Metello Marchetti nasce a Bondeno il 21 novembre 1915, terzogenito di 4 figli. Dopo alcuni anni la famiglia si trasferisce a Finale Emilia, dove Metello studia presso la scuola gestita dai Salesiani. La formazione portata avanti in questo contesto ha sicuramente contribuito a sviluppare la passione per lo sport e favorito il suo carattere naturalmente socievole ed aperto. Successivamente, per motivi legati al lavoro del padre, Giovanni, la famiglia si trasferisce a Cesena, in Romagna e lì conosce Giuliana che sposerà nel 1952. In quell’anno vince il concorso, per diventare gestore del magazzino di vendita di monopoli di Stato nel settore del sale, tabacchi e fiammiferi, nella sede di Bondeno, dov’era nato. A Bondeno inizia la sua attività lavorativa, che porta avanti per 40 anni.
Il lavoro di Metello consisteva in vari momenti: prima la ricezione dei tabacchi, del sale e dei fiammiferi, poi la vendita ai tabaccai per i quali Metello preparava i quantitativi di quanto avevano richiesto. Nei primi anni la merce arrivava presso la stazione ferroviaria per poi essere trasportata con un carro trainato dal cavallo fino al magazzino, successivamente iniziò ad arrivare su camion. Anche la sede del magazzino cambiò negli anni: prima in via Cesare Battisti, poi in Via Pironi (nell’edificio dove era stato il “Pastificio Rossi”) ed infine in Via Giusti. Il lavoro occupava buona parte della vita di Metello e gli richiedeva sia competenze da contabile sia l’impegno fisico del facchino e per questo, negli anni, si è valso del contributo di alcune segretarie e di aiutanti per i lavori più faticosi. E nel lavoro, quando possibile, cercava anche l’occasione per scambiare due chiacchiere o fare qualche battuta ironica: infatti coltivare la vita di relazione, il saper scherzare e strutturare rapporti amicali ha sempre caratterizzato la sua indole ed il suo stile di vita.
Dedicava parte del suo tempo libero alla passione per lo sport, di qualsiasi sport: in particolare, però, era tifoso della Spal che in quegli anni gareggiava in serie A; l’altra sua grande passione era l’arte, in particolare la pittura.
Il carattere aperto lo rendeva particolarmente vicino anche al mondo dei bambini, che amava in maniera privilegiata. Lasciò il lavoro agli inizi degli anni ‘90 (a lui subentrò l’ultimo gestore dell’attività prima che il magazzino di Bondeno venisse chiuso) per dedicarsi alla famiglia ed in particolare agli amatissimi nipoti. Si spense nel giorno del suo compleanno, il 21 novembre 1996.
