Boato nella notte

Il boato si è sentito distintamente e ha fatto tremare i vetri delle case a San Felice, Mirandola e Medolla. Tanti hanno pensato al terremoto, ma di scossa non si tratta. Perchè quel visto che hanno avvertito in tanti attorno alle 23.10, uniti alle segnalazioni di chi in quel momento era fuori e ha visto una lunga scia di luce cadere verso terra, fa pensare a una sola cosa: un meteorite.Cosa che è stata confermata poco dopo dagli esperti.

Uno spettacolo davvero affascinante che ha lasciato tanti a bocca aperta: per lunghi secondi il cielo si è schiarito ed è passata una palla di luce verde con una scia gialla e rossa, enorme, lasciando dietro di sè una intensa onda sonora.

Probabilmente il corpo celeste si è disintegrato nell’impatto con l’atmosfera. Il boato non necessariamente è legato al rovinare per terra. Infatti, anche se il fenomeno è raro, si potrebbe trattare di elettrofonia, ovvero del rumore dovuto al frantumarsi del bolide in quota, che si sente solo dopo il passaggio del bolide luminoso perchè il suono viaggia più lentamente della luce e arriva dopo.

Meglio si capirà con la luce del giorno, gli elementi raccolti finora non sono sufficienti per far delineare agli esperti nessuna ipotesi precisa. Segnalazioni di danni dalle nostre parti, comunque, non ce ne sono al momento.

Gli avvistamenti non sono solo nella Bassa modenese. I siti e Twitter ne rilanciano da tutto il Nord Italia, soprattutto da Modena, Milano e Verona.

Intanto la conferma che si tratti di un meteorite arriva da Luca Boaretto, responsabile dell’Osservatorio astronomico di Rovigo.

“In astronomia è normalità: ogni giorno cadono 110 quintali di frammenti meteoritici. Qualche volta capita che un frammento sfondi l’atmosfera fino ad esplodere a pochi centinaia di metri creando il classico bagliore verde (dovuto alla carica di ferro). Esplodendo crea una bella onda d’urto capace di far tremare i vetri o anche di romperli”.

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La questione ambientale

La questione ambientale a Finale Emilia” è il titolo dell’incontro con i cittadini che l’amministrazione comunale ha organizzato per martedì 30 maggio, alle ore 21, presso la Sala Consigliare MAF di via della Rinascita.

Il grande interesse e le preoccupazioni manifestate da numerosi cittadini che chiedevano di essere informati sullo stato dell’ambiente nel nostro territorio, non sono passati inosservati. L’amministrazione comunale, però, ha preferito programmare un incontro pubblico, molto meno rigido, piuttosto che un consiglio comunale aperto – come richiesto anche dall’Osservatorio Civico “Ora Tocca a Noi”, attraverso una raccolta di firme – per il quale sarebbe stato necessario osservare un protocollo molto più formale, che avrebbe rischiato di ingabbiare la libera discussione.

Ad aprire i lavori sarà l’assessore all’Ambiente Gianluca Borgatti che relazionerà in modo dettagliato su alcuni temi caldi, quali il il caso Ecobloks, il monitoraggio del territorio e la discarica. Sarà poi la volta dell’assessore all’Agricoltura, Beatrice Ferrarini che interverrà sul tema Cispadana. Quindi il vice sindaco e assessore alla Sanità Lorenzo Biagi parlerà dell’Ospedale di Finale Emilia e della tutela della salute dei cittadini. Dopo le domande e gli interventi del pubblico, toccherà al sindaco Sandro Palazzi chiudere i lavori.

 

Ricerca e innovazione

Annalisa Azzolini AD Sidam

Sidam – società del gruppo Synopo, con sede a Mirandola (MO) attiva nella produzione di dispositivi medici monouso destinati a sale operatorie, cardiochirurgia, ostetricia-ginecologia, terapia intensiva e radiologia – è tra le 21 aziende che si sono aggiudicate il prestigioso Premio Imprese per Innovazione, consegnato oggi da Confindustria alle imprese che si sono distinte per avere investito con successo in Ricerca e Innovazione. La cerimonia di premiazione si è tenuta presso la sede di Confindustria a margine dell’incontro “L’innovazione scrive storie di successo”, durante il quale le società partecipanti si sono confrontate sull’importanza della Ricerca e dell’Innovazione nelle proprie esperienze aziendali di successo. L’intento di Confindustria è quello di focalizzare l’attenzione sull’importanza che gli investimenti in Ricerca e Innovazione hanno, non solo nel settore imprenditoriale, ma in ogni ambito della società.

