Velieri, pirati, corsari, bucanieri

Musica, arrembaggi, e tesori nascosti tra i documenti dell’ Archivio Storico Comunale di Ferrara. Mostra documentaria ed oggettistica curata da Enrico Trevisani

  • Dal 20 agosto al 28 settembre 2018

  • Archivio storico comunale – Via Giuoco del Pallone, 8 – Ferrara
  • Per informazioni: Archivio storico comunale, via Giuoco del Pallone 8, 44121 Ferrara, tel. 0532 418246, email enrico.trevisani@edu.comune.fe.it

  • Orari: da lunedì a venerdì: 9.00-13.30; martedì e giovedì anche 15.00-18.00.
  • Ingresso: libero

Consumatori compulsivi

Ha cercato di liberarsi del cane acquistato una settimana fa, abbandonando il piccolo chihuahua nel parcheggio del cimitero di Bologna. La scena ieri pomeriggio è stata notata dagli agenti della Polizia, che hanno recuperato il cagnolino, ferito, e denunciato per abbandono e maltrattamento di animale la proprietaria, una bolognese 60enne.
I poliziotti l’hanno vista aprire lo sportello della propria utilitaria, fare scendere il cane, chiudere e ripartire come se niente fosse. Quando è stata fermata la donna ha negato, sostenendo di non aver nulla a che fare con l’animale. Ma quando le è stato detto che era stata vista è stata costretta a confessare: voleva liberarsi del chihuahua – avrebbe spiegato – perché si era resa conto di non riuscire ad accudirlo. Dal microchip è risultato che era stato comprato il 13 agosto. I poliziotti lo hanno affidato al canile Municipale. Per la sessantenne è scattato anche il ritiro della patente, sospesa dopo che non si era presentata alla visita per una revisione. (Ansa)

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Aperto per ferie

Modena

  • Mercoledì 15 agosto riaprono le sale espositive dei Musei civici al terzo piano di Palazzo dei Musei in largo Sant’Agostino, chiuse al pubblico dallo scorso 16 luglio per i periodici interventi di manutenzione e riordino delle collezioni. Il giorno di Ferragosto il museo sarà aperto dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19. Sarà inoltre possibile visitare, su richiesta rivolgendosi all’infopoint al pianoterra, la Gipsoteca “Giuseppe Graziosi” che accoglie gessi originali, calchi, bozzetti in terracotta, bronzi, dipinti, opere grafiche e fotografie di Giuseppe Graziosi. Dalle 8 alle 19.30 sarà inoltre aperto il Lapidario Romano che espone monumenti funerari provenienti da diverse necropoli.
  • Nel sito Unesco di piazza Grande il 14 agosto la Torre Ghirlandina sarà visitabile dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 19, il 15 agosto a orario continuato dalle 9.30 alle 19 (ingresso solo torre 3 euro o biglietto unico sito Unesco a 6 euro per tutti i luoghi del sito).
  • Il Duomo è aperto dalle 7 alle 19. Le visite turistiche non sono possibili durante le funzioni religiose. Orari consultabili online (www.duomodimodena.it). Ingresso gratuito
  • I Musei del Duomo in via Lanfranco sono aperti martedì 14 e mercoledì 15 agosto dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30 (ingresso 4 euro o compreso nel biglietto unico sito Unesco)
  • Le Sale storiche di Palazzo Comunale in piazza Grande sono visitabili martedì 14 agosto dalle 9 alle 19, il giorno di Ferragosto dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 19. L’ingresso è a pagamento solo il 15 agosto al pomeriggio (2 euro o 6 euro il biglietto unico sito Unesco). Nel palazzo è visitabile anche l’Acetaia comunale, accessibile con visita guidata, mercoledì 15 agosto alle 10.30, 11.30, 15.30, 16.30 (2 euro o 6 euro il biglietto unico sito Unesco). Il biglietto si acquista all’ufficio turistico Iat in piazza Grande 14
  • La Galleria Estense, a Palazzo dei Musei in largo Sant’Agostino, è visitabile martedì 14 agosto dalle 8.30 alle 19.30 e mercoledì 15 agosto dalle 14.30 alle 19.30 (ingresso 4 euro)
  • Alla Palazzina dei Giardini Ducali, in corso Canalgrande, mercoledì 15 agosto è visitabile, dalle 17 alle 23, la mostra Hadelita Husni-Bey. Adunanza (biglietto 6 euro)
  • Il Mef, Museo Enzo Ferrari, in via Paolo Ferrari, è aperto tutti i giorni, Ferragosto compreso, dalle 9.30 alle 19, con la mostra “Il rosso e il rosa” (musei.ferrari.com/it/modena)
  • La Casa Museo Luciano Pavarotti in stradello Nava 6, è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 18 (ingresso 8 euro) www.casamuseolucianopavarotti.it

