Fermo restando che tutta la questione è stata gestita malissimo, riportiamo la posizione dello SNALS:
Ma le criticità sono molteplici, secondo lo Snals. Mancano indicazioni chiare sulla modifica del tempo scuola e sulla garanzia degli spazi necessari ad assicurare il distanziamento. Così come manca qualsiasi riferimento alla necessità di rivedere la responsabilità delle scuole e dei dirigenti scolastici nel caso di contagi. Scarse le garanzie per la salute dei docenti soprattutto nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, dove insegnanti molto spesso appartenenti ad una fascia d’età a rischio verranno a contatto con studenti dai 3 ai 13 anni. In caso di emergenza, inoltre, il piano prevede anche di tenere lezioni in presenza ai figli del personale sanitario e delle forze dell’ordine. Ma contemporaneamente i docenti saranno impegnati con la Didattica a Distanza. Una palese incongruenza.
“La DaD comporta una forma di impiego non prevista dalle attuali norme contrattuali –ha affermato Serafini- Non basta certo un piano condiviso a rimuovere tutte le limitazioni poste dall’attuale CCNL”. Anche per questo è necessario aprire una stagione contrattuale che insieme ai nuovi compiti e alle connesse responsabilità dei docenti ponga al centro il giusto riconoscimento economico del personale della scuola. Il Piano evidenzia anche un’insufficienza di risorse. “Secondo l’art 231 del DL 34, il cosiddetto Decreto Legge Rilancio –ha ricordato il Segretario- le scuole dovrebbero provvedere tra l’altro all’igienizzazione, alle sanificazioni, all’acquisto di dispositivi di protezione individuale, dispositivi informatici e piattaforme. Si diano invece risorse cospicue agli enti locali, finalizzate a modernizzare gli edifici scolastici, evitando di limitare gli interventi a piccoli rappezzi”.
“Il Governo ha stanziato 3 miliardi di euro per l’Alitalia, destinando solo la terza parte alla scuola per fronteggiare l’emergenza sanitaria -ha concluso Serafini- Occorre un piano di investimenti nell’edilizia scolastica in grado di portare, con interventi specifici e selettivi di ristrutturazione, alla creazione di spazi scolastici migliori e più ampi.”
Serafini (SNALS-CONFSAL): “Deludente il piano di ripresa delle attività didattiche”
È di questi giorni una intervista allo storico Barbero che, richiesto di esprimersi sul “bornout”, quella sindrome di defezione, depressione, insoddisfazione diventata una malattia professionale dei docenti, dichiara che per combatterla basterebbe che gli insegnanti fossero assunti regolarmente, pagati bene e lasciati lavorare in pace. “Ma siccome, sostiene, queste appaiono oggi condizioni da favola, del tutto irrealizzabili, fare l’insegnamento non è più soltanto uno dei lavori più faticosi del mondo, come è sempre stato, ma anche uno dei più frustranti”.
https://ilsimplicissimus2.com/2020/06/25/scuola-delenda-est/
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