Nel dicembre 1956 furono girate ad Ospitale di Bondeno, sugli argini del Cavo Napoleonico, alcune scene che dovevano far parte del capolavoro di Antonioni “Il Grido” … si inscenava una manifestazione di lavoratori che per protesta volevano incendiare i campi di grano. C’erano però molti controsensi nella scena, prima di tutto essendo inverno erano tutti incappottati, poi il grano non c’era ed allora dovevano incendiare i canneti che si trovavano nel letto del Cavo Napoleonico, infine durante le riprese iniziò a piovere, tutte le torce si spensero e non vi fu nessun incendio, risparmiando così il lavoro ai pompieri pronti ad intervenire. Insomma fu un disastro ed infatti la scena fu tagliata e non apparve mai nella versione definitiva del film. Molti anni dopo, conoscendo bene uno dei figuranti che partecipò alle riprese, gli chiesi se aveva qualche ricordo particolare di quell’evento, e la risposta immediata fu: ” a m’arcord ch’en ciapà poch !” (mi ricordo che abbiamo preso poco). MITICO !!
Marco Dondi
Allora: nel film, “Goriano” viene di solito interpretato come sintesi di Goro e Ariano; e va bene. Le scene nelle vie del paese sono ambientate a Francolino; l’uscita dal paese in carro, invece, è a Stienta. L’arrivo alla casa di Elvia (Betsy Blair) a Pontelagoscuro, però, mostra chiaramente che Aldo (Steve Cochran) e Rosina (Mirna Girardi) vengono da OVEST, sono rimasti sulla sponda destra e hanno percorso l’argine, quindi da… Bondeno? Stellata? Secondo me, i luoghi dell’immaginario di Antonioni (di quel film, almeno) sono proprio questi.
Andrea Malaguti
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