    Ferrara

  • Martedì 14 agosto
    FERRAGOSTO AL CASTELLO ESTENSE
    Ore 19.30: Visita guidata “Viaggio nell’arte ferrarese tra le opere della Collezione Cavallini Sgarbi”. Alle 21.00, al termine delle visita aperitivo nel Giardino degli Aranci.
    Ore 19.45: Visita guidata “Donne a corte. L’altra faccia del potere”, per conoscere le vicende delle affascinanti dame della Corte Estense. Si conclude alle 21.15 con l’ aperitivo nel Giardino degli Aranci.
    Ore 19.45: Moni Ovadia e Vittorio Sgarbi incontreranno il pubblico lungo il percorso espositivo della Collezione Cavallini Sgarbi, con letture e aneddoti familiari.
    Ore 20.30: “Bestiario fantastico”. Un percorso narrativo con  laboratorio per bambini dai 5 agli 11 anni.
    Ore 21.00: Moni Ovadia, Vittorio Sgarbi e Morgan incontreranno il pubblico lungo il percorso espositivo della Collezione Cavallini Sgarbi, con racconti e letture.
    Ore 22.00 Visita tematica al Castello Estense dal titolo “”Misteri e delitti a corte”, un percorso per rievocare  misteri dimenticati, intricate congiure, tragici amori e lunghe prigionie nelle segrete delle torri.
    Dalle 19.30 alle 23.00 è possibile partecipare alle escursioni in barca nel fossato del Castello, con partenza dal pontile di Piazza Savonarola.
    Durante la serata è aperta ad entrata libera la Caffetteria del Castello al Piano Nobile.

    Url dell’eventohttp://www.castelloestense.itContattiFerrara – Castello Estense – Largo Castello
    tel. 0532 299233
    castelloestense@comune.fe.itOrariApertura Castello 19.30-23.30 (La biglietteria chiude alle 22.45).

    IngressoPercorso museale esclusa ala sud e Camerini: intero 4 euro; ridotto 2 euro.
    Percorso museale inclusa mostra Collezione Cavallini Sgarbi: intero 10 euro; ridotto 6 euro.
    Salita alla torre facoltativa: 2 euro. Iniziative a pagamento.

    PER INFORMAZIONI, TARIFFE E PRENOTAZIONI DELLE VISITE GUIDATE CONTATTARE LA BIGLIETTERIA DEL CASTELLO.

Discarica di Finale E.

FINALE EMILIA – Pochi giorni fa la notizia della lettera che i consiglieri regionali Fabbri (Lega) e Gibertoni (M5S) hanno inviato ai ministri dell’ambiente e della salute in merito alla questione della discarica. Lettera che aveva incassato l’ok dell’Osservatorio civico “Ora tocca a noi”.

Proprio l’Osservatorio, però, fa notare in un comunicato come a distanza ormai di qualche giorno nessun esponente della Lega o del M5S di Finale si sia espresso in merito all’iniziativa dei due consiglieri e così scrive in una nota:

A pochi giorni dalla pubblicazione dell’articolo, apparso sulla stampa regionale, che rende pubblica l’iniziativa e la trait d’union Fabbri-Gibertoni sullo scellerato ampliamento di una discarica sotto inchiesta lascia basiti e perplessi il silenzio degli esponenti della Lega e del Movimento 5 Stelle di Finale Emilia!

Chi si aspettava il loro plauso e bene placet sta ancora aspettando!!! Perché?

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Animali selvatici vaganti

MIRANDOLA – Un giovane capriolo, di taglia media, è stato investito e ferito in un incidente stradale l’altra notte. Non siamo in montagna, dove di solito questi animali vivono, ma nella Bassa, a Mirandola.

