Play Modena

In Italia non esiste nulla di simile, nulla che sia paragonabile a Play – Festival del Gioco, in programma a Modena sabato 2 e domenica 3 aprile. Un evento che permette di entrare nella più grande ludoteca mai allestita, che continua a crescere per quantità e qualità dell’ offerta, dedicato alle infinite sfaccettature del gioco, con la sola eccezione del gioco d’ azzardo: il resto è tutto ammesso, l’ importante è divertirsi. I visitatori o, meglio, i protagonisti – perché a Play si va per giocare e non per guardare – avranno a disposizione un ricchissimo menù, composto da giochi da tavolo, giochi di ruolo, giochi di carte collezionabili, giochi di miniature, giochi dal vivo, videogiochi, giochi della tradizione, giochi di strada, costumisti e cosplayer. Cuore pulsante dell’ evento che lo scorso anno ha portato a Modena oltre 30mila persone, ancora una volta saranno i padiglioni di ModenaFiere.

I partecipanti avranno a disposizione una superficie di 22.500 metri quadri, pari a 86 campi da tennis (si pensi che all’ All England Lawn Tennis Club che ospita il Torneo di Wimbledon i campi sono “soltanto”56), oltre 1500 tavoli destinati al gioco, con un programma certamente adatto a tutti, per età e per gusti (www.play-modena.it/). Novanta il numero delle associazioni ludiche italiane coinvolte; circa un centinaio gli espositori del settore che presenteranno una cinquantina di novità editoriali, per un successo che ha contagiato anche i Social Network con una media di 4000 visite settimanali sulla pagina Facebook del Festival.

Fedele al motto “entra, scegli e gioca” che sin dall’ inizio accompagna il Festival, esplorando e riproponendo i grandi classici o proponendo le ultime novità e i fenomeni di maggiore successo, anche l’ ottava edizione di Play si caratterizza per l’ originalità delle proposte di gioco.

LA GUERRA FREDDA PER GIOCO

Nel 70° anniversario del famoso discorso pronunciato da Winston Churchill il 5 marzo 1946 “Da Stettino nel Baltico a Trieste nell’ Adriatico una cortina di ferro è scesa attraverso il continente”, Play presenta eventi di gioco dedicati al tema ‘ Muri, Frontiere, Migrazioni’ . Al pubblico saranno proposti, in particolare, due giochi di grande successo, legati all’ anniversario della Guerra Fredda: “Wir sind das Volk!” di Richard Shako – vincitore dell’ edizione 2015 del Goblin Magnifico – dedicato alle due Germanie fino alla caduta del Muro di Berlino, e “Twilight Struggle”– di Jason Matthews – considerato dagli esperti il miglior gioco da tavolo al mondo, caratterizzato da un’ accurata ricostruzione storica dello scontro tra superpotenze. Sia Shako che Matthews saranno tra gli ospiti d’ onore della 8^ edizione di Play. Una tradizione a cui il Festival del Gioco sta dedicando sempre maggiore importanza, quella di dedicare un’ attenzione particolare ai giochi legati agli eventi che hanno segnato la Storia. Ai giochi da tavolo storici sarà interamente dedicata la nuova tensostruttura di 450 metri quadri adiacente al padiglione A, con oltre 40 tavoli di gioco.

LE CURIOSITA’

