Ricordi di guerra

Di recente hanno fatto una mostra documentaria, presso la società operaia di Bondeno, nel quadro del centenario della prima guerra mondiale; incuriosito ho cercato anch’io qualche reperto domestico:


trovando la tessera dell’associazione combattenti di mio nonno paterno (sergente maggiore, genio telegrafisti) e

e del nonno materno sergente nei mitraglieri

 

Il manichino e i suoi paesaggi

Prima mostra in Italia sulla storia del manichino, a partire dal libro nato dalla grande passione per questo oggetto di Linda Mazzoni e Claudio Gualandi, due instancabili collezionisti e ricercatori di “simulacri umani”, a Palazzina Marfisa d’Este

Dall’11 novembre 2015 al 13 marzo 2016

Palazzina Marfisa d’Este, Corso Giovecca, 170 – 44121, Ferrara

“Il manichino e i suoi paesaggi. Una storia (quasi) metafisica” è la prima mostra in Italia sulla storia del manichino, a partire dal libro nato dalla grande passione per questo oggetto di Linda Mazzoni e Claudio Gualandi, due instancabili collezionisti e ricercatori di “simulacri umani”, con la collaborazione della critica d’arte Maria Livia Brunelli.

In esposizione più di quaranta pezzi storici e una selezione di opere di arte contemporanea, ambientati presso la Palazzina di Marfisa d’Este, affascinante residenza signorile di epoca rinascimentale della discussa nipote di Lucrezia Borgia, in occasione delle celebrazioni del centenario della nascita della Metafisica. La mostra, ideata in concomitanza con la grande esposizione al Palazzo dei Diamanti “De Chirico a Ferrara. Metafisica e avanguardie”, si avvale della collaborazione tra le Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea e i Musei di Arte Antica del Comune di Ferrara.

Nelle sale della elegante dimora estense, una variopinta e variegata galleria di manichini per la moda, la religione, la scienza, la pubblicità e l’arte, dal XVIII secolo ad oggi, provenienti da importanti collezioni. Per raccontare, attraverso una narrazione accattivante e coinvolgente, la storia del manichino, figura consueta eppure misteriosa, fortemente simbolica, da sempre connessa alla storia dell’uomo.

In mostra anche una selezione di noti artisti internazionali che hanno realizzato opere ad hoc sul tema. Da Mustafa Sabbagh, che presenta una grandiosa installazione multimediale sul tema della famiglia mummificata come un gruppo di manichini, a Manuela Altini, che sospende metafisicamente un imponente gruppo scultoreo, fino a Jolanda Spagno, che crea spaesamento tramite lenti che alterano la percezione visiva.

Per informazioni e richiesta media kit:

www.mostramanichino.it

Un castello di libri

Si svolgerà dal 20 al 22 novembre a Mirandola la IX edizione di “Un castello di libri”. Quest’anno la manifestazione si concentra in particolare su due ambiti: la competizione regolata dalla lettura e il piacere di raccontare storie. All’interno del Castello di Libri si svolgerà una gara fra gli studenti delle scuole superiori cittadine, basata su una decina di libri, la cui lettura costituirà la materia del contendere. In pratica vince chi legge “meglio”. L’edizione 2015 si soffermerà poi sul valore della narrazione. Sono stati prevalentemente invitati scrittori che hanno pubblicato opere di narrativa, raccontando storie, immaginando percorsi e vicende o anche riportando fatti veri, ma sempre narrando. La lettura in questo modo travolge e porta sempre in un mondo nuovo.

Si comincia venerdì 20 novembre, presso l’Aula Magna “Rita Levi Montalcini” alle 9 con l’autore e illustratore di libri Gek Tessaro che propone lo spettacolo “Don Chisciotte e la lettura”, basato sul libro “Il cuore di Chisciotte” (Carthusia).  Alle 11,30, sempre presso l’Aula Magna”, si svolgerà “Ma che bel castello”, la finale della gara di lettura, giunta al capitolo conclusivo, dopo le eliminatorie condotte all’interno delle scuole superiori mirandolesi. Alle 18, presso il Foyer del Teatro Nuovo, Andrea Molesini parlerà de: “La guerra di un secolo fa”, riallacciandosi al suo romanzo “Presagio” (Sellerio) che ci mostra una magica Venezia nei giorni precedenti allo scoppio della prima guerra mondiale. Alle 21, presso la Sala La Fenice in Galleria del Popolo “Concerto a due tastiere, concerti per due clavicembali e archi tra Italia e Germania” con il quintetto d’archi “Sarti”. Saranno eseguite musiche di Bach, Pergolesi, Durante e Galuppi.