Proprio in queste campagne, tra Mirandola e Mortizzuolo, si è accasata  chissà come una piccola colonia di caprioli. E nella notte tra giovedi  e venerdi un giovane esemplare del gruppo è stato investito da una auto che stava percorrendo via Mazzone.

Era condotta da una giovane del luogo che ha prestato i primi soccorsi all’animale  che poi la Municipale di Mirandola ha consegnato ai volontari del Pettirosso per le cure del caso.

La ragazza ha compiuto un esemplare gesto di civiltà e di rispetto del codice della strada prestando soccorso dell’animale investito.

Lo stesso purtroppo non si può dire di un altro automobilista che invece dopo aver colpito l’animale alle zampe con la sua quattroruote è fuggito come se nulla fosse

 

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Autovelox vs. neurovelox

Bondeno, provincia di Ferrara, via venti settembre. Sono le otto di mattina appena passate e mi accingo ad uscire di casa per recarmi al lavoro. Un nuovo cliente mi ha chiesto una consulenza per risolvere un problema aziendale. Devo raggiungere Vicenza entro un paio d’ore. Niente che richieda troppa fretta: in questo periodo dell’anno — siamo in luglio – i clienti italiani hanno meno fretta del solito, soprattutto se si tratta di enti pubblici. Per la seconda mattina di seguito, uscendo di casa mi imbatto nel corpo straziato di un gatto, falcidiato dalla corsa folle di qualche automobilista. Per un istante penso alla fatalità e imbocco la strada dirigendomi verso il ponte che conduce al centro del paese. Via XX Settembre, per chi non conoscesse Bondeno, è una linea retta di un paio di chilometri. Imboccandola, in un senso o nell’altro e a qualsiasi ora del giorno o della notte, più di un automobilista (o motociclista, o scooterista) può irrimediabilmente udire il richiamo della giungla: esegeti della velocità, impavidi spericolati ed esibizionisti frustrati possono qui ritrovare la loro ragion d’essere. Impunemente. Sempre.
Mentre imbocco la strada con la mia automobile penso che qualche tempo fa, prima delle ultime elezioni amministrative, erano apparsi alcuni vistosi dissuasori di velocità a sobbalzo, i cui costi di costruzione mi sono sempre stati ignoti. Passate le elezioni, gli stessi faraonici dissuasori sono scomparsi e i costi per la loro distruzione mi sono ugualmente ignoti. Sorvolo quindi umilmente sulla mia ignoranza e proseguo nel mio tragitto. Avvicinandomi all’incrocio del Ponte Rana, regolato da un discusso semaforo, un paio di aspiranti piloti mi sorpassano ad alta velocità. Visto che il semaforo era già rosso, non fanno altro che rubarmi due posizioni nella griglia di partenza. Per un istante mi chiedo quale effetto deterrente potrà avere su simili automobilisti il paventato “intervento ponte Rana”, tanto caro agli attuali amministratori dadaisti. Scatta il verde e il pensiero torna a concentrarsi sulla strada. I due guidatori poco disciplinati continuano a precedermi, a loro volta anticipati da un autoarticolato che tentano ripetutamente, invano, di sorpassare. Il successivo semaforo frena gli entusiasmi: siamo all’incrocio che congiunge la statale Virgiliana a via Borgatti, quella – tanto per intenderci — che regola l’afflusso al supermercato Coop e al cimitero. Mentre siamo fermi allo stop, una terza volpe accosta la fila disponendosi sulla corsia di sinistra, quella riservata a chi deve svoltare per raggiungere il centro commerciale. Niente di più falso: al verde scopro che quella corsia poteva essere utilizzata anche per scavalcare le code, alla faccia delle indicazioni stradali. Mi accingo a riflettere sulle problematiche interpretative connesse alla comunicazione e alle caratteristiche semiotiche della segnaletica stradale (la comunicazione e la semiotica sono il mio pane), ma penso che è meglio tornare a concentrarsi sulla strada.
Si prosegue per un altro chilometro, fino al primo dei due autovelox “fissi” piazzati a margine della strada da circa un mese. Tutti mostrano bene di saperlo e la velocità della coda di veicoli si uniforma sui 60 km/h, costantemente mantenuta fino all’altro rilevatore di velocità, due chilometri più avanti. Superate le due Colonne d’Ercole elettroniche la strada si fa più insidiosa, con curve e tratti sconnessi. Noncuranti, i piloti affrettano il passo e occupano stabilmente la corsia di sorpasso anche dove il buon senso, oltre che la linea continua, lo sconsiglierebbe. Il camion ha svoltato e in breve mi ritrovo a percorrere la strada da solo: nessuno davanti, nessuno dietro. Sono un po’ più rilassato e i pensieri ricominciano a fluire. Il primo è epigrafico: “Si può assolvere un amministratore che non conosce Pavlov?”