Tra le proposte più curiose della nuova edizione di Play c’ è sicuramente anche l’ Escape Room, in cui le persone vengono chiuse in una stanza con altri partecipanti e devono usare gli oggetti trovati nella stanza stessa per risolvere una serie di giochi di logica e osservazione, trovare indizi, scoprire i retroscena della trama e scappare. E poi Laser Tag: un gioco in cui due squadre si affrontano in un’ arena all’ aperto, equipaggiate con corpetti e fucili (phaser) che utilizzano tecnologia di puntamento laser. Oltre all’ arena all’ esterno dei padiglioni della fiera, ne verrà allestita un’ altra davanti al MA.TA., il nuovo spazio per l’ arte contemporanea ricavato nei locali dell’ ex Manifattura Tabacchi davanti alla stazione ferroviaria di Modena. CON PLAY AND THE CITY, UN’ INTERA CITTA’ IN GIOCO Anche il centro di Modena sarà gioiosamente contaminato dallo spirito di Play. Molti dei luoghi più suggestivi della città, dal Duomo, patrimonio dell’ Unesco, al Teatro Comunale Pavarotti, allo storico mercato alimentare coperto di Via Albinelli, saranno animati da personaggi fantasiosi e affascinanti; questo grazie alle iniziative di Play And the City, rassegna collaterale che, dall’ 1 al 3 aprile, porterà nel cuore della città innumerevoli momenti ludici a partire dai Larp (Live Action Role-Playing), gioco di ruolo dal vivo, in cui ciascun partecipante interpreta un personaggio di una storia.
Tra i prestigiosi ospiti spicca anche il danese Malik Hyltoft creatore del filone EDU-LARP, cioè della metodologia didattica sperimentale – già di largo uso nei paesi scandinavi – che consiste nell’ avvicinare i ragazzi alle discipline attraverso il gioco di ruolo. Gli studenti vengono guidati a calarsi in contesti storici, scientifici, letterari attraverso l’ interpretazione di personaggi e vengono sollecitati ad analizzare problemi, esprimere motivati punti di vista e gestire conflitti. Questo tipo di approccio allo studio favorisce lo sviluppo dello spirito critico e della capacità di cooperazione fra pari. A sottolineare che in ogni momento è possibile ricavare uno spazio dedicato al gioco, in molti ristoranti della città si potranno trovare i menù ludici, giochi realizzati appositamente per l’ occasione da autori selezionati tramite un concorso nazionale e che serviranno per ingannare l’ attesa tra l’ ordinazione e la cena. Avranno una durata di 5-10 minuti e saranno giocabili con oggetti presenti sul tavolo, ad esempio forchette e tovaglioli, o facendo ricorso ad oggetti che abbiamo in tasca come chiavi e cellulare. A Modena, in occasione di Play, si terranno anche le finali dei Campionati Italiani di giochi logici che coinvolgeranno centinaia di studenti delle scuole primarie, medie inferiori e superiori. Un’ occasione per evidenziare il forte legame esistente tra il gioco e la formazione personale. E che il gioco sia una cosa seria, da grandi, lo conferma l’ ormai stabile e consolidata collaborazione con l’ Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. Quest’ anno nell’ ambito del convegno La Tavola Esagonale, momento di condivisione e comunicazione dei saperi ludici, l’ attenzione sarà dedicata al tema “Gioco e Realtà”. L’ intento è esplorare la complessa relazione che lega la dimensione ludica a quella reale, raccogliendo ricerche, testimonianze, riflessioni ed esperienze.

Per tenersi sempre aggiornati sulle continue novità in programma, consultare il sito www.play-modena.it e la pagina Facebook www.facebook.com/PLAYmodena

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Pasqua al MART

APERTURE FESTIVE

domenica 27 marzo 2016
 lunedì 28 marzo 2016
Mart e Casa Depero, orario 10-18
Galleria Civica Trento, orario 10-13/14-18

MOSTRE IN CORSO

La coscienza del vero. Capolavori dell’Ottocento da Courbet a Segantini
Mart Rovereto
fino al 3 aprile 2016

Attraverso circa 100 opere provenienti sia da prestigiose raccolte pubbliche e private sia dalle Collezioni del Mart, La coscienza del vero indaga alcuni momenti della cultura figurativa ottocentesca.

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Mercoledì 30 marzo alle ore 16
“Falsi ad arte” 
approfondimento legato alla mostra, con il gallerista Paul Nicholls e la curatrice Alessandra Tiddia. Ingresso gratuito.
Mart, Sala Conferenze

Giuseppe Penone. Scultura
Mart Rovereto
fino al 26 giugno 2016

Il Mart dedica un’importante mostra a Giuseppe Penone (Garessio – CN, 1947), tra i maggiori protagonisti dell’arte internazionale. Al Mart vengono presentate opere inedite e significative riletture di lavori storici in stretta relazione con gli ambienti del Museo.

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Le Collezioni
L’invenzione del moderno
L’irruzione del contemporaneo
Mart Rovereto

Con Le Collezioni, il Mart attraversa oltre un secolo e mezzo di storia dell’arte italiana e internazionale. In un allestimento fortemente coerente con l’architettura di Mario Botta sono presentati i maggiori capolavori delle raccolte museali.

