Esplode la rabbia di 50 mila imprese rappresentanti il settori degli acconciatori e degli estetisti: il settore rischia il tracollo con 90 giorni di chiusura, mentre gli abusivi lavorano in casa.
L’Associazione nazionale delle imprese cosmetiche, “Cosmetica Italia”, per voce del suo presidente Renato Ancorotti , manifesta tutta la sua insoddisfazione per il Dpcm 26 aprile 2020 che di fatto ha stabilito la riapertura dei centri estetici e di parrucchieri a partire dal primo giugno (tra l’altro un lunedì).
Secondo l’associazione ci sono a rischio 50mila imprese che si vedono portare via il lavoro dagli abusivi che lavorano a nero a domicilio, si legge nel comunicato stampa dell’associazione di categoria.
“Tale provvedimento – riferendosi al Dpcm – avrà insostenibili conseguenze su un settore economico grande e frammentato, costituito in gran parte da piccole imprese già in difficoltà a causa del lungo periodo di chiusura obbligatoria per l’emergenza Coronavirus”.

https://www.controinformazione.info/preti-e-parrucchieri-contro-la-dittatura-pseudo-sanitaria/
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