 

Sabato 21 novembre, Aula Magna “Rita Levi Montalcini”, alle 10, il celebre scrittore Roberto Piumini interverrà sul romanzo epico, con particolare riferimento al suo romanzo “Folo il centauro” (Einaudi). Di letteratura fantastica parlerà invece Silvana De Mari, sempre presso l’Aula Magna, alle 11,30. Nel pomeriggio, alle 16, presso la Sala La Fenice, Francesca Fornario racconterà della grande fatica di diventare genitori che ritroviamo nel suo libro “La banda della culla”(Einaudi). Alle 17, sempre nella Sala La Fenice, Laura Pariani si concentra sull’ipotesi di fuga del grande poeta Dino Campana dal paese natale di Marradi a Montevideo, affrontata nel suo romanzo “Questo viaggio chiamavamo amore” (Einaudi). Alle 18,15, Sala La Fenice, Ermanno Cavazzoni si chiede se l’Italia sia veramente il Paese delle meraviglie, proponendo come nel suo volume “Il pensatore solitario” (Guanda), soluzioni strampalate per risolvere la crisi, con una comicità fantastica che suscita meraviglia. Alle 21, Sala La Fenice, il grande documentarista e scrittore Folco Quilici parlerà di avventure, scoperte e della caccia ai tesori nascosti nei mari del mondo.

 

Domenica 22 novembre, ultimo giorno della manifestazione, presso la Sala La Fenice, alle 11, Valerio Varesi parla dell’Italia degli ultimi quarant’anni, tema affrontato nel suo libro “Lo stato di ebbrezza” (Frassinelli).

 

Dalle ore 16,30, presso l’Aula Magna “Rita Levi Montalcini”, la Fondazione Cassa di Risparmio di Mirandola presenta le ristampe anastatiche “Memorie storiche delle chiese e dei conventi e delle confraternite di Mirandola” volumi VII –VIII- IX, con annullo filatelico dedicato al Canonico Felice Ceretti nel centenario della morte (1915 – 2015). Al termine ci sarà il concerto “La preghiera nel melodramma italiano” a cura della Filarmonica “Andreoli” di Mirandola e del Coro “Città di Mirandola”. L’evento è aperto a tutti i cittadini, con accesso in sala fino ad esaurimento dei posti. Copia omaggio dei volumi al termine della serata.

 

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Convegno di studi

CONVEGNO DI STUDI
Stella Patitucci, Marco Stefani, Marco Stefani
LA ROMANIZZAZIONE DELL’ANTICO DELTA PADANO. UNA REVISIONE
A quarant’anni dalla pubblicazione dell’opera di Giovanni Uggeri, La Romanizzazione
dell’antico delta Padano (Ferrara 1975), che rappresentò un innovativo modello
interpretativo della fase romana del territorio Ferrarese, appare opportuno prospettare una revisione e un aggiornamento di tutta la problematica relativa alla ricostruzione del
paesaggio antico e dell’insediamento nell’area dell’antico delta Padano alla luce delle recenti
scoperte, degli scavi archeologici e delle ricerche geomorfologiche degli ultimi decenni.
Interverranno la Prof. Stella Patitucci dell’Università LUMSA di Roma, il Prof. Marco Stefani
dell’Università di Ferrara e il Prof. Giovanni Uggeri dell’Università di Roma “La Sapienza”.
A cura dell’Accademia delle Scienze di Ferrara
GIOVEDì 19 ORE 16 PRESSO BIBLIOTECA ARIOSTEA DI FERRARA

Veloce come Vandalo

La presentazione del libro

Venerdì sera la presentazione del libro “Veloce come Vandalo” dell’autore Mario Natucci, prodotto da ‘Nomos Edizioni’. L’evento è in programma dalle ore 20.30 presso la sala consiliare del Maf in via Rinascita 6/1.

Il volume narra il successo del cavallo purosangue ‘Vandalo’, vincitore di circa 300 gare nell’epoca successiva all’unificazione d’Italia, è ambientato nella pianura del Po dove si tenevano le gare del trotto. Dai primi capitoli con le gare a Finale Emilia durante la tradizionale fiera, fino ai palchi più prestigiosi dell’ippodromo di Modena e la Montagnola di Bologna, a cui fa da contorno il ritratto di un’epoca di forte cambiamento sociale e le innovazioni scientifiche.

Nato nel 1862, un anno dopo l’Unità d’Italia, Vandalo fu il primo campione capace di entrare nel cuore di un popolo che aveva appena cominciato a essere italiano. Quando calcio e ciclismo erano di là da venire, per merito suo nacque il tifo nazionale e il trotto divenne il primo sport popolare. Vandalo, che batteva i grandi campioni stranieri, che andava a vincere all’estero, fece assaporare l’orgoglio di sentirsi italiani in un Paese che dava pochi motivi o nessuno di esserlo. Scartato da re Vittorio Emanuele II, suo primo proprietario, che lo restituì all’allevatore in quanto indomabile e “inservibile”, Vandalo divenne il re del trotto e vinse trecento corse, anche se ufficialmente ne furono registrate solo duecento su duecentoventisei disputate.. Fu un destino singolare il suo: con lui si chiudeva l’era plurimillenaria del trasporto animale (e della stessa velocità) legata al cavallo e si apriva l’era dei motori. Vandalo rappresentò così una sorta di ideale staffetta fra cavalli e cavalli-vapore, teatro della quale fu quel pezzo di pianura fra Ferrara, Bologna e Modena in cui era, ed è tuttora, forte il culto della velocità.

