FINALE EMILIA – Elena Govoni, attivista finalese, ha preso carta e penna e in un noto gruppo social ha scritto una lunga nota dove evidenzia le contraddizioni di una terra, quella appunto di Finale, al centro di questioni delicate come l’ampliamento della discarica.
Govoni fa notare come Finale sia considerata zona strategica solo per alcune cose. Ecco alcuni passaggi un po’ amari che meritano una riflessione:
In questo paese qui, se hai un’ auto diesel euro 3 o euro 4, in certi giorni devi lasciarla in garage, perché sono superati gli “sforamenti”. Ma in questo paese qui non hai gli autobus per andare a lavorare. E ti passano accanto i camion per portare il rusco degli altri in discarica. Perche’ questo paese qui è una zona “strategica”.
In questo paese qui non puoi accendere il caminetto, la stufa a legna, la stufa a pellet o la carbonella o bruciare le sterpaglie, perché ci sono gli “sforamenti”.
Ma in questo paese qui hai due inceneritori che bruciano biomasse h24 a pochi metri.In questo paese qui sette anni fa c’è stato un terremoto, e ogni pratica per la ricostruzione degli edifici è corredata da una perizia geologica: tutte queste perizie dicono che questo paese qui sorge su terreno friabile come la torta sbrisolona.
Ma questo paese qui è classificato zona 3 per il rischio sismico, e ci fanno una megadiscarica perché è “strategica”.
In questo paese qui ci teniamo il rusco in casa per giorni e giorni, perché ci hanno detto che la raccolta differenziata è indispensabile per ridurre i rifiuti, che non sappiamo più dove mettere.
Ma in questo paese qui ci portano i rifiuti speciali degli altri, sempre perché questo paese qui è zona “strategica”.A me sorge il dubbio che noi che viviamo in questo paese qui siamo solo dei polli da spennare e dei limoni da spremere. E che sia proprio questa la “strategia”.
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