Stefano Cagol
Works 1995|2015

Galleria Civica Trento
fino al 12 giugno 2016

Negli spazi della Galleria Civica di Trento le principali tappe della ventennale carriera di Stefano Cagol sono ripercorse per la prima volta in uno sguardo d’insieme. L’esposizione mette a fuoco un’attività sviluppata su direttrici internazionali e frutto di una fitta presenza in esposizioni, interventi pubblici, residenze e pubblicazioni.

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Manifesto 100
Ricostruzione futurista dell’universo (1915-2015)

Casa d’Arte Futurista Depero
fino al 3 aprile 2016

In occasione del centenario del manifesto “Ricostruzione futurista dell’universo” di Giacomo Balla e Fortunato Depero, la mostra racconta, attraverso opere d’arte, documenti, lettere e fotografie, la seconda fase del movimento futurista.

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Little Mart
Laboratori per le famiglie
a cura dell’Area educazione
Sabato 26 marzo, ore 16, Galleria Civica
Lunedì 28 marzo, ore 15, Mart
Costo: € 3 a bambino
Visite guidate senza prenotazione
Lunedì 28 marzo, ore 15, visita alla mostra La coscienza del vero
Costo: € 2, oltre il prezzo del biglietto d’ingresso
Agenda online
Il calendario di tutti gli appuntamenti è consultabile online

Per informazioni sugli eventi eventi@mart.tn.it

MART ROVERETO

Corso Bettini 43, 38068
Rovereto (TN)
T 0464 438887
Numero verde 800 397760
info@mart.trento.it

A…come Arturo

Incontro con l’autore mercoledì 23 marzo ore 17 – Sala Agnelli

A… COME ARTURO di Gabriella Sabbioni

Saga di una famiglia ferrarese tra Otto e Novecento

Incontro con L’Autore
Gabriella Sabbioni

A… COME ARTURO
Saga di una famiglia ferrarese tra Otto e Novecento

(Faust Edizioni, collana di narrativa)
Parlerà con l’autrice Daniela Igliozzi, docente Liceo “Ludovico Ariosto” di Ferrara
Sarà presente l’editore Fausto Bassini
Il mondo degli adulti visto attraverso gli occhi di una bambina che ripercorre le vicende della sua famiglia, dalla fine dell’Ottocento alla metà del Novecento. Mentre i fili della memoria si riallacciano, appare una provincia povera di bellezze naturali, ma ricca di tradizione e storia.
Emergono personaggi che lottano con tenacia per un futuro migliore, tra i quali spicca Arturo, antifascista volitivo e coerente. Attraverso le vicende dei protagonisti, affiorano gli eventi che hanno segnato la storia italiana e ferrarese del XX secolo, dal fascismo alle leghe contadine, dalla liberazione al miracolo economico degli anni Sessanta
Gabriella Sabbioni è nata a Bondeno e vive a Ferrara. Laureata in Scienze Naturali all’Università di Ferrara. Ha insegnato presso l’Istituto Commerciale “Vincenzo Monti” e il Liceo “Ludovico Ariosto

Biblioteca Ariostea – Sala Agnelli – Via delle Scienze, 17 44121 Ferrara FE Italia

Arte Polacca

Alla Palazzina dei Giardini dal 19 marzo, una mostra sull’arte polacca dal 1989 al 2016. Domenica 20 marzo visita guidata gratuita e al termine colazione polacca.

Inaugura sabato 19 marzo alle ore 18 alla Palazzina dei Giardini la nuova mostra della Galleria civica dedicata all’arte in Polonia dal 1989 (anno della caduta del muro di Berlino) ai giorni nostri, dal titolo “La memoria finalmente”.

Sono quindici gli autori selezionati, nati tra la fine degli anni ’50 e la prima metà degli anni ’80, che in qualche modo possono rappresentare tre generazioni di artisti polacchi che hanno vissuto in prima persona il delicato passaggio tra passato e futuro della propria nazione.

Il percorso espositivo, composto da fotografie, pittura, collage, performance, sculture, disegni, installazioni e video, fa emergere la distanza tra radicate eredità culturali e l’invenzione di un’arte nuova, e rivela un tratto deciso e autonomo, piena espressione della Polonia post-socialista di oggi.

