Ed è così dappertutto, in ogni area e settore: l’esecutivo comanda a suon di decreti, nella maniera più autoritaria possibile, deride e mette sotto i piedi la Costituzione nel silenzio del presidente di cartone per non dire di un Parlamento quasi felice di essere esautorato, eppure non governa affatto, vive di estemporaneità, al di fuori di ogni visione politica, ammesso che ce ne sia ancora qualcuna, si estenua in continue messe a punto di mediazioni con chi controlla il Paese. Ha commesso enormi errori durante la crisi del Covid, e continua a compierne di altrettanto gravi nel gestire la gigantesca crisi economica che ci sta travolgendo, coniugando il bastone della paura sanitaria con l’inconsistenza di una carota finta, eppure non viene davvero censurato perché dopotutto rappresenta il potere che non è più quello concesso dai cittadini, ma quello della eterna razza padrona.
Polvere di stelle: comandare ma non governare