Icone italiane e contemporanee

Nell’ambito delle iniziative e di studio e approfondimento promosse in occasione della mostra Tradizione dello splendore. Icone italiane contemporanee, domenica 22 febbraio alle ore 15.30 il Museo MAGI’900 propone una doppia conferenza, condotta da due apprezzati studiosi di arte sacra.
Don Gianluca Busi, iconografo, membro della commissione per l’arte sacra della Diocesi di Bologna, teologo e pubblicista, presenta il senso e significato dell’icona.
Identificando un percorso storico che parte dall’origini del cristianesimo, verrà tracciato un un itinerario che si estende per due millenni, alla ricerca di una connessione fra iconografia e avanguardie russe nel secolo scorso, in particolare nell’opera di Kandinskij, Jawlenskj e Malevic.
Per chi vorrà proseguire con la visita alla mostra saranno inoltre illustrati i  codici interpretativi peculiari dell’icona e della sua teologia. L’icona infatti è un dipinto che dipende da un pensiero teologico ed è disciplinata da un canone ecclesiale, per cui è difficilmente fruibile per un osservatore contemporaneo di area occidentale (latina).
Il dott. Franco Faranda, direttore della Pinacoteca Nazionale di Bologna, porterà invece un contributo specifico dedicato alla lettura iconografica di una venerata immagine molto nota nel territorio bolognese, l’ lcona della madonna di San Luca, un’immagine mariana della Theotokos tra Oriente ed Occidente cristiano.
La conferenza auspica appunto di rendere il visitatore maggiormente consapevole della ricchezza di significati nascosta nelle icone, affinché possa comprendere meglio il senso profondo e la rinnovata attualità di questa “tradizione dello splendore”.
          L’ingresso è gratuito

MUSEO MAGI ‘900

Aperto dal martedì alla domenica, dalle ore 10.00 alle ore 18.00 

Via Rusticana A/1 – 40066 Pieve di Cento (BO) – tel. ­+39 051 6861545 – fax +39 051 6860364

 info@magi900.com – www.magi900.com – facebook.com/MuseoMagi900  – twitter.com/MuseoMagi900


La Grande guerra

Dal 14 Febbraio all’8 Marzo 2015

Ferrara – Museo del Risorgimento e della Resistenza – Corso Ercole I d’Este 19

Mostra storico documentaria a cura di Gian Paolo Marchetti, Davide Mantovani, Bruno Scaramuzza e con la collaborazione di Antonella Guarnieri ed Elena Ferraresi.

Una mostra che permetterà ai visitatori di compiere un vero e proprio balzo all’indietro nel tempo, attraverso lo sguardo di quello che fu un indiscusso maestro dell’illustrazione, Achille Beltrame.

Un interessante paragone tra l’illustrazione di Beltrame, così amata in Italia e le nuove tecniche d’indagine giornalistica, che, proprio nella Grande guerra, videro esordire la figura, che durante il secondo conflitto bellico mondiale, si incarnerà in maniera esemplare in Robert Capa, del ‘reporter di guerra’.

Il percorso espositivo è accompagnato da un testo di Gian Paolo Marchetti che analizza le fasi più importanti degli eventi bellici, oltre che da alcuni pannelli di carattere storico locale, curati da Antonella Guarnieri, che si concentrano sull’interventismo ferrarese e sulle condizioni sociali che ne furono cornice.

Orari

Da martedì a domenica 9.30-13.00 / 15.00-18.00

________________________________________________

Mostre ed esposizioni:
la Grande Guerra in Emilia-Romagna

Bologna, 19 febbraio-29 marzo 2015
Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci, 5
Nuova tappa della mostra itinerante
#grandeguERra. L’Emilia-Romagna tra fronte e retrovia
a cura di M. Carrattieri, C. De Maria, L. Gorgolini e F. Montella

Iniziativa promossa dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, e realizzata dall’Istituto Parri Emilia-Romagna, in collaborazione con la Rete degli Istituti storici emiliano-romagnoli e il Museo civico del Risorgimento di Bologna, con la partecipazione di Clionet.
Allestimento e catalogo di Bradypus
Il catalogo è liberamente scaricabile in pdf a questo link

Per l’invito in pdf clicca qui

 

 

Incontri di "Beati chi?"

