Reddito di cittadinanza

“Sono esattamente 2.700 le domande per il Reddito di Cittadinanza giunte alle sedi Inps ferraresi”. Lo annunciano i deputati del MoVimento 5 Stelle Vittorio Ferraresi e Stefania Ascari, illustrando i dati aggiornati all’altro ieri.

“Le cifre fanno riferimento alle richieste comunicate agli sportelli Inps ferraresi dai centri di assistenza fiscali e dagli uffici fiscali del territorio – aggiungono i parlamentari M5S – ed evidenziano che anche nella nostra provincia era necessaria una misura come questa per rilanciare l’occupazione e la formazione, contrastare la povertà e le diseguaglianze sociali, aiutare l’economia reale. Lo dimostrano le 2.087 domande pervenute allo sportello Inps di Ferrara e le 613 all’ufficio di Codigoro”.
I deputati M5S ricordano altresì il funzionamento della misura. “Ogni persona che vedrà esaudita la domanda riceverà un beneficio di massimo 780 euro al mese per integrare il reddito familiare e pagare gli affitti – concludono Ferraresi e Ascari –. La misura varata dal Governo, fortemente voluta dal MoVimento 5 Stelle, che si batte su questa proposta dal 2011, permette inoltre di aiutare i beneficiari nella ricerca attiva di lavoro e d’inserimento sociale. Ne possono usufruire non soltanto i cittadini italiani ed europei, ma anche tutti coloro che risiedono legalmente in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi due in via continuativa.  Si ricorda infine che i beneficiari dal momento che il beneficio viene erogato tramite card, non potranno spendere le somme in azzardo come slot machine, vera e propria piaga sociale ed economica anche nel Ferrarese”.

 

Sanità

MIRANDOLA – Omicidio colposo: è l’ipotesi di reato su cui sta indagando la Procura di Modena in seguito al decesso di una signora di 50 anni della Bassa, avvenuto la scorsa settimana. Sul registro degli indagati sono stati iscritti, secondo indiscrezioni di stampa, un medico di base e un dottore del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Mirandola.

Nella denuncia presentata dai familiari della signora, si racconta come la donna avesse contatto il suo medico di base dicendo che aveva forti e improvvisi dolori alla pancia. A sera la donna va poi al Pronto Soccorso di Mirandola dove una tac le diagnostica peritonite. La signora viene mandata all’ospedale di Carpi per l’intervento chirurgico, ma dopo qualche giorno muore.

I parenti chiedono dunque in Procura di verificare se siano stati commessi reati dai due medici, se hanno sottovalutato l’urgenza del caso o se si poteva operare diversamente.

Le indagini sono aperte, è prevista l’autopsia sul corpo della signora.

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Rivogliamo i Vespasiani

Dovrà pagare una sanzione di 3.333 euro uno studente 19enne di origine messicana, sorpreso la scorsa notte a fare i propri bisogni per strada nella zona universitaria di Bologna. Il giovane è stato visto da una pattuglia dei carabinieri in vicolo Facchini. Da quando la normativa è cambiata, compiere atti contrari alla pubblica decenza di questo tipo non è più punito con una denuncia, ma con una multa ‘salata’ che può raggiungere i 10.000 euro. (ANSA)

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BOLOGNA – La zona universitaria di Bologna, finalmente, ha i suoi bagni pubblici: i due vespasiani donati dal trust “Ad hoc” finanziato da Paola Pavirani (inaugurati oggi ma già in funzione) e i servizi igienici allestiti dal Comune in piazza Verdi nei locali concessi dall’Università (aperti da oggi con una gestione temporanea in capo all’amministrazione, dopo che il bando è andato deserto). I due vespasiani “di terza generazione“, progettati da Roberto Maci, sono in via del Guasto e in largo Respighi: il primo, per uomini, è costituito da una canalina di scolo riparata da una lastra d’acciaio; il secondo, per donne, è invece una struttura chiusa accessibile anche ai disabili. I due vespasiani (saranno puliti tre volte al giorno e con costanti report sulla situazione) sono costati 45.000 euro a cui aggiungere 5.000 euro per la costituzione del trust.

http://www.dire.it/16-12-2015/29516-bologna-ecco-i-wc-in-piazza-verdi-vespasiani-di-3-generazione/

Punto salute a Pilastri

All’interno di Palazzo Mosti arriverà da lunedì mattina, nel suo nuovo “ambulatorio”, il nuovo medico di medicina generale, Maria Rega, che segue anche i pazienti di Gavello. Nel “Punto salute”, i volontari si occuperanno dell’apertura e della pulizia dei locali adibiti a centro prelievi della frazione che, a cadenza quattordicinale, è attualmente in funzione con un’infermiera inviata dal servizio sanitario. Servizio prelievi al quale si accede attraverso il sistema di prenotazione Cup collocato nella vicina farmacia del paese. Dal dicembre del 2017, all’interno di Palazzo Mosti è collocato anche un apparecchio defibrillatore donato dal Club Vecchie Ruote e inserito nel progetto “RianimiAmo Bondeno”. E’ stata l’assessore alle Politiche sociali, Cristina Coletti, a ringraziare i volontari del centro sociale presieduto da Catia Melloni, e quelli del Club Vecchie Ruote, i quali hanno donato l’apparecchiatura salvavita. La direttrice del Distretto Ovest dell’azienda sanitaria, Anna Maria Ferraresi, ha ricordato «l’importanza di servizi come quello di Pilastri, per le comunità lontane dai grandi centri urbani. Il 4 maggio inaugureremo anche la nuova Casa della Salute di Bondeno, in cui abbiamo previsto “percorsi facilitati” per la diagnostica di primo livello, per patologie come quelle cardiologiche, diabetiche e così via».