Il libro contiene la presentazione del giornalista Vittorio Feltri.

http://www.finalenews24.it/cultura-e-spettacolo/item/2702-la-presentazione-del-libro-veloce-come-vandalo.html

Ferrara e la Grande Guerra

LUOGHI E PERSONAGGI SIGNIFICATIVI DELLA GRANDE GUERRA: L’ASSISTENZA SANITARIA E LA PITTURA METAFISICA A FERRARA
Nell’ambito di un progetto rientrante nel programma ufficiale delle commemorazioni del
centenario della Prima guerra mondiale a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri,
l’Associazione De Humanitate Sanctae Annae – in collaborazione con l’Associazione
Culturale di Ricerche Storiche “Pico Cavalieri” e con la Casa Editrice Faust Edizioni di Fausto Bassini – racconterà per bocca di storici valenti e ricercatori locali il grande cuore di Ferrara nel quadriennio 1915-18.
La nostra città non si limitò alla pur consistente attività ospedaliera del nuovo Sant’Anna:
ben presto sorsero Associazioni, Comitati e iniziative di solidarietà e assistenza ai profughi,
agli orfani dei caduti per la Patria e alle famiglie in difficoltà. Dal Posto di Conforto presso la
stazione ferroviaria all’Ufficio del Lavoro, dai Giovani Esploratori alla Casa del Soldato, con un particolare focus sull’ospedale militare di Aguscello diretto dal Professor Gaetano Boschi, che ospitò soldati-artisti del calibro di De Chirico, De Pisis, Carrà e Soffici, inventori della grande Pittura Metafisica.
Intervengono: Guido Antonioli -Insegnante; Associazione culturale di ricerche storiche “Pico Cavalieri” di Ferrara; Vittoria Benetti – Insegnante, Vice Presidente FIDAPA di Ferrara Donato Bragatto – Storico, Presidente dell’Associazione Culturale di Ricerche Storiche “Pico Cavalieri” di Ferrara; Francesco Scafuri – Responsabile Ufficio Ricerche Storiche del Comune di Ferrara; Paolo Sturla Avogadri – Documentarista, saggista, Presidente Istituto Nastro azzurro di Ferrara.
Con proiezione di immagini rare e inedite.

GIOVEDì 12 NOVEMBRE, ORE 17 presso Biblioteca Ariostea di Via Scienze 17, Ferrara

Aggressione di Renazzo

Due giovani di 26 e 22 anni, di origine rumena, sono stati fermati dai Carabinieri di Cento (qui l’articolo de La Nuova Ferrara): secondo gli investigatori sarebbero loro i responsabili del furto e dell’aggressione nel corso della quale ieri, a Renazzo, nel Ferrarese, hanno ferito in maniera gravissima due donne: gli uomini sono stati arrestati e a loro carico ci sono le accuse di rapina e tentato omicidio firmate dal pm Filippo di Benedetto.

LEGGI ANCHE: L’articolo su La Nuova Ferrara

LEGGI ANCHE: Renazzo, due donne ridotte in fin di vita dai ladri

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Archivio Caretti

SABATO 7 NOVEMBRE, ORE 10.30, PRESSO BIBLIOTECA ARIOSTEA, FERRARA
A cento anni dalla nascita di Lanfranco Caretti (1915-2015)
Presentazione dell’Inventario dell’Archivio Caretti a cura di Angela Ammirati
Saluti di Massimo Maisto , vicesindaco del Comune di Ferrara
Alla presenza della Famiglia Caretti
intervengono
Alessandro Zucchini , IBC – Regione Emilia-Romagna, Euride Fregni , Soprintendenza Archivistica per l’Emilia Romagna Ferrarese, studioso di Ariosto, Tasso, Parini, Fosc
olo, Alfieri, Manzoni, docente di Letteratura italiana a Pavia e a Firenze, Accademico dei Lincei , socio della Deputazione di Storia Patria, amico di Antonioni, Bassani, Calvino, Sereni. A cento anni dalla nascita di Lanfranco Caretti, in Biblioteca Ariostea, la mostra “Pagine, carte e carte tra le pagine” rappresenta l’occasione per ricordare uno dei più importanti studiosi e maestri della nostra letteratura, attraverso le sue carte e la sua biblioteca, che insieme costituiscono l’eredità più grande che ha lasciato alla sua città.
Orari di apertura della mostra: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18.30, sabato dalle 9 alle
12.30
Informazioni: Angela Ammirati tel. 0532 418218
e-mail: ammirati.ariostea@edu.comune.fe.it