Sabato 21 febbraio alle ore 17 presso la Sala 2000 di V. Matteotti 10 a Bondeno riprendono gli incontri di Beati chi? Riflessioni su un mondo che cambia, promossi dalla Parrocchia di Bondeno con il patrocinio del Comune. Il titolo: Bologna 2 agosto 1980. Il diritto di sapere, il dovere di non dimenticare ci riporta a fatti lontani trentaquattro anni ma ancora tanto vicini e radicati nella memoria di noi tutti.
Marina Gamberini, Roberta Garuti e Patrizia Poli sono miracolosamente sopravvissute alla strage della stazione di Bologna del 2 agosto 1980, uno degli attacchi più spaventosi e vigliacchi del dopoguerra che ha profondamente segnato la vita e la storia della nostra nazione. Un attentato al cuore dello stato ed alle sue istituzioni, ai principi democratici su cui esso si fonda.
Partendo dalla terribile storia personale delle nostre ospiti ripercorreremo quei giorni, le indagini, i processi che tra mille difficoltà hanno cercato di far luce su quello che ancora oggi appare come un mistero tutt’altro che risolto, almeno per quanto riguarda il disegno ed i mandanti che stanno dietro le quinte dell’attentato.
Marina, Roberta e Patrizia fanno parte dell’Associazione familiari vittime della strage di Bologna che dal 1981 si impegna perché la verità possa essere completamente svelata e perché non si perda la memoria di quello che è stato e non deve mai più accadere.

Fonte: Comune di Bondeno

 

Musica a Finale

La rassegna di concerti si chiama “FINAL MENTE” e si terrà due domeniche al mese ad orario aperitivo (18:00 / 20:00) nello storico bar del centro, l’Agorà, del nuovo proprietario Alessandro Mitola e inizierà domenica 15 febbraio con la rock band “Valerian Swing”. Il progetto è nato grazie all’aiuto di due amici, Raffaele Marchetti e Luca Abbottoni, con l’obbiettivo di sfruttare a pieno le potenzialità e gli spazi offerti dal suo nuovo locale, realizzerà una rassegna di concerti domenicali.

I concerti saranno, come ci hanno confessato gli organizzatori, esclusivamente di musica originale, in collaborazione con la scuola di musica intercomunale Andreoli e l’etichetta discografica finalese “Upupa”.

In copertina scaletta degli appuntamenti di febbraio/marzo.

 

Abbiamo deciso di porre alcune domande per saperne di più a proposito di questa rassegna. Che cos’è FINAL MENTE?

 

FINAL MENTE è una possibilità.

La possibilità di creare, o per meglio dire ri-creare, un tessuto musicale e culturale nuovo, oppure solo semplicemente “diverso”, che a finale, ormai, esiste solo nella figura del LatoB.

FINAL MENTE è un desiderio.

Il desiderio di vedere un concerto poco lontano dal centro del paese dove siamo cresciuti ed abitiamo.

Un centro che dopo il terremoto è stato, di nuovo, dimenticato.

 

Dando un primo sguardo al programma vedo comparire solo band underground del panorama indipendente italiano. Perché questa scelta?

E perché non cover band o tribute band, come spesso si sceglie come aperitivo in qualsiasi altro bar?

 

Abbiamo fatto una scelta.

Quando ci siamo trovati insieme le prive volte, prime dell’apertura, per parlarne, l’aspetto sul quale siamo stati subito in accordo era la proposta musicale o l’idea del programma e quindi la strada da seguire.

