Nella giornata di oggi (14 marzo n.d.r.), le autorità sanitarie hanno comunicato la positività al tampone per un cittadino residente sul territorio comunale.
Si tratta di una persona di 74 anni già sotto osservazione sanitaria, per la quale si era attivata da tempo tutta la procedura di profilassi che si attua ormai di routine per questi casi.
L’Autorità sanitaria ha previsto, già nella fase di “isolamento” a scopo preventivo della persona in questione, avviata alcuni giorni fa, anche le procedure conseguenti alla scoperta della positività. L’Ausl ha provveduto, infatti, come da protocollo sanitario, ad una puntuale mappatura ricostruendo l’intera catena delle frequentazioni del paziente e contattando direttamente chi dovesse essere venuto a contatto con la persona interessata, allo scopo di procedere ad eventuali approfondimenti. La persona è attualmente in stato di isolamento domiciliare e ravvisa lievi sintomi, dei quali l’Azienda sanitaria tiene monitorata la situazione.
In questa fase, l’importante per tutti è continuare a seguire scrupolosamente tutte le raccomandazioni che è possibile trovare sul nostro sito istituzionale, su quello del Ministero della Salute e dell’Azienda Usl. A cominciare da quella di stare a casa se non per questioni strettamente urgenti o di lavoro.
“All’alba della crisi epidemica il governo ha cominciato timidamente a chiedere ai fabbricanti italiani, quattro scarsi, quali erano le scorte disponibili. Poi ha bloccato l’export. Ma quale, visto che siamo pochi? E adesso hanno addirittura stoppato tutti i dispositivi di protezione individuali, che comprendono elmetti, scarpe, cinture. Nulla a che fare con la lotta al virus. Dei nostri carichi sono fermi in dogana per questo assurdo motivo. La Germania, al contrario, ha fatto una lista precisa di prodotti da non esportare. Il governo avrebbe dovuto convocare subito i quattro fabbricanti attorno a un tavolo e favorire la realizzazione di nuovi impianti e attrezzature fornendo supporto economico. E obbligando tutta la filiera dei sub fornitori a dare precedenza a questa attività. Evidentemente non nell’immediato, ma con un logico tempo di avvio, le aziende avrebbero cominciato a sfornare i prodotti voluti sempre con maggior velocità e a prezzi “calmierati””.
https://www.ilgiornale.it/news/cronache/verit-sulle-mascherine-1840529.html
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