“È stato davvero il terremoto a cambiare la percezione che in città si aveva della stazione – racconta la referente che, per il Comune di Mirandola, comodatario dell’immobile, ne cura la gestione. Essendo distante circa tre chilometri dal centro urbano, fino al 2012, gli spazi erano decisamente poco ambiti. Dopo il terremoto, però, la maggior parte delle sedi storiche delle tante associazioni cittadine è diventata inagibile e la possibilità di avere degli spazi ristrutturati e sicuri è stata colta come un’occasione unica”.
Gli spazi che sono a disposizione delle associazioni sono in due edifici distinti. Nel fabbricato viaggiatori al primo piano c’è un appartamento di quattro camere, mentre altri due vani sono disponibili in un edificio adiacente, al piano terra. Qui, oltre alla Commissione Elettorale Circondariale e al Comitato Frazionale, che hanno uno spazio riservato, si alternano la locale sezione di Enalcaccia, l’A.S.D. Moto Club Spidy, la Onlus Isola del Vagabondo, l’Associazione Buon Samaritano e il Corpo Guardie giurate ecologiche volontarie. Queste sale possono essere richieste anche da privati cittadini, ad esempio per le riunioni condominiali. Nell’altro appartamento convivono la UNUCI – Unione Nazionale Ufficiali in congedo d’Italia, l’ANFI – Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia, l’Associazione La Nostra Mirandola Onlus, un gruppo che coniuga la solidarietà alle iniziative culturali e di preservazione delle tradizioni locali, che in stazione organizza un corso di intaglio del legno, e l’Associazione Multiverso, specializzata nel gioco: da quelli da tavola, a quelli di ruolo e virtuali. La stazione appare oggi, quindi, come un luogo di scambio e di incontro tra mondi decisamente
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