Il fatto che tutti e tre avessimo gusti pressoché identici a reso tutto molto più semplice e veloce, anche a livello di concetto ed organizzazione.

L’originalità è una caratteristica importante, qualsiasi sia la sua forma finale, proprio per il lavoro, il tempo e la passione che c’è dietro, ed abbiamo deciso in un qualche modo di premiarla.

Il programma che proponiamo, infatti, ha una forte idea di base ma non è monotematico. Febbraio e Marzo coprono un ventaglio di generi che passano dal folk / beatbox / strumentale / alternative rock / post rock, e tutto questo in sole quattro date. Per farti capire, al giorno d’oggi, quanto sia inutile l’etichetta “indipendente” o “underground”.

Per noi sono parole che rappresentano più un modo di agire che un genere musicale.

Speriamo di unire le persone, non di dividerle.

Speriamo di creare una base per “nostri” gruppi del finalese e dintorni.

Creare un network di amicizie e rapporti con i musicisti di altre città, o perché no, in un futuro, paese.

 

Mi avete parlato di cultura.

Siete aperti ad altri tipi di contaminazione?

Visual, fotografia etc etc?

 

Certo, ma con giudizio e selezione.

Senza mai dimenticare, quindi, la nostra matrice di partenza: l’originalità.

Facendo, in un qualche modo, collimare i nostri gusti anche in altri campi che non sono esclusivamente quello musicale

 

Non avete problemi a fare concerti così adiacenti al centro storico?

 

La questione è abbastanza spinosa.

Siamo partiti considerando che esistono due aspetti contrastanti sull’ubicazione dell’Agorà:

uno, l’aspetto positivo della sua centralità.

Questo speriamo possa rendere più facile catturare l’attenzione della gente di passaggio e tramutarsi, in breve tempo, in una maggiore risposta in termini di numero di persone.

Un altro “negativo” dato dall’alta densità di abitazioni ed edifici confinanti, ai quali non vogliamo assolutamente arrecare fastidio.

Ci abbiamo pensato ed abbiamo deciso per la domenica pomeriggio, ad orario aperitivo, in modo da venire incontro alle esigenze di tutti, ovvero:

le “nostre”: dei ragazzi che abitano a finale, dei ragazzi che provano a creare qualcosa per il proprio paese e territorio che si differenzi dalle proposte degli altri ed incentrato, per il momento, sulla musica.

L’utente medio del bar: che desidera si un intrattenimento attivo durante l’aperitivo ma non sempre ama l’originalità ed apprezza per la maggior parte delle volte qualcosa che tenga compagnia.

Per questo abbiamo deciso di proporlo a domeniche alternate, per dare lo spazio a tutti di godere di questo locale.

L’orario: compreso tra le 18:00 e le 20:00, in modo da permettere a tutti gli abitanti del centro di goderne o, patirne, ad un orario sopportabile ed ammissibile.

 

Avete già in mente la programmazione dei prossimi due mesi aprile maggio? quando finirà la rassegna?

 

Per noi?! L’ideale sarebbe mai, ma mai è una risposta alquanto ambiziosa.

L’idea non è quella di una vera e propria fine ma, come tutti gli altri locali che fanno concerti, si pensava ad una pausa estiva, ma è ancora presto per pensarci.

Non abbiamo ancora pensato ai due mesi successivi a questi di febbraio e marzo, direi che è inutile parlare di pause estive.

Le incognite sono tante e il costo fisso per la realizzazione e l’organizzazione di questo tipo di eventi è elevato.

Questi primi mesi sono il nostro banco di prova.

Noi ci auguriamo che la gente di Finale e dintorni risponda con interesse a questa nostra iniziativa, che non ha altro obiettivo se non quello di riportare la musica e la cultura nel centro di finale.

Per questo abbiamo scelto di intraprendere questo percorso anche aiutati dalla Scuola Di Musica Carlo e Guglielmo Andreoli un “istituzione” culturale del nostro territorio.

