Malattie incurabili

Anna Lombroso per il Simplicissimus

C’è un vaccino molto precedente  a quello del vaiolo, somministrato da secoli e che continua a ottenere i risultati sperati grazie anche ai suoi innumerevoli desiderati effetti collaterali.

Si tratta di quello che ci rende immuni a quella ricerca della verità, che potrebbe essere una malattia genetica,  contrastata dal potere che trova sempre nuovi “preparati”  per renderci insensibili alla menzogna, tolleranti dell’artificio, soggiogati dal  nascondimento, per conformismo, ricatto, paura o interesse. Tanto che anche quando l’intrigo è scoperto, la bugia è lampante, il suo movente esplicito,   la nostra reazione istintiva è la rinuncia apatica a ogni reazione di protesta e ribellione, quando non addirittura l’avversione nei confronti di chi vorrebbe svegliarci dalla narcosi pubblica.

leggi tutto su https://ilsimplicissimus2.com/2021/05/30/151561/

Biblioteca Ariostea

DA GIUGNO IL PUBBLICO TORNA IN SALA
Grazie ai dati incoraggianti dei bollettini sanitari e al graduale aumento della popolazione vaccinata, da giugno le consuete attività culturali di promozione del libro e della lettura delle biblioteche e degli archivi ferraresi potranno tornare ad essere svolte in presenza di pubblico, anche se in misura ridotta rispetto alla capienza effettiva (in Biblioteca Ariostea sono disponibili 36 posti). In questa fase, ovviamente, bisognerà continuare a essere cauti e attenersi scrupolosamente a un preciso protocollo che garantisca utenti e personale da possibili contagi: sottoporsi alla misurazione della temperatura corporea tramite termoscanner; sanificare le mani, entrare con la mascherina e tenerla per tutto l’incontro; mantenere la distanza di sicurezza; utilizzare solo le sedie indicate da un apposito cartello.
La piattaforma Archibiblio Web TV, integrata nel canale YouTube del Servizio, attraverso la quale in questi mesi sono stati trasmessi gli incontri in diretta video continuerà ad essere utilizzata e diventerà una preziosa risorsa per l’archiviazione e la documentazione delle tante iniziative che quotidianamente vengono proposte dalle biblioteche e adgli archivi ferraresi. Per assistere alle dirette o rivederle in differita sarà sufficiente collegarsi al canale YouTube del Servizio https://www.youtube.com/channel/UC1_ahjDGRJ3MgG45Pxs90Bg

Anni ’60

Forse non ci hai mai pensato, ma tua nonna:- Indossava minigonne cortissime, pantaloni aderenti, stivali alti, e non portava il reggiseno- Ascoltava Led Zeppelin, Who, Beatles, Rolling Stones, Jimi Hendrix e Janis Joplin- “Cavalcava” su Mini Cooper e su moto fighissime- Ha fumato tabacco, bevuto gintonics, whisky e chissà che altro- Andava a festival musicali di 3 giorni in mezzo al fango, magari ballando nuda tra la folla- Viveva giornate lunghissime, perché non aveva internet, smartphone, social, e della tv gliene fregava assai poco- Tornava a casa alle 4 del mattino, e andava a lavorare quello stesso mattino…”Sappiatelo: non sarete mai fighe come lo era vostra nonna. Qualcuno ve lo doveva pur dire”.

