Era il titolo della biografia di Susanna Agnelli del 1975, che si trova ovunque nel web; qui invece metto alcuni ricordi personali seguendo l’esempio di Nerio Poletti che ripercorre la piazza di Bondeno del 1937: https://virtuale.bondeno.com/cronaca.htm
Dieci anni dopo nasco io e la piazza la attraverso a piedi tutte le mattine per andare a scuola in Piazza Roma (quella di cioch); non vesto alla marinara ma ho i calzoni corti (quelli lunghi si mettevano alle superiori per andare a scuola a Ferrara).
Tappa obbligata era la sosta al forno in via De Amicis per la pincia che riponevo nella cartella (che ha ancora la macchia di unto); di fronte c’era l’ufficio postale gestito dal Sig.Cantutti assieme alla moglie e la via (retrostante al comune) conserva ancora il nome di Vicolo della posta.
Dove adesso ci sono le affissioni dei funerali, c’era un vespasiano dal caratteristico odore, proprio di fronte alla galleria Grandi, dove faceva bella mostra di sé un negozio di giocattoli con una macchinina a pedali che ho sempre desiderato, ma non ho mai avuto.
Altra sosta occasionale era quella dalla “Fiorenza” la cartoleria dove mi rifornivo di quaderni e altro.
Adesso lo Scuolabus ferma proprio sotto casa mia per caricare extracomunitari…
PER APRIRE IL LINK MI CHIEDONO 370 EURO ALL’ANNO, TROPPE PER LE MIE TASCHE
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