il liscio, al di là di piazze gaudenti, è anche una disciplina severissima. E a questi livelli l’attrazione fisica non conta: un passo falso e sei fuori. Lo raccontava molto bene il cantautore bolognese, Dino Sarti, nel suo “Tango imbezèl”, storia di un ballerino che voleva conquistare la mitica Luisa, ma quando viene il suo turno l’orchestra annuncia “a gran richiesta, il tango Gelosia”, e lui ammette, in bolognese “al tango me ‘n l’aviva mai studié”. Così lei lo scarica subito.
Nota: Ciò non toglie che, quando fondammo Radio Alto Ferrarese, l’imperativo categorico fosse “niente liscio e musica da discoteca”