La ricerca di una propria identità nel presente, che rappresenti anche la promessa del futuro, è il filo conduttore della mostra, che riprende il titolo di una poesia scritta da Wis?awa Szymborska, scrittrice polacca premio Nobel per la letteratura nel 1996.

Per il suo travagliato passato storico e la sua posizione geografica strategica, crocevia tra Est e Ovest, la Polonia è come un osservatorio privilegiato dei fenomeni politici e culturali europei.
L’inizio dell’era post-socialista e l’ingresso del capitalismo hanno segnato un confine culturale tra passato e futuro.
Ma l’atteggiamento verso la libertà ritrovata, punto di partenza per la costruzione del futuro, è di consapevolezza che la negazione e la rimozione della memoria del passato non può esistere, perchè l’esistenza è una continua trasformazione dal passato, al presente e al fututo. Il passaggio della memoria culturale tra generazioni è imprescindibile, è parte di noi stessi. E’ quel moto invisibile che ci sospinge. Occorre invece operare una riflessione critica attenta tra ciò che è stato e ciò che è.
Critical Art
 e New Documentalists sono alcuni dei fenomeni artistici principali sorti tra gli anni Novanta e gli anni Duemila che si sono fatti carico di affrontare in modo leale e autentico il tema delicato della memoria, gli effetti del capitalismo e della globalizzazione impiantati su una storia di totalitarismi, l’essere e il divenire della società polacca.

Artisti in mostra:
Pawe? A?thamer (1967), Ewa Axelrad (1984), Miros?aw Balka (1958), Micha? Budny (1976), Micha? Grochowiak (1977), Nicolas Grospierre (1975), Anna Molska (1983), Paulina O?owska (1976), Agnieska Polska (1985), Wilhem Sasnal (1972), Slavs and Tatars (2006), Monika Sosnowska (1972), Iza Tarasewicz (1981), Aleksandra Waliszewska (1976), Jakub Woynarowski  (1982).

L’esposizione è curata da Marinella Paderni, prodotta con la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, realizzata in collaborazione con l’Istituto Polacco di Roma.

Domenica 20 marzo, ore 10.30, la curatrice condurrà una visita guidata alla mostra, a ingresso libero e senza prenotazione, cui seguirà una colazione polacca. 

 

Visitabile a ingresso gratuito dal 19 marzo al 5 giugno 2016: dal mercoledì al venerdì 10.30-13.00 e 16.00-19.30; sabato, domenica e festivi 10.30-19.30. Chiuso il lunedì e il martedì.

 

Restauro duomo di Bondeno

Nella serata di venerdì scorso al Centro 2000, riguardante i Cavalieri Templari ed i legami di questi con il territorio ferrarese, abbiamo mostrato la “Croce” rinvenuta nell’abside ad un relatore, Prof. Francesco Scafuri, che ha concretizzato quello che abbiamo sempre pensato. La croce é senza dubbio ” crociata” e pone quindi il muro dell’abside in data anteriore al 1300. Con la “caduta in disgrazia” dei Cavalieri Templari, nella metà del XIV secolo i loro simboli furono celati, ecco il perché della ricopertura della “Croce” con il dipinto a graticcio. Quindi il muro dell’abside non fu demolito totalmente nel 1459, ma sopraelevato sull’esistente della Chiesa fatta erigere nel 1114 con l’elargizione di Matilde di Canossa. Per l’inaugurazione di Domenica 20/03/2016 (ore 18)  la si potrà ammirare interamente restaurata.

foto di Lorenzo Caselli.
foto di Lorenzo Caselli.
Lorenzo Caselli

 

FAI a Ferrara

Un appuntamento dedicato a tutti coloro che hanno a cuore il patrimonio artistico e naturalistico italiano.

18, 19, 20 marzo 2016

Ferrara – Piazzale San Giorgio, 29 – Piazza del Municipio, 2

Nella XXIV Giornata FAI di Primavera a sostegno dell’arte e della natura italiane, visite guidata per chi non vuole perdere l’occasione di conoscere luoghi meravigliosi, nella maggior parte dei casi non accessibili al pubblico nei restanti giorni dell’anno.

