
Il commercio è sicuramente il settore in cui si verificano i cambiamenti più evidenti e rapidi: partiamo dal 1937 con la rassegna dei negozi che si affacciavano sulla piazza di Bondeno descritti da Nerio Poletti
http://virtuale.bondeno.com/neriopoletti.htm
L’ultimo nato si è insediato dove c’era l’esposizione dei mobili fratelli Pisa, che erano in via De Amicis nel dopoguerra (di fianco al botteghino del lotto e a Pastorello (articoli di pelle); se proseguite trovate una serie di attività che non esistono più e altre che non esistono ancora.
Prima che se ne perda la memoria sarebbe opportuno registrarle, come finora hanno fatto Edmo Mori e, più di recente, Marco Dondi.
Per parte mia vorrei ricordare che lo spiazzo dove c’era Acqua e sapone nacque come autofficina Fiat e dietro aveva Carrozzeria e verniciatore; adesso è rimasto il gommista e l’elettrauto.
Abbiamo di fronte agli occhi il massimo esempio di come un’eccellente capacità ingegneristica sia stata alla fine umiliata da una pessima pratica costruttiva e gestionale per motivi di immediato profitto padronale, uno iato, un precipizio che peraltro possiamo notare in ogni campo di questo disgraziato Paese.
https://anni60storia.wordpress.com/2019/11/03/fiat/
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