gli anni giovani

Anna Maria Bega

Burana lido

foto di Lorenzo Berlato

Nella grande possessione Zanluca di Burana, racchiusa tra la via centrale della frazione e il canale Cavalletta e tra il canale di Burana e il Bondiolo, nel secolo scorso hanno trovato dimora una moltitudine di famiglie, non solo nei pressi della corte centrale, ma anche negli insediamenti rurali in aperta campagna, ovvero al: “Fienil Nuovo”, nei pressi di Cavalletta, ora abbattuto; “la Machina”, nel cuore del fondo, anch’esso abbattuto; la “casina ad Baci” (Vanzini), ora “casina ad Cioch”, nei pressi del depuratore, finemente ristrutturata e la famosa “Cà ad Tasin”, a pochi metri dal Bondiolo, ora semicrollata. Logicamente è la famiglia Tassini che l’ha abitata per decenni ad aver storicamente dato il nome a quest’ultima. Qui ha vissuto gli anni dell’infanzia anche Gianni che poi in età adulta, dopo la dovuta gavetta da camionista, trasferitosi a Pilastri, ha dato vita ad una ben avviata ditta di trasporti che attualmente è condotta dai suoi infaticabili due figli. A poche decine di metri da questo insediamento rurale, abbandonato da circa mezzo secolo, scorre il Bondiolo ed è proprio lì nei pressi di una piccola chiavica che i giovani buranesi della generazione dei nati negli anni ’40, decisero di farne il loro ritrovo balneare estivo. Tra gli anni ’50 e ’60, quindi, in questo posto, sulla riva destra del Bondiolo, si radunavano una moltitudine di ragazzi e ragazze per imparare a nuotare, a prendere il sole, a ridere, scherzare, giocare e a scambiarsi i primi approcci amorosi, complice anche negli anni successivi la vicina e disabitata casa Tassini. Questo luogo, dunque, è stato ricordato nel tempo, con il quanto mai appropriato appellativo di “Lido di Burana”.

Lorenzo Berlato in FB

Scuola di architettura

A nove anni dal sisma che sconvolse l’Emilia, la ricostruzione della Rocca Possente di Stellata diventa un modello da esportare all’estero grazie alla International Summer School di architettura “After the Damages”, per esperti del settore e per appassionati.

La summer school internazionale di architettura è un progetto di formazione avanzata, con lo scopo di evidenziare le innovazioni più recenti e i progressi nella gestione delle attività post-disastro. La Rocca Possente di Stellata rientra in questo progetto in quanto, come si evince dal programma delle attività, «rappresenta un contributo fondamentale nel racconto delle ‘buone pratiche’ della ricostruzione».

Estremamente soddisfatto per l’inserimento della Rocca all’interno di questa scuola internazionale è il sindaco di Bondeno, Simone Saletti, il quale detiene la competenza della Ricostruzione post-sisma: «Quelli della Rocca sono stati lavori molto ingenti, dell’importo di 870mila euro per il primo stralcio concluso in settembre 2020: hanno riguardato la riparazione dei maggiori danni causati dal terremoto, oltre a migliorare sismicamente tutta la struttura, a consolidare la copertura e le volte intermedie, rinnovando le finiture connesse. Sostanzialmente, i lavori hanno interessato i due livelli intermedi più la copertura. Non dimentichiamoci poi – ricorda Saletti – che la Rocca rientra all’interno dell’area Unesco ‘Ferrara, città del Rinascimento e il suo Delta del Po’».

La summer school internazionale si terrà nel mese di luglio, e coinvolgerà numerosi studenti di architettura da tutto il mondo. Pur essendo un evento specialistico, l’obiettivo è comunque quello di arrivare a quante più persone possibili, mediante dei piccoli video caricati online che fungano come una sorta di “piccole puntate di Quark”. La Rocca Possente di Stellata non sarà l’unico sito emiliano inserito all’interno della summer school, ma verranno anche trattate le ricostruzioni del Castello Lambertini di Poggio Renatico, della Villa Ronchi di Crevalcore, e di alcune pievi sparse lungo la via Emilia.

«Il riconoscimento è grande e la soddisfazione è immensa – conclude il sindaco di Bondeno –. Abbiamo da poco completato il primo stralcio funzionale, e tra poco partiremo con il secondo, che restituirà a cittadini e turisti la parte esterna e quella interrata definitivamente sistemate. I nove anni dal sisma per noi rappresentano consapevolezza: la consapevolezza che, passo dopo passo, siamo sempre più vicini alla fine della ricostruzione, che procede senza sosta sia dal lato pubblico sia da quello privato. Per non dimenticare quei fatti, abbiamo deciso di convocare il consiglio Comunale proprio il 20 maggio, anniversario del sisma, affinché anche istituzionalmente possa essere ricordata questa data così particolare all’interno della nostra storia».

(foto di repertorio)

Rocca cantiere
Comune di Bondeno