Temo che in molta gente si sia formato un asterisco nel cervello che oscura le sinapsi e ogni altro collegamento cognitivo. Un tumore ideologico, non maligno semmai malpensante, che produce un fenomeno degenerativo dell’intelligenza nei rapporti con le persone. L’asterisco, e quel che sta dietro la sua scelta, fa perdere di vista le persone reali, anima e corpo, carne e mente, la loro storia e la loro natura; riduce tutto a categorie astratte se non astrali; generi, sessualità fluttuanti e volubili, capricciose, multiuso et abuso. Non uomini ma materiali in transito. Nel nome della libertà di ciascuno rinnega la libertà di ognuno. Come ci insegnano i telefonini, maestri di vita e di tastiera, all’asterisco segue il cancelletto; del carcere o del manicomio, lo vedremo poi.
Marcello Veneziani
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