Programma

– Chiesa di San Giorgio – Il Chiostro, la sacrestia, l’abside e molto altro – Piazzale San Giorgio, 29
Venerdì: 10.00-12.30 (ultimo ingresso)
Sabato 10.00-17.30 (ultimo ingresso)
Domenica 13.30-17.30 (ultimo ingresso)

Visite guidate a cura degli Apprendisti Ciceroni® dell’IIS “G. B. Aleotti – D. Dossi”, indirizzo CAT.
Iniziative speciali:
Durante gli orari di apertura, musica di sottofondo: all’organo gli studenti del Maestro Francesco Tasini del Conservatorio “Girolamo Frescobaldi” di Ferrara; all’arpa e al flauto gli allievi della Associazione Culturale “Scuola di Musica MUSIJAM”.
Il Palazzo Ducale Estense con le Sale del Duca – Piazza del Municipio, 2
salendo dallo scalone monumentale di Piazza del Municipio sarà possibile visitare le splendide sale riservate al Sindaco e la sua Segreteria, la Sala Tonda di Giunta e attraverso la Sala dell’Albo Pretorio percorrendo la Via Coperta si uscirà nel cortile del Castello Estense.

Sabato e domenica: 10.00-12.30 (ultimo ingresso); 14.30-17.00(ultimo ingresso)

Visite guidate a cura degli Apprendisti Ciceroni® del Liceo Scientifico Statale “A. Roiti” – Corso dei Beni Culturali.

Tariffe

Ingresso a offerta libera

Belle storie

Storia, commercio, cultura, solidarietà: i protagonisti della storia e dell’attualità bondenese si raccontano. Sabato 12 marzo alle 10 in Sala2000 va in scena “Belle storie”, il ciclo di interviste, condotte dall’assessore Francesca Aria Poltronieri con la regia di Andrea Samaritani, dedicate alle figure di spicco del territorio. Dopo l’intervento introduttivo e illustrativo dell’assessore si alterneranno le proiezioni dedicate a Chiara Bolognesi, dell’Auxing, la scuola di musica moderna di Bondeno, Roberta Baruffaldi, capoteam delle restauratrici del duomo (che sarà inaugurato il prossimo 20 marzo), don Roberto Sibani, promotore del progetto di solidarietà ‘Da Bondeno a Parauapebas’, un mercatino itinerante di oggetti di recupero i cui proventi hanno aiutato progetti di sostegno alle popolazioni delle aree più povere del Brasile. Ancora: al centro delle interviste anche Marta e Mario Guerzoni, dell”Antico mulino di Bondeno’, Iris Bernagozzi, edicolante storica di Piazzetta dei Polli e Dante Trevisani, appassionato sportivo, che parlerà dei suoi 70 anni in Gavellese.
“Belle storie ha dato voce in questi anni a tantissimi bondenesi illustri, altri ancora saranno presto sotto i nostri riflettori, facendo conoscere il lavoro di tanti bondenesi e, appunto, storie di vita quotidiana, rese speciali dall’impegno e dalla passione che i nostri protagonisti hanno dimostrato in questi anni. Storie di solidarietà, di vita vissuta, di lavoro, di passioni, che contribuiscono all’infinita ricchezza del nostro territorio”.

 

I Templari a Ferrara

“I templari nel territorio ferrarese, tra storia e leggenda”. E’ il titolo del convegno organizzato – venerdì 11 marzo alle 20,45 in Sala 2000 – dall’associazione De Humanitate Sanctae Annae, in collaborazione con il Lions Club Bondeno e con il patrocinio del Comune. A aprire la serata sarà il sindaco Fabio Bergamini, quindi il
saluto del presidente Lions Paolo Saltari e i relatori: Carlo Magri (‘I Templari raccontati dal cinema’), Paolo Sturla Avogadri (‘La missione dei nove Cavalieri’), Gianluca Lodi (‘Guglielmo III degli Adelardi, Cavaliere Professo), Francesco Scafuri (‘Luoghi templari a Ferrara, storia e misteri’).