Speriamo che la gente partecipi in maniera attiva alla rassegna perché questo farà in modo che progetto continui la propria vita.

Al contrario smetteremo di farlo, ma almeno avremo tentato.

http://www.finalenews24.it/cultura-e-spettacolo/eventi/item/2528-final-mente-concerti-di-musica-originale.html

 

Bonus di 150 euro

Ultimi giorni per l’iscrizione al liceo scientifico di Bondeno e all’Ipsge del Centro studi Superiori di Bondeno e per approfittare contestualmente del bonus scuola (150 euro ad ogni nuovo studente del primo anno) inserito a livello sperimentale dall’amministrazione comunale nel bilancio di previsione. Ci sarà tempo solo fino al 15 febbraio, dunque, per iscriversi all’Istituto professionale e al liceo; una scuola riconosciuta per gli alti standard di qualità della didattica (anche da uno studio della Fondazione Agnelli). «Nelle scorse settimane – spiega l’assessore alla scuola, Francesca Poltronieri – abbiamo scritto alle famiglie, spiegando loro in cosa consisteva questo bonus. Indirizzato ai neo-iscritti alle superiori di Bondeno e finalizzato all’acquisto di buona parte dei libri di testo.» L’amministrazione, fa capire Francesca Poltronieri, crede molto nelle scuole, «difese a tutti i livelli, comprese quelle paritarie e frazionali, anche con ingenti stanziamenti per il trasporto scolastico (circa 250mila euro; ndr).» Ma quest’anno serviva un ulteriore sforzo, per promuovere la qualità didattica del liceo scientifico e dell’Ipsge. Così è nato il progetto del bonus da 150 euro a studente, che per l’amministrazione è «un concreto impegno per l’istruzione dei nostri ragazzi – conclude Poltronieri – e per lo sviluppo del territorio. A tale fine, la cifra sarà riconosciuta anche ai non residenti, ma soltanto a patto di acquistare i libri di testo negli esercizi commerciali del nostro territorio.»

Fonte: Comune di Bondeno

Lidia Bellodi parla alle scuole

Lidia Bellodi, ultima superstite dell’assalto al municipio del 18 febbraio del 1945, che valse a Bondeno la medaglia di bronzo al valore militare, farà visita alle scuole matildee nella stessa giornata del 18, accompagnata dall’assessore alla scuola, Francesca Poltronieri. La quale ha curato anche l’introduzione al volume che verrà presentato sabato 14 febbraio, alle 9,30, alla sala 2000. Si parla del volume a cura di Bracciano Lodi, dal titolo: “Lidia Bellodi, memorie di una donna coraggiosa”. La pubblicazione, sostenuta dall’ANPI e dal Comune di Bondeno, narra la biografia di Lidia Bellodi, l’ultima donna vivente che ha partecipato alla manifestazione del 18 febbraio 1945, quando alcune centinaia di donne, sostenute dalla Resistenza, hanno occupato il municipio di Bondeno e distrutto i registri di leva per evitare che i giovani venissero individuati e mandati alla guerra. Lidia racconta quell’episodio, ma racconta anche le condizioni di vita nelle campagne di Ospitale, Settepolesini, Bondeno; il lavoro nei campi, la miseria, le sofferenza dovute alla guerra e poi gli anni della ricostruzione. «Ho avuto il piacere di conoscere Lidia durante le tante manifestazioni organizzate assieme all’Anpi – spiega Francesca Poltronieri – soprattutto nelle scuole, ma anche durante un consiglio comunale straordinario, nel 2010. Il messaggio contenuto nel libro è rivolto alle nuove generazioni e rende la cittadinanza orgogliosa del suo gesto eroico. Il 18 febbraio torneremo nelle scuole, per rendere attuale quel messaggio.» Alla presentazione del libro interverranno:
  • Francesca Poltronieri, Assessore alla scuola e cultura della Città di Bondeno;
  • Elisabetta Sgarbi, regista e direttore editoriale Bompiani;
  • Ormea Lupi, in rappresentanza dell’Udi di Bondeno;
  • Bracciano Lodi, curatore del libro;
  • Lidia Bellodi, protagonista del libro.
Al termine degli interventi saranno letti alcuni brani del libro da parte di Simonetta Malaguti e Lorenzo Guandalini.
Fonte: Comune di Bondeno

