompagnare il tutto, la gastronomia del Sud America e una spiaggia lunga 15 metri con chiringuito.

Piazzetta in Festa: dal 23 al 28 in piazza Andrea Costa. Sei giorni di famose cover band e imperdibili appuntamenti legati al territorio, con gastronomia di pincini e crocchette. Evento curato da Pro Loco Bondeno.

Area Espositiva: dal 23 al 26 in Viale della Repubblica. Presenti (ordine alfabetico): Animaliamo, Arma Aeronautica, Ausl Ferrara, Avis Bondeno, Ferrocolor, Hera, Plastic Free, Vigili del Fuoco Volontari di Bondeno.

Area Gastronomica: dal 24 al 26 in Viale della Repubblica. Presenti: Pro Loco di Santa Bianca con spiedini di cappellacci e tortellini, frittelle e arrosticini; Food Truck sudamericani, con cucina argentina, brasiliana e sudamericana; Stand di Dillingen, con i prodotti tipici bavaresi: il loro ricavato sarà devoluto in beneficenza in favore della ristrutturazione del Cpa di via Borgo Paioli.

MostrePane al Pane, curata da Gianni Cestari e Auxing, fino al 30 giugno presso il Molino Guerzoni; Personale di pittura di Ilaria Parmeggiani, fino al 30 giugno presso l’Atrio del Municipio; In gioco con Raffaello, di Umberto Palumbo e curata da Associazione Bondeno Cultura, fino al 3 luglio presso la Casa Operaia; Biciclette d’epoca, curata dal Club Vecchie Ruote, fino al 30 giugno presso la Sala 2000.

Weekend di opportunità sugli acquisti, con le attività che potranno “sbaraccare”: dal 24 al 26 giugno presso i negozi del centro.

I temi scelti

Il Ministero dell’Istruzione ha fatto sapere che il 21,2% degli studenti ha scelto la traccia su potenzialità e rischi di un mondo iperconnesso, che parte da un brano del libro Tienilo acceso. Posta, commenta, condividi senza spegnere il cervello, di Vera Gheno e Bruno Mastroianni. Il 18% delle candidate e dei candidati ha invece optato per la traccia che parte da un brano tratto dal libro “La sola colpa di essere nati”, di Gherardo Colombo e Liliana Segre, che proponeva una riflessione sulle leggi razziali. Al terzo posto, con il 16,5% delle preferenze, l’analisi del testo tratto da “Nedda. Bozzetto siciliano” di Giovanni Verga. Il 15,8% dei candidati si è cimentato con il tema della musica, a partire da un brano tratto da “Musicofilia” di Oliver Sacks. Il 14% delle studentesse e degli studenti ha scelto la traccia che partiva da un passaggio del libro “Perché una Costituzione della Terra?” di Luigi Ferrajoli. L’11,6% ha preferito quella che faceva riferimento al discorso pronunciato l’8 ottobre 2021 alla Camera dei Deputati dal Premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi. Infine, il 2,9% delle studentesse e degli studenti ha scelto l’analisi della poesia “La via ferrata” di Giovanni Pascoli.

La poesia La via ferrata, scritta nel 1886 in occasione delle nozze di un amico, viene inserita daPascoli nella seconda edizione della raccolta poetica Myricae, una delle sue opere maggiori.Protagonista di una storia editoriale complicata, questa raccolta viene composta negli anni a cavallotra l’Ottocento e il Novecento, vede la prima edizione nel 1892 e l’ultima, la sesta, nel 1903; senella prima edizione la raccolta contava solo 22 poesie, nell’ultima, quella definitiva, arriva acontenerne ben 156. Un aumento enorme, che si comprende bene se si considera che questi annisono proprio quelli in cui l’attività del poeta è più febbrile e in cui, raggiunta la maturità artistica,prendono corpo e forma quelle che sono le sue idee letterarie.In particolare in Myricae viene sviluppata l’idea di una poetica costruita sul racconto della quotidianità, in cui un forte peso hanno gli aspetti propri del mondo naturale e di campagna, comel’arrivo di temporali improvvisi, il cambio delle stagioni, la presenza degli animali dei campi e degliinsetti con i loro versi e il loro vivere; un racconto che sul piano linguistico poggia su scelte lessicaliumili, quotidiane anch’esse. Una ricerca di umiltà, sia nell’oggetto che nel modo della narrazione,che però non deve assolutamente trarre in inganno e lasciar pensare che quella prodotta da Pascoli sia una poetica semplice, piatta o banale. Sul piano contenutistico, infatti, la quotidianità ricercata descritta da Pascoli è spesso velata di unapatina d’irrequietezza, i quadretti quotidiani dal vago sapore bucolico finiscono sempre perincrinarsi, per incupirsi rivelando aspetti che si allontanano di molto dalle iniziali immagini ditranquillità. Questo perché in Myricae, come in tanta altra parte della poetica di questo autore,emergono i dolori familiari, quella serie di lutti e dolori che hanno segnato la vita del poeta fin dalla sua infanzia. La scrittura poetica diventa così un modo per rievocare un mondo famigliare irrimediabilmente perduto: la poesia, solo in apparenza bucolica, è in realtà un’elegia funebre, il triste ricordo che, nel momento di quiete e serenità finalmente raggiunto nella maturità, rievoca affetti che non ci sono più.