Infatti, nell’era dell’industria 4.0 l’efficienza e il progresso tecnologico a 360° sono fondamentali per accrescere il vantaggio competitivo delle imprese, ma anche per favorire nel medio termine la cultura dell’innovazione e lo sviluppo sostenibile dell’intero Paese.

“Essere tra le società premiate da Confindustria per gli investimenti in Ricerca e Sviluppo è per noi motivo di grande orgoglio e dimostra che il nostro costante impegno in questa direzione è riconosciuto tanto da annoverarci tra i casi di successo – commenta Carlo Bonomi, Presidente di Sidam e del Gruppo Synopo. “Ogni anno investiamo, infatti, il 10% del nostro fatturato in progetti di R&D con l’obiettivo di sviluppare e produrre dispositivi innovativi capaci di rispondere alle necessità del mercato. Inoltre, a oggi, deteniamo 14 brevetti operativi in 19 Paesi e siamo attivi, attraverso la recente acquisizione di BTC Medical Europe, nella valorizzazione del distretto biomedicale di Mirandola, il secondo al mondo dopo quello di Minneapolis. Lo studio di nuove tecnologie e l’investimento nell’internazionalizzazione negli anni ci ha ricompensato permettendoci di crescere nonostante la crisi, per questo motivo vogliamo continuare a operare in questa direzione distinguendoci, insieme alle aziende oggi premiate, per l’eccellenza delle nostre soluzioni” conclude Carlo Bonomi.

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Maggio di libri

Sabato 20 maggio 2017, dalle ore 17.30 – Antica Osteria Da Cencio

ore 17.30: inaugurazione della mostra di Gianni Cestari “Tweet di gusto”. Lavori su carta legata a un cartoncino piegato che rappresentano il libro e raccontano il rapporto fra cibo e seduzione. ore 18.00 “Le migliori storie” di Maurizio Garuti con Ivano Marescotti e Paola Ballanti Leggi il programma

happy hour
Programma

Sabato 20 maggio
Antica Osteria da Cencio
, via Provenzali 12

ore 17.30
“Inaugurazione della mostra di Gianni Cestari “Tweet di gusto”

Lavori su carta legata ad un cartoncino piegato che rappresentano il libro e raccontano il rapporto fra cibo e seduzione
La mostra resterà aperta dal 20 maggio al 18 giugno 2017
ore 18.00
“Le migliori storie”
di Maurizio Garuti
con Ivano Marescotti e Paola Ballanti
in collaborazione con la Proloco di Cento

Venerdì 26 maggio, ore 18.30
Rirò Cafè
, via IV Novembre 11
“Nimbus urban thriller”
di Alessio Gallerani
con la partecipazione di Jhon Strada

Sabaro 27 maggio, ore 10.30
Biblioteca Civica Patrimonio Studi
, piazzale della Rocca 10
Leggimi forte: per bambini 3-5 anni

Momento di letture presso lo spazio bambini della Biblioteca per trasmettere l’emozione di un libro, di una storia e diffondere il contagio della lettura

Le iniziative sono inserite all’interno del “Maggio dei Libri”

locandina happy hour
“Happy hour letterario: libri e letture per ogni età” è la nuova iniziativa organizzata dall’Assessorato ai Servizi Bibliotecari, che prenderà il via venerdì 12 maggio. Si tratta di una rassegna letteraria che intende soddisfare i sensi e la mente, nata inizialmente dalla collaborazione con alcuni bar del centro storico e che, a rotazione, è intenzione dell’Amministrazione comunale coinvolgere in numero sempre maggiore.