Enrico Marchetti

Nota: l’articolo proviene dall’archivio di bondeno.com ed è datato 20 luglio 2005

Amici Astrofili Matildei

L’Osservatorio “E.Borsatti” di Bondeno (FE) è aperto stasera con la collaborazione di GAD (Gruppo Astrofili Discovery) e Gruppo Astrofili Centesi. Le aperture continueranno poi fino al 15 agosto per l’osservazione delle Perseidi, profondo cielo, Giove, Saturno e Marte . Rimane chiuso per motivi gestionali l’Osservatorio astronomico “G.B.Riccioli di Stellata (FE).

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Crisi economica e ruolo delle banche

Abbiamo pazientemente recuperato i principali articoli di bondeno.com del periodo 2003-2009 (i seguenti sono ancora in linea nel sito); quello che riportiamo qui è del 15 febbraio 2009 e si riferisce ad una riunione che l’allora sindaco di Finale Emilia, Raimondo Soragni, tenne ai direttori delle banche del suo comune.

SORAGNI, sindaco di Finale Emilia, convoca i direttori delle banche di Finale Emilia e rilascia la seguente dichiarazione:
In questo difficile momento che stiamo vivendo nel nostro Paese, per il dispiegarsi degli effetti della “crisi”, che è parte di una più ampia a livello mondiale, il pensiero, gli interventi, le preoccupazioni sono rivolti al come uscirne, quali misure mettere in campo per alleggerirne ed attenuarne gli effetti sulle economie, sulla produzione e quindi, non per ultimo, sulle condizioni materiali di milioni e milioni di persone.
Bisogna però dire che già prima di questa “crisi”, nonostante tutto sembrasse funzionare alla perfezione, una cosa erano le apparenze e altra cosa le condizioni reali, una cosa la ricchezza prodotta e altra cosa la sua redistribuzione. In questi decenni è aumentata nel mondo la povertà tant’è che si stima in oltre 100 milioni il numero dei nuovi poveri solo in quest’ultimo biennio così come sono aumentate spaventosamente le disuguaglianze e sempre maggiore ricchezza si concentra nelle mani di pochi, a danno di una grandissima maggioranza della popolazione che si arrangia, stenta a vivere, ha difficoltà a garantirsi una normale esistenza quando coperta da un lavoro regolare, sprofonda nella disperazione e nell’indigenza quando è senza lavoro o con lavori precari e discontinui.
Già prima della “crisi” vivevamo in un mondo iniquo, ora le misure per rispondervi lo riconfermano e il rischio più grande è che tutto riparta, superatala crisi, nella difesa del sistema che l’ha generata, perpetuando un modello di società
Bisogna però dire che già prima di questa “crisi”, nonostante tutto sembrasse funzionare alla perfezione, una cosa erano le apparenze e altra cosa le condizioni reali, una cosa la ricchezza prodotta e altra cosa la sua redistribuzione. In questi decenni è aumentata nel mondo la povertà tant’è che si stima in oltre 100 milioni il numero dei nuovi poveri solo in quest’ultimo biennio così come sono aumentate spaventosamente le disuguaglianze e sempre maggiore ricchezza si concentra nelle mani di pochi, a danno di una grandissima maggioranza della popolazione che si arrangia, stenta a vivere, ha difficoltà a garantirsi una normale esistenza quando coperta da un lavoro regolare, sprofonda nella disperazione e nell’indigenza quando è senza lavoro o con lavori precari e discontinui.
Già prima della “crisi” vivevamo in un mondo iniquo, ora le misure per rispondervi lo riconfermano e il rischio più grande è che tutto riparta, superatala crisi, nella difesa del sistema che l’ha generata, perpetuando un modello di società profondamente squilibrato e quindi in giù sto.