Interno verde

Interno Verde chiude nella meraviglia dei giardini il calendario dell’estate estense. Il festival dedicato all’anima più segreta e rigogliosa di Ferrara si svolgerà sabato 17 e domenica 18 settembre. In vista di questo appuntamento, la manifestazione cerca piccoli e grandi giardini segreti, corti fiorite, insospettabili angoli di quiete celati dietro le facciate dei palazzi. Dopo la positiva esperienza delle precedenti edizioni, tanti sono gli spazi che hanno già confermato la loro adesione, ma la call resta aperta. Chiunque fosse interessato a conoscere meglio l’evento per valutare, insieme alla propria famiglia o ai propri condomini, se candidare il proprio giardino o cortile può scrivere a info@internoverde.it, oppure telefonare al numero 3391524410. Gli organizzatori sono a disposizione per approfondimenti e sopralluoghi.

La città del silenzio. Artisti ferraresi per Antonioni

In esposizione, al Padiglione di Arte Contemporanea, opere di artisti ferraresi per celebrare i 110 anni dalla nascita di Michelangelo Antonioni

Immagine dell'evento

Questa rassegna ha un duplice intento: da un lato offrire uno spaccato sulle ricerche degli artisti ferraresi, dai più affermati ai più giovani ed emergenti; dall’altro celebrare i 110 anni dalla nascita di Michelangelo Antonioni nel luogo, il Padiglione d’Arte Contemporanea, che presto diventerà il nuovo museo dedicato al grande cineasta ferrarese. Gli artisti sono stati invitati a cimentarsi su un tema specifico, Antonioni e le suggestioni che ad ognuno di essi hanno ispirato il suo cinema, le sue opere, la sua vita, producendo un lavoro appositamente per questa mostra.

Artisti in mostra:

Alo (Carlo Andreoli); Lidia Bagnoli; Nedda Bonini; Maurizio Bonora; Paola Bonora; Riccardo Bottazzi; Daniela Carletti; Silvano Cavicchi; Daniele Cestari; Gianni Cestari; Giuseppe Cestari; Renzo Crociara; Marcello Darbo; Sara Dell’Onze; Matteo Farolfi; Giorgio Felloni; Massimo Festi; Andrea Forlani; Osvaldo Forno; Flavia Franceschini; Riccardo Furini; Gianluca Galletti; Alen Grassi; Claudio Gualandi; Gianni Guidi; Isabella Guidi; Alberto Lunghini; Ivan Lupi; Miria Malandri; Guido Marchesi; Terry May; Enzo Minarelli; Lorenzo Montanari; Samuel Moretti; Elisa Mucchi; Matteo Nannini; Nicola Nannini; Michelangelo Neri; Paolo Pallara; Enrico Pambianchi; Eros Pandolfi; Marco Pellizzola; Renzo Piccoli; Alfredo Pini; Michele Rio; Daniele Romagnoli; Lorenzo Romani; Sima Shafti; Amir Sharifpour; Emanuele Taglietti; Stefano Tassi; Giuseppe Tassinari; Giuliano Trombini; Vito Tumiati; Uli (Fulvio Balboni); Paolo Volta; Laura Zampini; Luca Zampini; Luigi Zampini; Sergio Zanni; Daniele Zappi; Sebastiano Zuccatelli.

Programma

Dj set e performance

Venerdì 24 giugno dalle ore 21.00 alle 23.00

Ore 21: performance site specific di Elisa Mucchi

Dalle 21.30: serata con i dischi più amati da Michelangelo Antonioni, selezionati da dj France, e alcune letture

dei documenti del regista (Archivio Michelangelo Antonioni), a cura di Gianantonio Martinoni e Marco Gulinelli.

Ferrara sotto le stelle

Programma

16 giugno – Nuova Darsena

VENERUS + Matilde Davoli

La musica come esperienza di trasporto, un traghetto verso altri mondi. La ricerca. La banda di musicisti si fa ordine metareligioso: stanno cercando qualcosa attraverso i suoni e le vibrazioni. Cercano dei messaggi, degli indizi da dimensioni intersecate con la nostra. Sono a metà tra il di qua e il di là. Credono in un antico messaggio che li unisce e li motiva nella loro missione evangelica. Sono angeli in altre vite. Si servono del pubblico per potenziare la loro invocazione. Venerus li guida come capotribù attraverso nuove ricerche musicali. La band è ricca di sfaccettature sonore e cromatiche, retrofuturismo, un passo nel passato per lanciarsi nel futuro.