«Una serie di momenti – spiega l’assessore Mariacristina Barbieri, che ne è ideatrice – per riscoprire il piacere della lettura e dell’ascolto, lo stare insieme, in un felice connubio fra la cultura enogastronomica e letteraria e in location inconsuete. Un ricordo lontano dei cafè letterari al cui interno tutto profumava di arte e cultura, dove ci si scambiavano esperienze e idee».
Una donna sirena che brinda campeggia sul programma che continua Sabato 20 maggio, alle 17.30, all’Antica Osteria da Cencio, dove verrà inaugurata la mostra di Gianni CestariTweet di gusto” Cestari sul tema del vin, cibo e lettura; mentre alle 18 nella stessa location gli attori IvanoMarescotti e Paola Ballanti leggeranno brani tratti da “Le migliori storie” di Maurizio Garuti.
Venerdì 26 maggio, alle 18.30, l’ultimo appuntamento è fissato al Rirò Cafè, dove John Strada presenterà l’urban thriller “Nimbus” del centese Alessio Gallerani.

 

scarica il programma

Nuove trivellazioni

Ai carpigiani interessa? Forse non hanno capito, forse è mancato il preavviso, fatto sta che al primo incontro pubblico per il comitato “No Fantozza”, venerdì 12 maggio in Sala Peruzzi, la partecipazione è stata bassa, troppo bassa rispetto alla posta in gioco, anche se il comitato si dichiara soddisfatto.

Sarà che l’area interessata dal progetto di esplorazione per la ricerca di idrocarburi che la società Aleanna Resources è autorizzata a portare avanti tocca solo marginalmente la Provincia di Modena – pochi km tra Budrione e Fossoli – ma le sedie vuote, se si conta che erano presenti ben 7 comitati di 7 differenti comuni, fanno pensare che il cammino sia ancora lungo (nel reggiano almeno gli agricoltori si sono mobilitati).

L’obiettivo dei gruppi è bloccare il progetto che interessa una superficie di 104 km quadrati e abitata da circa 127mila cittadini in una regione, la nostra, che è la più trivellata d’Italia, e dove le attività estrattive rischiano ormai di coprire la metà della sua superficie totale.

A ripercorrere l’iter con cui la Giunta ha concesso i permessi esplorativi e il dibattito in corso in Regione, sottolineandone la mancanza di trasparenza e l’incapacità di proposte che vadano oltre il monitoraggio delle diverse fasi di lavoro, è stato Gianluca Sassi, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle (presente anche con due consiglieri comunali di Carpi e Fabbrico).

Fai clic qui per vedere lo slideshow.

Si è parlato di inquinamento delle falde ed equilibrio idrogeologico, sismicità indotta e subsidenza (il sottosuolo che, privato di elementi al suo interno, tenderebbe a compattarsi verso il basso). E di tutti gli altri effetti negativi – potrebbe non succedere mai niente oppure sì – che potrebbero avere questi “rilievi sismici 3D con vibratori meccanici” o, peggio ancora, se dalle esplorazioni si passasse a vere e proprie estrazioni. “Perché – si chiedono infatti dal Comitato – ad autorizzazione emanata nel 2009, e bloccata dopo il sisma 2012, aspettare ancora così tanti anni e un iter così lungo se non ci sono ragionevoli probabilità che si trovi effettivamente qualcosa nel nostro sottosuolo? Questa ricerca non è accademica, la finalità è fare business”.

E così il comitato si mobilita, per raccogliere le firme e chiedere alla Regione di bloccare il percorso ma anche informare i cittadini per tutelare il territorio, che è dentro Natura2000, rete ecologica europea a tutela della biodiversità, spingerli a “volerne sapere di più per rispondere per le rime a chi pensa di poter fare ciò che vuole”: la stoccata era ai sindaci e ai consiglieri a prescindere dall’appartenenza politica, tutti invitati ma tutti assenti. Leggerezza, superficialità, inettitudine?, si chiedono i presenti. “Hanno lasciato la stalla aperta, i buoi sono fuggiti e ora cercano di rimetterli dentro. La stessa assessora regionale Palma Costi non lo ammetterà mai, ma ha detto ai sindaci di farsi sentire con i cittadini. E’ stato fatto?” ha rimarcato ironico Sassi. E così, ancora una volta, a cavalcare il tema è rimasto solo il Movimento 5 Stelle.

Info pagina Facebook: “Comitato NO Fantozza

Sulla pagina è possibile vedere il video della serata e le slides utilizzate nella presentazione.

