L’arte in vetrina

L’Arte in Vetrina nasce con l’obiettivo di far conoscere ai bondenesi gli Artisti della loro città, e l’idea è quella di posizionare le opere nelle vetrine dei negozi di vicinato per portare la gente a camminare e poterle guardare, ammirare….

e scoprire come in una galleria d’arte a cielo aperto. L’Assessore Sartini ribadisce: “Durante la preparazione di questo progetto ci siamo fatti prendere la mano – quasi 20 gli artisti che hanno prestato le loro Opere d’Arte e oltre 70 i negozi che hanno voluto accoglierle con grande entusiasmo dei commercianti. Così abbiamo anche pensato di elaborare e mettere a disposizione on-line una tabella con l’elenco e le immagini di tutte le opere e i luoghi in cui sono state posizionate”.

arrow blue Consulta la tabella

Vasco

Urca ! Certo Vasco, simpaticissimo tuttofare della farmacia Addolorata. Io ero in classe con Alberto Costanzelli figlio della titolare che poi una volta laureato lui ha sostituita nella conduzione dello storica farmacia. Io ero e sono ancora intimo ed affezionatissimo amico di Alberto e in farmacia ero di casa, quindi me lo ricordo benissimo questo personaggio molto singolare, era gobbo ma dotato di un’empatia stupefacente, sempre il sorriso sulle labbra e la battuta pronta. Gran brava persona, era un tutt’uno con la farmacia, come i muri e gli armadietti, per dire che non c’era la Farmacia Beata Vergine Addolorata senza Vasco e non potevi pensare a Vasco estrapolandolo dalla Farmacia, una vera risorsa, di lavoratore e di umanità ! 😊

Lorenzo Berlato

I miei blog

I blog sono l’evoluzione dei siti (che richiedevano un minimo di esperienza di programmazione)il mio primo è stato bondeno.com, nato in occasione del cyberfest, con la collaborazione dell’ associazione culturale Araba Fenice (raccolta di testi inediti); poi si è evoluto come testata giornalistica.

Adesso si chiama bondeno.online ed è pubblicato da WordPress; se ne scorrete la colonna sulla destra trovate quelli collegati: bondeno.today, infolibri, fuori quadro.

Quello di maggior successo , come seguito , è apoforeti.online, nato assieme a Terzapagina (www.terzapagina.info) che si occupa di politica estera.

Va precisato che non scrivo articoli originali, ma faccio semplicemente opera di divulgazione riassumendo e sintetizzando fonti di cronaca (tutte rigorosamente citate)

Se volete sapere le mie competenze le trovate nel mio sito personale paologiatti.eu

Come ci sono riusciti?

Riordinando alcune carte del prezioso e storico archivio di documentazione buranese lasciatomi dal caro, battagliero Don Enzo Beccati, parroco di Burana nel ventennio 1940/60, è uscito fuori questo manifestino d’invito il quale richiama un fatto che purtroppo si ripropone oggi attualissimo, l’impossibilità di celebrare s.messe alla mezzanotte, per le disposizione sul coprifuoco.

Lorenzo Berlato su FB

Gente di Bondeno

Ed anche la Rosa Bergamini oggi ci ha lasciato alla “bella età” di 92 anni. Penso che fosse conosciuta un po’ da tutti. Ha gestito per tanti anni un negozio di abbigliamento in Piazza Garibaldi, dove attualmente c’è l’ Edicola Claudia. Vendeva capi da signora di alta qualità, marca Liolà, vestiva le signore non solo della Bondeno “bene” ma anche di Ferrara e zone limitrofe. Era moglie di Benea Mansueto super sostenitore di Almirante e mamma di Giorgio, geometra, scomparso prematuramente nel 2012. Fin quando è stato in vita il figlio, ha trascorso assieme a lui,diversi periodi a Suviana, una frazione di Castel di Casio sull’Appennino Bolognese,in confine con la Toscana,dove Giorgio praticava anche la caccia al cinghiale.Era una mia carissima amica, io l’ ho conosciuta quando lavoravo allo studio Bindi perché la seguivo contabilmente. Si era molto affezionata a me. Dopo la morte del figlio, le faceva compagnia una cagnolina di nome Dinda che lei portava in ogni dove, anche al cimitero perché era la cagnolina di Giorgio.Poi due anni fa anche la Dinda se n’è andata e Rosa ha iniziato la sua discesa dovuta alla solitudine. Io e lei eravamo come cane e gatto….io non sopportavo che lei rimanesse tutto il giorno alla finestra a controllare il passeggio e a “criticare” tutti…ma era un modo per combattere il tempo.Quando mi telefonava si arrabbiava se non le rispondevo subito e quando andavo da lei, mi diceva sempre di smetterla di viziare mio figlio, perché io usavo la scusa di Dario per “sottrarmi alle sue pezze”. Nel periodo del lockdown aveva legato una cordicella ad una sporta che calava dalla finestra, per farsi consegnare le cose che le necessitavano.Era una gran chiacchierona, con una memoria ferrea.Aveva una paura terribile della morte, soprattutto la sconvolgeva l’idea della sofferenza.Qualcuno da lassù l’ ha aiutata, infatti è stata ricoverata qualche settimana in ospedale, ma si è addormentata serenamente. Mi mancherai tanto, ora Rosa riposa in pace con i tuoi cari.
Ornella Bonati su FB