«Dopo l’aristocrazia della nascita, era venuta la volta dell’aristocrazia del denaro: […] la tirannia del commercio dalle idee venali, […] dagli istinti scaltri e vanitosi. Più scellerata, più vile della nobiltà spoglia e del clero decaduto, la borghesia prendeva […] tutti i loro difetti convertendoli in ipocriti vizi. E, autoritaria e sorniona, bassa e codarda, infieriva senza pietà sulla sua eterna e fatale vittima, il popolo minuto, a cui aveva lei stessa tolto la museruola […] perché saltasse alla gola delle antiche caste. […] Il borghese troneggiava allegramente per la forza del suo denaro e il contagio della sua idiozia. Il risultato della sua ascesa era […] l’incommensurabile cafoneria dei finanzieri e dei nuovi ricchi, raggiante come un abbietto sole, sulla città idolatra, che eiaculava, ventre a terra, oscene cantiche davanti all’empio tabernacolo delle banche. – E va’ dunque in rovina, società! Crepa, una buona volta, vecchio mondo! – esclamò Des Esseintes […] – Ah! – mormorò. – E dire che […] sto per rientrare nella ressa turpe e servile di questo mondo!» (Huysmans, A ritroso, 1884) https://it.wikipedia.org/wiki/Controcorrente_(Huysmans)
https://www.ilsole24ore.com/art/saper-scrivere-e–cosi-importante-AEbRCDQ
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«Dopo l’aristocrazia della nascita, era venuta la volta dell’aristocrazia del denaro: […] la tirannia del commercio dalle idee venali, […] dagli istinti scaltri e vanitosi. Più scellerata, più vile della nobiltà spoglia e del clero decaduto, la borghesia prendeva […] tutti i loro difetti convertendoli in ipocriti vizi. E, autoritaria e sorniona, bassa e codarda, infieriva senza pietà sulla sua eterna e fatale vittima, il popolo minuto, a cui aveva lei stessa tolto la museruola […] perché saltasse alla gola delle antiche caste. […] Il borghese troneggiava allegramente per la forza del suo denaro e il contagio della sua idiozia. Il risultato della sua ascesa era […] l’incommensurabile cafoneria dei finanzieri e dei nuovi ricchi, raggiante come un abbietto sole, sulla città idolatra, che eiaculava, ventre a terra, oscene cantiche davanti all’empio tabernacolo delle banche. – E va’ dunque in rovina, società! Crepa, una buona volta, vecchio mondo! – esclamò Des Esseintes […] – Ah! – mormorò. – E dire che […] sto per rientrare nella ressa turpe e servile di questo mondo!» (Huysmans, A ritroso, 1884)
https://it.wikipedia.org/wiki/Controcorrente_(Huysmans)
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