Cantieri paralleli

Tornano ora visibili al pubblico le opere di Gentile da Fabriano, Mantegna, Cosmè Tura, ed Ercole de’ Roberti, in un percorso espositivo che condurrà il visitatore attraverso le vicende della pittura ferrarese dal Trecento al Settecento. Un esaustivo sistema di apparati informativi, fra cui ricostruzioni grafiche di complessi dispersi, suggerirà una nuova lettura della storia collezionistica, della funzione originaria e dell’evoluzione di tipologie di opere come la pala d’altare. Nuova attenzione sarà dedicata anche alla pittura del Seicento e del Settecento, cui sono riservate quattro sale, che andranno ad aggiungersi a quella dedicata alle grandi tele di Scarsellino e Bononi inaugurata nell’autunno del 2016.
La fruizione del pubblico sarà notevolmente migliorata grazie a moderni impianti di climatizzazione, illuminazione e sicurezza, che garantiscono ora in tutte le sale del museo, così come nei depositi, il rispetto degli standard internazionali di conservazione delle opere. Una nuova articolazione degli spazi e colori alle pareti permetteranno una presentazione più chiara ed esteticamente gradevole dei dipinti.
I lavori di riallestimento hanno coinvolto una nuova sala dedicata allo studiolo di Belfiore. In questa sede, dal 13 dicembre 2018 al 22 aprile 2019, si terrà la mostraCantieri paralleli. Lo studiolo di Belfiore e la Bibbia di Borso. 1447-1463, a cura di Marcello Toffanello, che accoglierà due ospiti di eccezione: da un lato, la tavola raffigurante la musa Polimnia, proveniente della Gemäldegalerie di Berlino, che si riunisce all’Erato e all’Urania di Palazzo dei Diamanti con cui formava parte della decorazione pittorica di questo ambiente voluto per la prima volta da Leonello d’Este a metà del Quattrocento come luogo dedicato alla meditazione e ai piaceri intellettuali.
L’esposizione offrirà inoltre l’imperdibile occasione di ammirare a fianco dei dipinti dell’Officina ferrarese, un capolavoro che appartiene al patrimonio storico e artistico della città, ora conservato alla Biblioteca Estense di Modena. Si tratta della Bibbia di Borso d’Este la cui illustrazione, realizzata da un’équipe di miniatori guidata da Taddeo Crivelli e Franco dei Russi, ha costituito l’altro cantiere artistico nel quale, in quegli stessi anni, è stato forgiato lo stile della scuola ferrarese del Rinascimento.
Una selezione di medaglie rinascimentali, monete e gemme antiche provenienti dalle raccolte della Galleria Estense di Modena ricorderà come lo studiolo fosse anche luogo dedicato all’accumulo e all’esposizione delle prime collezioni umanistiche. Infine, due touch screen permetteranno ai visitatori di sfogliare virtualmente le pagine della preziosa Bibbia e di visitare lo studiolo ammirando e interrogando le misteriose muse che lo abitavano.

Teatro San Benedetto

novecento

di Alessandro Baricco. In scena: Simonetta Malaguti, Giuseppe Tretola, Rossella De Gaetano, Luca Roli, Simona Ghedini, Clelia Antolini, Nicola Scaglianti, Mirko Bassi. Regia di Lorenzo Guandalini.
Direttore di palcoscenico e logistica: Simona Ghedini

Molto più di un racconto di un viaggio dal vecchio al nuovo mondo…è la storia di una “scelta”, e le decisioni ci fanno sempre un po’ penare. L’ importanza di scegliere, del fatto che dipende solo da noi se viaggiare o meno, restare immobili o cercare di crescere, stare saldi nel nostro quotidiano o salire su una nave che porta lontano, cercare l’anima d’amare o accontentarsi di percorrere una strada insieme. Novecento insegna che si costruisce partendo dalle piccolissime decisioni, mattone dopo mattone e che la vita è solo nostra e che non c’è scelta peggiore di non scegliere. La scelta di intraprendere un viaggio ignoto oltre un viaggio già effettuato tante volte, questa è l’amara e surreale favola che ci racconta Baricco con tantissimi pensieri e sottopensieri e una morale che ognuno di noi troverà forse diversa. Se è vero che “ un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire” (Italo Calvino), è ancora più vero che questo racconto toccherà tutte le corde della nostra mente, facendoci rivivere quelle intime con le quali tutti noi conviviamo, ma che difficilmente riusciamo ad esprimere od anche solo a focalizzare.
Info e prenotazioni: info 329 0273098. biglietti: intero € 10.00 – ridotto € 8.00