Mese: giugno 2017
Omaggio a Demetrio Stratos
Venerdì 23 e sabato 24 giugno 2017 dalle ore 21 – Cortile interno della Rocca di Cento
Rassegna di Gruppi Rock-Underground Emergenti con ospiti di eccezione: I Ribelli, venerdì 23 giugno e gli Opus Avantra Ensamble con Donella del Monaco sabato 24. Ingresso libero. Leggi tutto
Nella serata di apertura, il 23 giugno saranno ospiti I Ribelli, storico gruppo in cui Demetrio Stratos ha cantato portando la sua anima di Soul Man, che proprio quest’anno celebrano il 50º di Pugni Chiusi.
Nella serata di chiusura, il 24 giugno saranno ospiti gli Opus Avantra Ensamble con Donella del Monaco, storica Band italiana progressive, nata negli anni Settanta, non solo come gruppo musicale, ma soprattutto come movimento estetico sperimentale, unendo insieme musica contemporanea anche d’avanguardia alla musica tradizionale inserendo poi influenze di rock progressivo.
PROGRAMMA:
Venerdì 23 giugno 2017 – ore 21:00
- Es Nova
- Fluctus Limb
- Special Guest:
- I Ribelli
- Luca Fattori
- Renato Miritello
Sabato 24 giugno 2017 – ore 21:00
- Saggio del Laboratorio di Sperimentazione ed uso Inconvenzionale della Voce
- Feat. Esserelà
- Airportman
- Special Guest:
- Opus Avantra – Donella Del Monaco
- Boris Savoldelli
- Roberto Gottardi
Ingresso libero.
pagina WEB: http://www.modomusica.com/omaggiods/edizione2017/index.html


Allerta caldo
Invito a seguire le consuete regole per prevenire i rischi per la salute.
È stata emessa una nuova allerta meteo per l’incremento delle temperature, sia nei valori minimi che in quelli massimi, associati a livelli alti di umidità determinano, già da oggi e fino a domenica. Leggi tutto
– in casa, proteggersi dal calore del sole con tende o persiane e mantenere il climatizzatore a 25-27 gradi
– bere molta acqua (almeno 2 litri al giorno) a temperatura non eccessivamente bassa. Evitare bevande alcoliche, gassate o zuccherate e caffeina.
– consumare pasti leggeri, preferendo pasta e carboidrati a carne e formaggi fermentati. Evitare di consumare cibi troppo caldi. Mangiare molta frutta e verdura
– indossare abiti e cappelli leggeri e di colore chiaro all’aperto evitando le fibre sintetiche. Se è con voi una persona in casa malata, fate attenzione che non sia troppo coperta
– usare tende o chiudere le imposte nelle ore più calde; limitare l’uso del forno e dei fornelli, che possono contribuire ad aumentare la temperatura in casa
– evitare il flusso diretto di ventilatori o condizionatori e le correnti d´aria
– non lasciare mai nessuno, neanche per brevi periodi, in macchine parcheggiate al sole.
– fare bagni o docce con acqua tiepida.
L’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, in stretto raccordo con Arpae E-R, segue costantemente l’evoluzione dei fenomeni; si consiglia di consultare i dati sempre aggiornati sulla piattaforma web
https://allertameteo.regione.emilia-romagna.it
- Allerta meteo Regione Emilia Romagna (176.40kb – JPEG)
- Allerta Meteo Temperature alte (259.09kb – JPEG)
Festa della musica
In occasione della Festa Europea della Musica il Museo Archeologico ospita il Conservatorio Frescobaldi di Ferrara.