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Interno verde

Interno Verde è la manifestazione che consente di visitare i più belli e suggestivi giardini privati del centro storico di Ferrara, isole segrete ricche di memoria e ricordi, attraverso i quali è possibile leggere la storia, i cambiamenti e i vissuti della città, con tante iniziative
Immagine dell'evento

Alcuni giardini presenti nella mappa del 2016 – i più significativi da un punto di vista storico, architettonico e botanico – resteranno in programma anche nel 2017, gli altri cambieranno per permettere ai ferraresi e ai turisti di stupirsi ulteriormente, varcando la soglia di nuove oasi di tranquillità, segrete e inaspettate.

Ogni giardino sarà accompagnato da informazioni di carattere botanico e storico-artistico: l’obiettivo infatti è promuovere una nuova comprensione del capoluogo estense e delle sue ricchezze, offrire sia ai ferraresi che ai turisti l’opportunità di scoprire ciò che si nasconde dietro i muri di cinta e le facciate dei palazzi, sollecitare una più completa comprensione del passato e maggiore consapevolezza del patrimonio presente.

Programma

SUL SITO E’ POSSIBILE VEDERE LA MAPPA CON TUTTI I GIARDINI APERTI IN OCCASIONE DELL’EVENTO

CONVEGNO | Restauro del giardino storico: attuali tendenze e prospettive
12 maggio, dalle ore 9.00 alle 18.00 | Palazza Tassoni, via Ghiara 36, Ferrara
Il convegno esaminerà la tematica del restauro del giardino storico attraverso l’inquadramento dell’approccio metodologico e delle attuali tendenze, mettendo in luce il ruolo delle singole discipline coinvolte nella loro specificità e integrazione.
Il caso ferrarese del Giardino delle Duchesse concluderà il convegno attraverso l’esposizione delle riflessioni e dei progetti realizzati nel laboratorio di progettazione.

 

Dei 50 giardini, 26 sono nuovi e 24 hanno deciso di replicare l’apertura anche quest’anno; tre di loro, situati nella zona di via Ravenna, saranno raggiungibili tramite una suggestiva gita a bordo del battello Lupo, con partenza in Darsena e arrivo sul Po di Primaro, grazie alla concessione dell’associazione Fiumana.
Non mancheranno letture, laboratori per bambini, performance artistiche, mostre e momenti musicali come iniziative collaterali al festival, fra le quali “ControNatura”, la performance del pittore Giacomo Cossio che concluderà l’edizione nel teatro Ferrara Off, la mostra di Chiara Sgarbi “Venite nel mio giardino” presso la sede dell’associazione Rrose Sèlavy e i laboratori per i più piccoli presso l’Associazione Terraviva, la Palzzina Marfisa e l’Orto Botanico.
Ancora, i cinefili potranno assistere alla proiezione de “I giardini di Compton House” presso il Cinema Boldini, mentre i più golosi potranno degustare del buon vino presso lo scoperto del ristorante Le Moko, o partecipare al curioso ‘aperitivo di strada’ organizzato dai residenti di via Zemola (il programma completo è visitabile sul sito http://www.ilturco.it/interno-verde/).

Alfabeta

Sabato 6 maggio, alle ore 18.00:

Alfabeta. Dalle origini alla collezione della Galleria Civica di Modena
Incontro con Gino Di Maggio e Flaminio Gualdoni
nell’ambito della mostra Alfabeta 1979-1988

Galleria Civica di Modena, Palazzo Santa Margherita, sale superiori
Corso Canalgrande, 103 – Modena
ingresso gratuito

Sabato 6 maggio alle ore 18.00, nell’ambito della mostra Alfabeta 1979-1988. Prove d’artista nella collezione della Galleria Civica di Modena, si terrà l’incontro con Gino Di Maggio e Flaminio Gualdoni per un approfondimento sulle origini della storica rivista di informazione culturale “Alfabeta”, sul clima e i propositi che portarono alla nascita del mensile, arrivando fino all’acquisizione delle prove d’artista all’interno della collezione della Galleria Civica.

Un’occasione importante che vede come protagonisti Gino Di Maggio, cofondatore, membro del comitato di redazione ed editore di Alfabeta e Flaminio Gualdoni, direttore dell’istituto modenese dal 1988 al 1994, che diede avvio alla Raccolta del Disegno Contemporaneo  nell’88 e che si adoperò per l’acquisizione delle Prove d’artista.

Sarà anche una delle ultime occasioni di visitare la mostra Alfabeta 1979-1988, aperta fino al giorno dopo, domenica 7 maggio.