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Il "fantastico" Padano

venerdì 11 marzo ore 17 Sala Agnelli

IMMAGINI E PAGINE “FURIOSE” RITROVATE FRA LE PIEGHE DEL “FANTASTICO” PADANO Da Lanfranco a Bruno Vidoni a Giuseppe Pederiali

Conversazione di Roberto Roda

Il Presente Remoto 2016 – VII edizione
Ciclo di conversazioni etno-antropologiche di Roberto Roda

Immagini e pagine “Furiose” ritrovate tra le pieghe del “Fantastico” padano

La piatta uniformità della pianura può, per reazione, favorire l’invenzione fantastica? Viene spontaneo chiederselo, osservando i lavori pittorici e letterari con cui tre importanti autori di estrazione padana hanno omaggiato il Furioso e il suo autore. Emergono dall’oblio alcuni straordinari e avveniristici disegni inediti, realizzati, nel 1954, dal quingentolese Lanfranco, esponente di spicco di quel “Realismo fantastico” internazionale che negli  anni ’60 faceva capo alla rivista parigina “Planète”. Ancora, tornano alla luce i dipinti con cui, negli anni ’70, il centese Bruno Vidoni (1930-2001) dialogò con il Furioso e con quel Cavaliere inesistente di Italo Calvino, che idealmente procede dal Furioso. Si svela, infine, un piccolo mistero: la passione per l’Ariosto del romanziere di Finale Emilia Giuseppe Pederiali (1937-2013). Scrittore di tanti romanzi di successo, Pederiali fu anche-pochi lo sanno- uno dei più spumeggianti e prolifici sceneggiatori di fumetti erotici popolari negli anni ’70.  Agì ironicamente con lo pseudonimo di Rubino Ventura che nella realtà storica  fu un generale e avventuriero nativo anch’egli di Finale Emilia, finito nella prima metà dell’800 alle dipendenze del Maharaja di Lahore. Sono di Pederiali-Ventura molte “fiabe per adulti” che inondarono le edicole e segnarono, la rivoluzione sessuale di quegli anni. A lui si devono disinibite e divertenti eroine “per adulti” come Biancaneve, Naga, la maga e Yra, la vampira, tutte caratterizzate graficamente dallo stile elegante del veneziano Leone Frollo. È soprattutto nelle produzioni per l’editore Renzo Barbieri, nelle storie per le collane Biancaneve, Fiabe Proibite e Sexy Fiabe, che le pirotecniche situazioni ariostesche fanno sorprendentemente capolino nella scrittura incisiva e divertita del Pederiali-Ventura.
A cura del Centro Etnografico Ferrarese

Celebrazioni 8 marzo

Appena letto su fb. Una prof. di Ferrara risponde così ad un invito del Comune a partecipare alle celebrazioni dell’ 8 marzo.
Dovrebbe aver ricevuto l’invito cartaceo del Sindaco…”
“Probabile, ma non apro la buchetta della posta da un paio di giorni, comunque mi dica per cortesia di c…osa si tratta.”
“Volevamo invitarla ad un evento importantissimo, sabato 12 marzo: per celebrare la giornata della donna e il 70° anniversario del voto alle donne sono state invitate tutte le consigliere comunali dal dopoguerra in poi. Interverrà l’assessora alle pari opportunità, il sindaco, una docente dell’Università di Ferrara.”
“E’ prevista la possibilità di parlare?”
“Non esattamente, però una giornalista farà delle domande ad alcune ex consigliere, lei compresa se è d’accordo, cioè una sola domanda ma non di politica…”
“Non di politica? Perché, eravamo in Consiglio a lavare i piatti?”
“No, no, non mi sono spiegata bene, una domanda tipo come vi siete trovate con i consiglieri uomini, se vi era disparità…”
“La ringrazio, ma non sono interessata ad autocelebrazioni dell’Amministrazione. Non verrò. Mi perdoni, nulla contro di lei che sta solo facendo il suo lavoro, ma non partecipo ad iniziative sul voto alle donne così organizzate e da chi fa parte del partito di governo che il voto oggi lo sta togliendo a tutti sul Senato e l’ha già tolto sulla Provincia.”
“E io che volevo anche invitarla all’altra iniziativa di domani mattina per la festa della donna! E’ alle 10,30…”
“Alle 10,30 sono a scuola.”
“Ah, ecco, anche questo è un tema molto interessante: come conciliare, per le donne, i tempi del lavoro e i tempi della politica….”
“No, guardi, non è questione di donne: è questione di gente che fa politica senza aver mai lavorato in vita propria e così organizza convegni alle 10,30 del mattino.”