Avvenimenti dei tempi nostri

Vorrei raccontare di un episodio accadutomi ieri perché potrebbe tornare utile a quelli che lo leggeranno, o almeno non trovarli impreparati qualora succedesse anche a loro.

Ieri alle 13 vado al supermercato per una veloce spesa. Non dico quale perché non ha importanza dato che potrebbe succedere dovunque. Vado a quell’ora perché di solito non c’è molta gente in giro e al punto vendita.

Dato il caldo e il luogo, non particolarmente impegnativo, indosso una maglietta e con pantaloni corti. Questi portano due tasche oblique laterali tradizionali, una tasca posteriore normalmente contenente un pacchetto di fazzoletti di carta, e due tasche rettangolari sul lato sopra al ginocchio larghe e comode. A sinistra tengo il cellulare e a destra il portafoglio con contanti, documenti, e carte di credito.

Finisco la spesa e mi avvio verso la macchina, scarico la borsa e vado a riporre il carrello.

Nel parcheggio non c’è un’anima viva.

Quasi all’improvviso sento alle mie spalle un vociare gioioso di bambini. Strano, sono comparsi quasi dal nulla.

Mi giro e vedo che saranno 3 o 4 di età compresa presumibilmente fra i 6 e i 12 anni. Vedo che sono vestiti abbastanza bene, ordinati ben pettinati e parlano un buon italiano pur se con un accento indefinibile. Realizzo che non sono modenesi.

Con loro c’è una signora di bell’aspetto bei lineamenti, truccata bene, capelli neri bellissimi e lunghi, sui 35/40 vestita molto bene, un portamento normale da mamma che accompagna i figli. Poi anche una bella signora.

Mi avvicino al deposito dei carrelli e noto che mi seguono.

Infilo il carrello, ricupero la moneta mentre loro mi hanno circondato.

A un certo punto la signora si pone sulla fila di carrelli adiacente e contigua alla mia e introduce una moneta per liberare il carrello. Intanto mi è sempre più vicina e mi dice sotto al naso: Ma questa moneta non funziona (vedo che ha 20 centesimi). Le dico: Guardi che ci vuole una moneta come quelle raffigurate sull’impugnatura del carrello.

A questo punto sono marcato da ogni lato. Mi si accende una lampadina e faccio scorrere le braccia lungo al corpo e arrivo con le mani nelle tasche laterali.

Qui blocco altre due mani, una della donna e l’altra di un bambino. Stringo col massimo della forza entrambe le mani. Loro subito non abbandonano il cellulare e il portafogli ma io stringendo con tutta la maggior forza possibile riesco a far mollare i due oggetti che ricadono nelle rispettive tasche.

Allora riprendo la mano sinistra della donna mentre i bambini allargano il cerchio facendo urla. Mentre la donna si divincola mi guardo attorno se ci fosse qualche adulto o qualche agente della sicurezza.

Nessuno. Nulla. Un deserto.

Lascio la donna complimentandomi ironicamente per l’educazione che insegnava ai bambini, figli o non figli.

Si è allontanata col gruppo mandandomi maledizioni (credo) in una lingua incomprensibile.”

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Autore: bondeno

redazione bondeno.com

1 commento su “Avvenimenti dei tempi nostri”

  1. Bloccate al quarto prelievo. Due donne di 23 e 26 anni, teoricamente residenti a Jesi e Rimini ma di fatto domiciliate in un campo nomadi di Bologna, entrambe con diversi precedenti di polizia, sono state tratte in arresto in flagranza di reato dai Carabinieri di Vignola.
    Le due avevano asportato nella mattina del 7 agosto il borsello di un pensionato 83enne di Zocca residente a vignola mentre questi era intento a riporre la spesa sulla propria auto nel parcheggio della COOP I Ciliegi di Vignola. Oltre ai vari contanti e documenti le due donne avevano trovato anche il bancomat con cui erano riuscite ad effettuare tre prelievi per un totale di 1.400 euro ma la loro cupidigia le ha tradite. Sono state infatti bloccate dai Carabinieri di Vignola mentre erano intente a prelevare ulteriore contante dal bancomat della BPER di Via Borsellino. I militari, insospettiti dal loro atteggiamento, le hanno bloccate, identificate e, nel corso della perquisizione, hanno rinvenuto la tessera Bancomat asportata e anche tutto il contante che avevano già prelevato. Nella mattinata di ieri l’arresto è stato convalidato e le due sono state condannate ad oltre due anni da scontare ai domiciliari a Bologna San Lazzaro dove sono domiciliate.

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