Finale Emilia e McDonald's

Vengono da Finale Emilia due giovani coltivatori selezionati da McDonald’s per fornire il grano con cui si realizzano i panini della multinazionale in Italia. Un bell’accordo nato nella Bassa grazie al lavoro dell’azienda East Balt di Bomporto che porterà il grano made in Finale  nei 520 ristoranti Mac del Paese.
Il progetto Fattore Futuro, nato con l’obiettivo di accompagnare e aiutare i giovani agricoltori nello sviluppo delle proprie aziende. In totale sono 20gli  imprenditori selezionati per entrare a far parte dei fornitori italiani di McDonald’s, scelti tra oltre 130 candidati con meno di 40 anni e con un progetto di innovazione e sostenibilità per la propria azienda. Sette le filiere coinvolte: carne bovina, carne avicola, pane, insalata, patata, frutta, latte.
Franceso BelluttiFrancesco Bellutti

Ecco gli imprenditori finalesi scelti:

Francesco Belluti, 27 anni, di Finale Emilia, è fortemente convinto che le nuove tecnologie possano dare un contributo significativo allo sviluppo della resa delle coltivazioni e al monitoraggio dei costi di produzione. Per questo motivo, tra le altre innovazioni già introdotte nella sua azienda, Belluti ha in progetto di adoperare la localizzazione satellitare per implementare l’agricoltura di precisione, ridurre l’utilizzo di fertilizzanti e garantire un risparmio energetico.
C’è poi Carlo Filippi Luppi, 27 anni  il quale insieme all’Università di Padova studia come utilizzare i batteri azotofissatori per ridurre sensibilmente l’utilizzo di fertilizzanti usati nella produzione agricola.
Carlo Filippo LuppiCarlo Filippo Luppi

L’elenco dei 20 produttori selezionati da McDonald’s

Ida Adinolfi, Montecorvino Rovella (SA) – coltivazione di insalata
Giosuè Arcoria, Santa Maria di Licodia (CT) – coltivazione di frutta (arance)
Achille Belloni, Casalmaiocco (LO) – allevamento bovino
Francesco Belluti, Finale Emilia (MO) – coltivazione di grano
Silvio Bonetti, Rudiano (BS) – produzione di latte
Ilaria Bussolotti, Pegognaga (MN) – allevamento bovino
Sergio Campana, Campogalliano (MO) – coltivazione di grano
Massimo Campitelli, Larino (CB) – allevamento pollo
Tommaso Carioni, Trescore Cremasco (CR) – allevamento bovino
Roberto Favazza, Montagnana (PD) – coltivazione di patate
Nicola Forini, Calcio (BG) – coltivazione di insalata
Massimo Liberatore, Palata (CB) – allevamento pollo
Carlo Filippo Luppi, Modena – coltivazione di grano
Matteo Mapelli, Bellinzago Lombardo (MI) – allevamento bovino
Raffaella Mellano, Agliè (TO) – allevamento bovino
Mauro Moletta, Coccaglio (BS) – produzione di latte
Vincenzo Petitti, Rotello (CB) – allevamento pollo
Francesco Randazzo, Ramacca (CT) – coltivazione di frutta (arance)
Claudio Scipioni, Avezzano (AQ) – coltivazione di patate
Thomas Sparer, Appiano (BZ) – coltivazione di frutta (mele)

 

“McDonald’s crede nell’Italia ed è parte attiva del sistema agroalimentare italiano, da cui già oggi acquista l’80% dei suoi ingredienti. Con il progetto Fattore Futuro abbiamo avuto la conferma che l’Italia agricola è viva e che la strategia di aumentare la percentuale dei nostri ingredienti italiani non solo è vincente, ma è anche assolutamente realizzabile – dichiara Roberto Masi, amministratore delegato di McDonald’s Italia – Siamo felici di accogliere questi 20 imprenditori nel sistema McDonald’s che darà loro la certezza di un contratto pluriennale e la possibilità di essere inseriti in un sistema che, grazie ai nostri partner, opera su scala internazionale con sistemi produttivi e di certificazione all’avanguardia. Il nostro obiettivo è quello di dar loro la possibilità di far crescere concretamente, e in modo sostenibile, queste aziende. Continuiamo ogni anno a confermare non solo di credere nel paese, ma soprattutto nei suoi giovani”.

Il gruppo dei ragazzi selezionati all'Expo di MilanoIl gruppo dei ragazzi selezionati all’Expo di Milano

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