I ragazzi di Villa Emma

Anche quest’anno la Polisportiva “Chi gioca alzi la mano” ha rivolto agli studenti dell’IPSSC e del Liceo Scientifico del Centro Studi di Bondeno una proposta molto interessante per la commemorazione della Giornata della Memoria, che si è svolta presso il Centro Maria Regina della Pace. Si è scelto di rievocare un’esperienza di solidarietà e di grande umanità nell’obbrobrio della guerra e delle persecuzioni razziali, attraverso le parole della Dott.ssa Simona Bezzi, Direttrice della fondazione Campori di Soliera (MO) e collaboratrice della fondazione “I ragazzi di Villa Emma”di Nonantola: si tratta della vicenda dei 73 ragazzi ebrei aiutati e nascosti dalla popolazione nonantolana nel periodo tra l’aprile del 1942 ed il settembre del 1943, ricostruita dallo storico berlinese Klaus Voigt. La popolazione del paese ha saputo unirsi per aiutare questi giovani, sia nel periodo del loro soggiorno a Villa Emma, sia nell’accoglierli e nasconderli nelle proprie case a seguito dell’occupazione tedesca, per consentire loro di raggiungere la Svizzera; l’esito della loro fuga, durata complessivamente cinque anni attraverso l’Europa centro-orientale, fu felice per tutti, tranne che per un ragazzo ricoverato per tubercolosi presso un sanatorio sull’Appennino modenese al momento della fuga. Questa bella storia apre alla speranza: di fronte al male l’uomo può opporsi e, insieme ad altri uomini, dare testimonianza di solidarietà e rispetto per l’essere umano, che in quanto tale va sempre rispettato, aldilà di ogni diversità, come testimonia questo episodio di resistenza civile. Il Dott. Romano Gamberini ha, infine, sottolineato la necessità di attualizzare questi valori nel mondo di oggi, che presenta ancora tante e differenti forme di discriminazione, parlando ai giovani, che con consapevolezza devono costruire il futuro. La Dott.ssa Sharon Reichel, collaboratrice del MEIS di Ferrara, ha arricchito la mattinata presentando il Museo dell’Ebraismo ed invitando gli studenti a visitarlo, spiegando l’importanza di un Museo della storia ebraica e la necessità di conoscere questa cultura tanto intrecciata con la nostra. Trait d’union con la vicenda di Arpad Weisz rievocata lo scorso anno, è stata la partecipazione all’incontro del Prof.Stefano Salmi, ricercatore presso la Facoltà di Storia Contemporanea dell’Università di Bologna, che ha aggiornato gli studenti sui progressi compiuti quest’anno dal Club Internazionale dedicato ad Arpad Weisz di cui è presidente e fondatore. Una mattinata intensa che ha senz’altro lasciato alle coscienze di ciascuno di noi molti motivi di riflessione.