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21 giugno 2017
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Museo Archeologico Nazionale – Via XX settembre 122 – Ferrara
- Programma:
Il concerto sarà preceduto da una visita al Palazzo e all’esposizione, guidata dal Direttore Paola Desantis, con inizio alle ore 16.30.Ensemble d’archi del Conservatorio “G. Frescobaldi” di FerraraM° concertatore Alessandro Perpichvioloncello Marco DalsassANTONIO VIVALDI “L’ESTRO ARMONICO” I° Libro OP.III (1711)Concerto n. 1 in re maggiore per 4 violini, violoncello, archi e continuo RV 549Concerto n. 2 in sol minore per 2 violini, violoncello, archi e continuo RV 578Concerto n. 3 in sol maggiore per violino solo, archi e continuo RV 310Concerto in fa maggiore per violoncello, archi e continuoConcerto n. 4 in mi minore per 4 violini, archi e continuo RV 550Concerto n. 5 in la maggiore per 2 violini, archi e continuo RV 519Concerto n. 6 in la minore per violino solo, archi e continuo RV 356Ensemble d’archi del Conservatorio “G. Frescobaldi”
- Orari: Concerto ore 18.00; visita guidata ore 16.30.
- Ingresso: Iniziativa gratuita con pagamento del biglietto d’ingresso al Museo: 6 euro, ridotto 3,00 euro. Gratuito fino ai 18 anni.
ContattiConservatorio G. Frescobaldi tel. 0532 207412 |
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Archeologia a Bondeno
Archeologia e storia della bassa valle del Po dalla preistoria all’età romana
Presentazione del volume curato da Daniele Biancardi
Dialogano con il curatore Margherita Pirani e Lara Dal Fiume del Gruppo Archeologico di Bondeno.
Il libro tratta le vicende archeologiche del bondesano inquadrate in una spazialità e temporalità di largo respiro (la bassa Pianura Padana dal Neolitico al Medioevo) con un riferimento particolare agli scavi archeologici in corso presso la Terramara di Pilastri. “Il volume, curato da Daniele Biancardi, attento conoscitore della storia dell’antico ferrarese, è la palese dimostrazione della notevole stratificazione archeologica e storica del territorio, i cui estremi cronologici in questa pubblicazione vanno dal Wurmiano medio – all0incirca 50.000 anni fa – all’età romana (tratto dall’introduzione di Livio Zerbini”.
Presentazione del libro presso la biblioteca Ariostea in via Scienze 17 a Ferrara
Contemplazioni
Radio Bondeno
Ormai ci stiamo dedicando al passato (forse per dimenticare il presente), così mi sono ricordato che nel 1975, dopo la liberalizzazione delle frequenze, anche a Bondeno sorse una radio libera in via Carmine e l’ho pubblicata su FB chiedendo se qualcuno se ne ricordava.
Così ho appreso che: Lo studiolo di Radio Bondeno era proprio dentro la porta verde, sotto il ponticello che si vede nella foto.
Prima della sede dell’emittente c’era un piccolo magazzino, succursale della ditta “Termobondenese”, rivendita di articoli per idraulica (poi di mobili) di proprietà del signor Giuseppe Chiodi.
Prima dell’insediamento della “Termobondenese” (alla fine degli anni sessanta) l’edificio, già convento, poi opificio e successivamnete sede dell’ex mulino “Premarini”, era completamente vuoto ed in disuso.
Marco Dondi è risalito ancora più indietro, ricordando che l’opificio in questione (caratterizzato da un’altissima ciminiera) era una fabbrica di nevole il cui titolare si chiamava Giuseppe Amodelli, e che chiuse l’attività verso le metà degli anni 10, il mulino già presente nella seconda metà dell’800 era gestito dalla famiglia Vincenzi, poi nel primo dopoguerra fu acquistato da Alicandro Fabbri di Guattarella che poi lo cedette a Premarini … il Fabbri insieme ai figli si dedicò alla fonderia e officina di via Cavallotti (F.lli Fabbri)
Infine una foto di Gabriele Gatti ritrae una festa della radio nel 1977
Giovanni Cervi
Bondeno metà anni 30: il nuovissimo negozio di Giovanni Cervi, file di fiammanti biciclette in orizzontale e in verticale … e per i più spericolati sulla sinistra un modernissimo distributore di carburante.