Più che un concerto si tratta di un rituale complesso, digeribile attraverso i principi lenitivi della musica, un viaggio per i mondi. Il pubblico non sa cosa aspettarsi, non ritroverà Venerus e i suoi dove li aveva lasciati, non conoscerà nuovi testi, nuove melodie, ma non verrà tradito.

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Venerdì 17 giugno | Nuova Darsena
COSMO  – WHITEMARY

Dietro COSMO, uno dei nomi di spicco della nuova musica italiana, si cela Marco Jacopo Bianchi, 35 anni, ex professore di storia di Ivrea. Il 21 maggio 2021 Cosmo pubblica il nuovo disco LA TERZA ESTATE DELL’AMORE, evocante le rivoluzionarie vibrazioni delle Summer of love del passato – sentimenti collettivi e viscerali, reazioni generazionali tutte da ballare. LA TERZA ESTATE DELL’AMORE è stato anticipato da un annuncio unico nel suo genere, che ha visto la musica di Cosmo manifestarsi a sorpresa in parchi cittadini, case abbandonate e luoghi di aggregazione culturale messi a dura prova durante la pandemia.

Ad aprire Whitemary: cantante e producer, la sua musica è impulsiva, terapeutica, esorcizzante. Testi in italiano, sintetizzatori analogici, una laurea in canto jazz e una fissa per la techno.

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Sabato 18 Giugno 2022 | Nuova Darsena

THE JESUS AND MARY CHAIN + Marta Del Grandi

Band di culto degli anni Ottanta, i Jesus and Mary Chain, hanno rivoluzionato con il loro stile e la loro musica la scena di un’intera generazione. Punto di riferimento della scena musicale londinese post Sex Pistols, ispirati da band come The Stooges e Velvet Underground, i JAMC hanno dato vita a un nuovo genere musicale, lo shoegaze, diventando capofila di un movimento che annovera tra I suoi adepti artisti del calibro di My Bloody Valentine e Slowdive. La band, originaria di Glasgow, viene fondata dai fratelli William e Jim Reid (rispettivamente chitarrista e cantante) nel 1984.

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19 giugno – Nuova Darsena

LA RAPPRESENTANTE DI LISTA + Ibisco

Domenica 19 Giugno torna La Rappresentante di Lista, band nata dall’incontro tra la cantante Veronica Lucchesi e il polistrumentista Dario Mangiaracina, reduci dal successo della partecipazione al Festival di Sanremo 2022 con Ciao Ciao e la rivisitazione del brano Be My Baby.

Il gruppo è ormai una garanzia per i fan più affezionati e una sorpresa per chi ha conosciuto il progetto in questi mesi e sta contribuendo al successo su tutti i livelli di “CIAO CIAO”.

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15 luglio – Piazza Trento Trieste

THE SMILE + Robert Stillman

I biglietti sono disponibili su TicketMaster, Ticketone e VivaTicket.

La legge di Jante

E’ vero, è una realtà comune a tutti, ma non solo ai piccoli paesi
anche alle città medie e alle città grandi e alle metropoli e alle intere nazioni.
Non ha nulla a che fare con la ristrettezza e la chiusura di una piccola comunità
è una forma mentale dell’essere umano in quanto tale
ed è anche una delle sue tipiche contraddizioni irrazionali.

Da un lato cerca la “protezione” di un gruppo omogeneo e compatto nel quale identificarsi,
una reazione spontanea e forse atavica, e il gruppo può essere il paese, ma anche l’intera città o il rione dentro la città, o la nascita, la lingua, il condividere ricordi che escludano qualcuno
facendo sentire sé stessi alfieri di un qualcosa di più antico e profondo e quindi implicitamente più buono e giusto.

Ma dall’altro tutti vogliono trasgredire, a tutti va stretta questa dimensione,
a tutti quelli che non riescono ad avere all’interno del gruppo una posizione dominante
e pure agli stessi leader, anzi a maggior ragione.

Perché in verità non c’è nessuna forma di protezione all’interno del gruppo,
anzi, si è bersagli. Perché in mancanza di un nemico più importante,
e di veri nemici non ce ne sono in genere, perlomeno non qui e non ora, la lotta tra “buoni e cattivi”
divampa all’interno del gruppo stesso, che alimenta invidie, gelosie, giudizi e punizioni
che non sono mai giusti ma solo lo sfogo delle frustrazioni personali ed inconsce dei membri più influenti
dei gruppi stessi.

Fabio Smolari