E’ naturalmente prioritario intervenire subito sul sostegno all’occupazione, sul sistema degli ammortizzatori sociali, sulle imprese, sul sistema bancario, ma perché non si parla, quasi nessuno lo fa, del dopo e di cosa sarà necessario cambiare, quali meccanismi rivedere o correggere, che cosa valorizzare. Quale modello di sviluppo e di società si vuole costruire. E quali i valori da assumere. Urge capire come risolvere, nella nuova fase, l’intollerabile sistema caratterizzato dalle forti disparità sociali che la crisi fa drammaticamente aumentare. Ed emerge, con grande e devastante rilevanza sociale, l’insostenibilità strutturale, economica e produttiva di una ingiustizia re distributiva che impedisce l’accesso a un reddito ragionevolmente adeguato delle persone.
Occorre superare l’esaltazione di un culto di una società che funziona in ragione delle sue illimitate capacità di consumare. Ma anche di offrire quantità rilevanti di prodotti (sempre altamente energetici e di scarsa vita) affinché corrisponda ad un modello drogato di economia da consumo permanente. In un mondo ritenuto illimitato nella crescita e nelle risorse, ma che, al contrario i limiti invece li ha. «Come Comune — sostiene il sindaco Raimondo Soragni – abbiamo attivato una serie di interventi volti a dare delle risposte alla crisi guardando al futuro con ottimismo: il progetto Isacco che prevede contributi alle famiglie di chi ha perso il posto di lavoro; le agevolazioni fiscali alle nuove imprese per favorire insediamenti produttivi ed edilizi. Ora poniamo l’attenzione al sistema bancario, parte integrante e rilevante di tutta l’economia, sia a livello imprenditoriale sia nel privato con i tanti mutui per la prima casa contratti dalle famiglie». Per queste ragioni il sindaco Soragni ha ritenuto di convocare per venerdì 20 febbraio i direttori delle numerose banche presenti sul territorio, sia di Finale Emilia che di Massa Finalese, per veriicare con loro i risvolti che la crisi ha portato da noi e per stimolarli a fare la loro parte nel senso di pensare a ridurre i proitti e quindi agevolare l’accesso al credito a professionisti e imprese e a tante famiglie che oggi fanno molta fatica a reggere gli costi derivanti dai mutui. «La linea dell’Amministrazione – ha commentato Soragni-conferma la piena volontà di non lasciare nulla di intentato affinché vi sia una solida partecipazione da parte di tutte le componenti della società nel far fronte al dilagare della crisi con i suo devastanti effetti. Se la crisi è anche una grande occasione per rivedere la nostra scala dei valori, una lezione molto importante sta proprio nel definire l’uscita da un sistema che ha mostrato tante, troppe contraddizioni, per approdare ad un realtà dove ogni componente possa trovare un proprio spazio e peculiarità nel concorrere al benessere generale. Quindi anche le banche crediamo debbano essere intese come interlocutori per raggiungere l’obiettivo comune di una migliore qualità della vita per tutti».
A conclusione, Soragni ha affermato che «Continua così l’operazione solidarietà su larga scala, che avrà ancora altri risvolti sui quali stiamo lavorando per non lasciare nulla di intentato».

Nota: La crisi (c.d. dei subprime) era iniziata l’anno prima, comunque Soragni non si ripresentò alle elezioni successive,

Ferrara-mare

Buone notizie per chi andrà al mare questo fine settimana. I lavori che hanno interessato il Raccordo Autostradale Ferrara – Porto Garibaldi lungo la carreggiata in direzione Ferrara, nel tratto compreso tra il km 6+100 e il km 0+600, nel territorio comunale di Ferrara, sono terminati nella serata di mercoledì 9 agosto, con circa 48 ore di anticipo rispetto alle previsioni iniziali. Lo riferisce una nota di Anas.