Marco DondiAllego per completezza l’indirizzo esatto, Viale XX Settembre 6 (oggi viale della Repubblica) più i due civici adiacenti … era il secondo edificio del viale.
Marco Dondi su FB
Gente di Bondeno
Marchetti Osvaldo, 1886
Nato a Bondeno, zona di Ospitale, completate le scuole elementari, si è fatto adulto frequentando le corti dell’azienda di Gaetano Sani, comprendente terreni e case coloniche nelle aree di Ospitale e Settepolesini ed inoltre in quelle di Burana e Pilastri, suddivise, dopo la morte del titolare, fra i figli Ivo, detto Nando e Achille. Legato alla campagna, nei cui ambito era cresciuto, ha assunto il ruolo di controllore cioè di “Caporale” e, dopo alcune stagioni, quella di “Fattore”. Il nuovo incarico l’ha impegnato in maniera quasi totale, ma il dinamico fattore, i cui figli Egizio e Bruno, completata la scuola, avevano frattanto intrapreso il lavoro di falegnami anch’essi presso l’azienda Sani, desiderava qualcosa di diverso dal lavoro dipendente ed allora, non senza fatica e coraggio, dopo aver convinto, non senza difficoltà, il fratello Nando, ha acquistato un’ampia area scoperta situata a Bondeno capoiuogo, zona sud orientale del Santissimo, in quei tempi
completamente scoperta. Si è trattato di un acquisto molto impegnativo, pagato con una montagna di cambiali, aumentate di numero dopo la stipulazione, perché liquidato il fratello Nando che ha deciso di non proseguire quell’esperienza, su quel suolo,
l’ex fattore ha costruito un ampio magazzino per il commercio all’ingrosso ed al dettaglio di legname ed una falegnameria per i figli Egizio e Bruno nella quale è stata avviata la produzione di cassette in legno con la collaborazione di quaranta operaie. Ma la nascita dello zuccherificio, seguita dalla costruzione del Palazzo Schiaffino e della numerose case che la Società Saccarifera Genovese ha eretto nelle Vie Bonati e dei Mille e nella Piazza A. Moro (in quei tempi Piazza del Popolo), la costruzione della S.A.T.P.A.A. in Via F.lli Borselli per la lavorazione del pomodoro, il completamento dei lavori della Bonifica di Burana in esecuzione delle leggi sulla “Bonifica Integrale” e dei progetti elaborati dal nuovo direttore tecnico del consorzio Ingegner Alberto Baroni, di quegli anni, hanno dato a Bondeno un impulso straordinario concretizzatosi con la costruzione di decine di case coloniche e padronali. Ciò ha fatto sì che la neonata ditta Marchetti Osvaldo benefìciasse di quel benessere tanto da dover affiancare ai figli Egizio e Bruno, altri collaboratori impiegati nel commercio e nella costruzione di attrezzi agricoli, infissi di ogni tipo ed anche di mobili. La falegnameria Marchetti, guidata dall’intraprendente fondatore è diventata il centro di vendita di legname più importante del paese ed anche il luogo di apprendimento della professione di falegname per tanti bondenesi, alcuni dei quali hanno poi avviato la stessa attività in maniera autonoma.
Superati gli anni della Seconda Guerra Mondiale, Osvaldo che da tempo si era stabilito in una casa appartenente ai F.lli Banzi situata nel rione Santissimo, ha fatto costruire per sè ed i suoi figli, in Via Pironi, una grande casa comprendente abitazioni e negozi per la quale, manifestando il suo attaccamento al territorio, ha preteso che il modulo delle finestre fosse quello ferrarese e non quello che la moda andava allora affermando. Ma con l’arrivo del 1953, il dinamico ex fattore dei Sani che aveva raggiunto 67 anni è prematuramente scomparso, lasciando ai figli un complesso enorme, divenuto di non facile gestione in assenza di chi l’aveva realizzato e guidato.
Edmo Mori