Asini sesquipedali

Per fortuna non esistono più reduci dal carnaio della prima guerra mondiale, perché se i giovani di allora avessero potuto immaginare di andare a combattere e morire per un Paese che un secolo dopo si fa prendere per il naso da una classe dirigente così stupida, grossolana, ignobile, avrebbero disertato. E ora questa accolita di dementi guidati da un bugiardo senza limiti, per celebrare il centenario del milite ignoto, una invenzione tutta italiana, non ha trovato di meglio che creare una locandina che è quasi una copia esatta di una cartolina di guerra americana risalente alla guerra di Corea. Solo lo sfondo è stato cambiato perché vi figura una mappa della Colombia come si può desumere dal fatto che scorrendola attentamente vi si scorge il nome di Cartagena. Ora magari quelli che hanno pensato questa locandina, quelli ch’l’hanno realizzata e approvata devono probabilmente essere estimatori di alcuni noti prodotti colombiani o sono semplicemente un prodotto dell’Italia contemporanea che è forse anche peggio. Che ne dite della fantastica idea di metterci una cartina dei luoghi dove si è combattuta la prima guerra mondiale? Troppo difficile, anzi troppo compromettente perché la sola idea che possa esistere una storia rende più difficile recidere qualsiasi idea di sovranità e di cittadinanza.

estratto da https://ilsimplicissimus2.com/2021/10/23/milite-ignoto-asini-notissimi-servi-mai-visti

collezione Marco Dondi

Il recente acquisto di due rari ed interessanti documenti mi ha inevitabilmente ricordato una gloriosa pagina di storia, in cui Bondeno, anche se solo marginalmente, fu direttamente coinvolta in quanto ultimo lembo di territorio dello Stato Pontificio e quindi anche del nuovo stato. La Repubblica Romana fu costituita il 9 Febbraio del 1849 in seguito alle grandi insurrezioni del 48 e alla fuga in novembre a Gaeta di Pio IX. A capo vi era un triumvirato diventato definitivo con l’arrivo di Mazzini insieme a Saffi e Armellini. Improvvisamente Roma passò dall’oscurantismo clericale a faro della democrazia europea … la Costituzione promulgata contemplava la libertà di culto, di opinione e di stampa, l’abolizione della pena di morte, della tortura, della leva obbligatoria e della censura, il suffragio universale, la riforma agraria e la suddivisione dei poteri. Ci furono due mesi di tranquillità e poi solo guerra, a turno francesi, spagnoli, austriaci e poi ancora francesi, tutti contro Roma per riportare il Papa al suo posto. Alla fine, dopo un assedio durato tutto il mese di Giugno cadde per mano dei francesi, che disponevano del doppio dei soldati, e il 4 Luglio terminava la sua storia. Tra gli eroi caduti commosse la vicenda di Colomba Antonietti (22 anni), che si vestiva da bersagliere per combattere a fianco del marito, vanno ricordati anche Luciano Manara (25 anni) fondatore dei bersaglieri lombardi e promosso da Garibaldi a Capo di Stato Maggiore, il giovane poeta Goffredo Mameli (21 anni) autore del testo “Fratelli d’Italia”, fu invece gravemente ferito Gerolamo Induno (1825-1890)) che poi con la sua arte diventò il più celebre soldato-pittore del risorgimento. Caduta Roma Garibaldi partì subito diretto a Venezia in soccorso della “Repubblica di San Marco” di Manin e Tommaseo unica a resistere … ma ancora per poco (dal 22 mrzo 1848 al 22 agosto 1849). Come ben sappiamo poi Garibaldi fu fermato nel ferrarese, e molti dei suoi furono catturati e subito fucilati, come il prete di Cento Ugo Bassi o l’eroe popolare romano Angelo Brunetti detto “Ciceruacchio” … grazie al comacchiese Nino Bonnett Garibaldi riuscì a sfuggire alla cattura ma perse la sua amata Anita (28 anni) e il figlio che portava in grembo. Quanti meravigliosi eroi, ma soprattutto quante bellissime persone … aveva ragione Guccini quando ci cantava “gli eroi son tutti giovani e belli” !!

Marco Dondi su Facebook

Autore: bondeno

redazione bondeno.com

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