Gino Di Maggio è collezionista, promotore e organizzatore di importanti mostre ed eventi di arte contemporanea. Avvicinandosi all’arte contemporanea giapponese negli anni Sessanta grazie all’amicizia con Allan Kaprow, diventa il principale promotore del movimento Fluxus in Italia. Editore di periodici d’arte e numerose riviste, tra cui “Alfabeta” e “Bullshit”, fonda a Milano nel 1989 la Fondazione Mudima (www.mudima.net) la prima Fondazione italiana costituita per l’arte contemporanea, con lo scopo di realizzare un programma articolato dedicato alle esperienze internazionali nel settore dell’arte visiva, della musica e della letteratura.

Flaminio Gualdoni insegna storia dell’arte all’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano, dal 1980. Dal 1988 al 1994 è stato direttore della Galleria Civica di Modena; successivamente dei Musei Civici di Varese e della Fondazione Arnaldo Pomodoro di Milano. È curatore di numerose mostre pubbliche di arte contemporanea e ha collaborato con diverse testate tra cui “Il Corriere della Sera”, in particolare con rubriche d’arte su “Il Giornale dell’arte”, “La Domenica del Corriere”, “Italia Oggi”, “Gente”, Rai Radio2, Rai Radio3. Dirige “FMR” tra il 2005 e il 2009, nel cui ambito fonda “La rivista bianca FMR”.
Fondatore del gruppo [epidemiC], nel 2011 realizza con Luca Lampo L’atlante dell’arte italiana (www.atlantedellarteitaliana.it). Scrive sul blog personale flaminiogualdoni.com.

La mostra
L’esposizione Alfabeta 1979-1988. Prove d’artista nella collezione della Galleria Civica di Modena (fino al 7 maggio, nelle sale superiori della Galleria Civica di Modena), realizzata anche grazie alla collaborazione di Fondazione Mudima (Milano) è dedicata alle 66 Prove d’artista realizzate da 49 autori per la storica rivista di informazione culturale “Alfabeta” tra il 1983 e il 1988.
Il nucleo di opere su carta (composto da disegni, collage, grafiche e fotografie), tra i primi ad entrare a far parte della collezione della Galleria Civica di Modena sul finire degli anni Ottanta, in seguito alla chiusura del mensile, si presenta come un prezioso e raro spaccato di quello che è stato un fenomeno culturale importante, mosso dallo spirito della neoavanguardia.
I 66 lavori acquisiti dalla Galleria Civica nel 1989, grazie al sostegno del CME Consorzio Modenese Edili ora CME Consorzio Imprenditori Edili Soc. Coop. (www.cmeconsorzio.it), fanno parte della Raccolta del disegno avviata nel 1988 da Flaminio Gualdoni, allora direttore dell’Istituto. Un patrimonio che, tra acquisizioni e comodati, conta oggi oltre 4000 fogli di autori contemporanei a testimonianza della cultura disegnativa italiana del XX secolo.
In mostra opere di: Rina Aprile, Enrico Baj, Paolo Baratella, Gianfranco Baruchello, Alighiero Boetti, Anna Valeria Borsari, Eugenio Carmi, Giovanni Carta, Tommaso Cascella, Loriana Castano, Pietro Coletta, Giovanni D’Agostino, Dadamaino, Sergio Dangelo, Piero Del Giudice, Lucio Del Pezzo, Beppe Devalle, Piero Dorazio, Gillo Dorfles, Pablo Echaurren, Omar Galliani, Piero Gilardi, Gian Paolo Guerini, Emilio Isgrò, Ugo La Pietra, Alberto Magnaghi, Luigi Malerba, Enzo Mari, Giuliano Mauri, Fausto Melotti, Alessandro Mendini, Aldo Mondino, Claudio Olivieri, Giulio Paolini, Gianfranco Pardi, Goffredo Parise, Claudio Parmiggiani, Luca Patella, Concetto Pozzati, Carlo Ramous, Liberio Reggiani, Marco Nereo Rotelli, Toti Scialoja, Loreno Sguanci, Giuseppe Spagnulo, Aldo Spoldi, Emilio Tadini, Grazia Varisco, William Xerra.
Accompagna la mostra un catalogo edito da Fondazione Mudima, con testi di Mario Bertoni, Flaminio Gualdoni e Francesca Mora oltre alla riproduzione delle opere esposte in mostra.

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