L’intervento, ultimo dei tre programmati, si era reso necessario per operare il ripristino definitivo del piano viabile danneggiatosi a causa della rottura improvvisa di un attraversamento idraulico ubicato al di sotto della sede stradale.

L’intera Superstrada è regolarmente percorribile in entrambe le direzioni di marcia e l’uscita di Cona nuovamente accessibile.

Anche i lavori di pavimentazione del piano viabile sono stati interrotti, per favorire l’esodo estivo, e riprenderanno al termine della stagione turistica.

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Luglio tropicale

“Il mese di luglio 2018 – commenta il meteorologo Luca Lombroso di Unimore – conferma che stiamo vivendo una “nuova normalità” che ci fa percepire come freschi i mesi che nel XX secolo sarebbero stati considerati caldi”.

La particolarità di quest’anno risiede, a differenza dello scorso anno, non tanto in ondate di caldo estreme quanto nel costante collocarsi dei valori di temperature massime e, soprattutto, di quelle minime sopra la media, nonostante i numerosi temporali. Il pluviometro ha raccolto, infatti, durante il mese 64.9 mm di piogge, il 76% in più dei 37.2 mm medi mensili attesi dalla meteorologia ufficiale. Complessivamente sono stati 10 i giorni con precipitazioni misurabili, il doppio della media. “Un mese dunque – aggiunge Luca Lombroso – che possiamo definire “caldo e temporalesco”, condizione tipica più dei climi tropicali che di quello mediterraneo”.

Nelle altre stazioni dell’Osservatorio, si sono riscontrate situazioni simili: con 25.9°C di temperatura media e 70.3 mm di pioggia in 8 giorni di pioggia a Reggio Emilia; identica la temperatura media a Modena presso il Campus di Ingegneria, nella periferia cittadina, anche se qui, a seguito di due violenti temporali localizzati, l’entità delle piogge mensili è risultata addirittura di 131.6 mm in 10 giorni “bagnati” da acquazzoni.

Una conferma, a titolo di curiosità, di quanto il mese sia stato “tropicale”, viene dal confronto coi dati della stazione sperimentale meteo “Karen” del progetto CLIMBIO, in Costa Rica, gestita dallo stesso Osservatorio, dove la temperatura media è stata di 25.4°C e, pertanto, più temperata rispetto a quella di Modena e di Reggio Emilia.

La temperatura massima di luglio a Modena è stata toccata il 31 luglio in Piazza Roma con 35.8°C, mentre al Campus di Ingegneria si è arrivati a 36.4°C lo stesso giorno. A Reggio Emilia la punta massima è stata di 36.7°C sempre il 31 luglio. Per Modena Campus e Reggio Emilia è questo ancora oggi il “giorno più caldo del 2018”, mentre in Osservatorio la massima dell’anno è stata ritoccata il 1° agosto con il termometro che ha raggiunto i 36°C.  “Si tratta di valori certo caldi – riflette l’esperto Luca Lombroso – ma non estremi e tanto meno da record come nel 2017, con i 38.4°C dell’Osservatorio, 40.1°C a Modena Campus e addirittura 40.3°C a Reggio Emilia”.

Previsioni. Al momento si può ipotizzare che non andremo oltre il record annuale di giorno più caldo. I prossimi giorni, infatti, saranno ancora caldi, ma con termometri che, nel modenese e nel reggiano, non andranno oltre i 32-33°C. “Questo – spiega Luca Lombroso di Unimore – perché da un lato non è presente in pieno l’anticiclone africano e dall’altro torneranno, sempre in modo molto irregolare e locale, alcuni temporali pomeridiani che potrebbero colpire ovunque in maniera repentina e casuale, prima lungo l’Appennino quindi in sconfinamento in alcune, limitate, zone di pianura”. Si tratterà di fenomeni che si dissolveranno a sera, e anche le mattinate saranno in genere buone e soleggiate. La situazione sarà più stabile nel fine settimana, che si preannuncia con caratteristiche estive, mentre uno sguardo verso ferragosto indica un possibile passaggio di un fronte freddo temporalesco più organizzato, che potrebbe attenuare la calura ma che non appare corrispondere alla “burrasca di fine estate”. Insomma, l’estate non sta finendo secondo gli esperti dell’Osservatorio Geofisico universitario di Unimore.

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