Cispadana

Il Partito Democratico di Bondeno ha organizzato un incontro pubblico relativo ad un argomento di grande interesse per il territorio di Bondeno: la Cispadana, la prima autostrada regionale.
L’iniziativa, svoltasi mercoledì 6 aprile 2011  presso i locali della “Società Operaia di Mutuo Soccorso”, ha visto la presenza di numero pubblico e la partecipazione dell’Assessore regionale ai Trasporti Alfredo Peri, che, dopo l’intervento di apertura del segretario comunale del PD di Bondeno Massimo Sgarbi, ha illustrato lo stato di progetto della grande opera, di cui si parla oramai da anni.
Peri ha sottolineato che la realizzazione della Cispadana è diventata una realtà quando, con il decentramento delle funzioni dallo Stato alle Regioni, agli inizi degli anni ’90, con l’approvazione dei decreti Bassanini, la competenza per realizzare la Cispadana è passata dall’Anas alla Regione Emilia Romagna.
A quel punto la Regione ha deciso di procedere con il meccanismo della “finanza di progetto” che significa utilizzare risorse private per realizzare l’opera.
Infatti, a fronte di 200 milioni di euro stanziati dalla Regione e la concessione per la gestione dell’opera per 50 anni, è risultato aggiudicatario dei lavori un consorzio di imprese che vede capofila l’Autostrada del Brennero.
Il costo complessivo dell’opera sarà di 1 miliardo e 100 milioni.
Alla fine del 2010 è stato firmato il contratto di concessione, ed entro il prossimo anno dovrebbero essere avviati i lavori che la Società si è impegnata a realizzare in 44 mesi.
Il tracciato ha una lunghezza di 67 km, partendo da Reggiolo, all’innesto della Brennero e giungendo sulla A13, all’altezza del casello di Ferrara sud.
Per quanto riguarda i caselli ne sono previsti a Concordia, San Felice sul Panaro, Pilastrello e Poggiorenatico.
Per Bondeno particolarmente interessante è la bretella stradale di collegamento tra la nostra città e il casello di Piastrello, per consentire di raggiungere agevolmente tale raccordo; bretella che prevede anche la realizzazione della circonvallazione ovest di Bondeno. – See more at: http://www.bondeno.com/2011/01/28/cispadana-al-via/#sthash.XFoqVank.dpuf

L'opera sulla carta

 

Arte al Castello

Da gennaio 2015 il Castello Estense ospiterà una selezione di capolavori di due dei più importanti artisti ferraresi tra Otto e Novecento, Giovanni Boldini e Filippo de Pisis.

Dal 31 gennaio 2015

Castello Estense – Largo Castello – Ferrara

Le opere, appartenenti alle collezioni delle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara di Palazzo Massari, saranno allestite nella fastosa cornice del monumento simbolo della città di Ferrara. La mostra sarà l’occasione per riconsegnare ai cittadini e agli estimatori un patrimonio eccezionale che, in seguito al terremoto del maggio 2012, è rimasto per lo più celato al pubblico.

Il percorso espositivo si aprirà con dipinti e opere su carta di Giovanni Boldini, una delle figure di spicco del rinnovamento della pittura italiana e internazionale, prima nella Firenze macchiaiola e poi nella Parigi degli impressionisti. Alcuni capolavori daranno risalto al suo ruolo di indiscusso protagonista della Belle Époque: icone della sua ritrattistica come il Ritratto del piccolo Subercaseaux, Fuoco d’artificio, la Passeggiata al Bois de Boulogne o La signora in rosa, ma anche interni d’atelier, nature morte e vedute.
Il genio di Filippo de Pisis sarà invece protagonista della seconda parte della mostra. La parabola creativa dell’artista sarà raccontata grazie alle opere che sono entrate a far parte della raccolta ferrarese soprattutto grazie all’attività della Fondazione Pianori e al generoso lascito di Manlio e Franca Malabotta. Dalle nature morte marine che segnano l’assimilazione della pittura metafisica e la nascita di un linguaggio più personale agli esiti della sua “stenografia pittorica” di cui sono un formidabile esempio le vedute parigine; dalle penetranti effigi maschili come il Ritratto di Allegro fino ai lirici, commoventi capolavori della maturità quali La rosa nella bottiglia e Natura morta con calamaio.

COMUNICATI STAMPA DEL 14 GENNAIO:
L’arte per l’arte>>
Boldini protagonista tra Ferrara e Forlì>>

Orari

9.30-17.30.  Ultimo ingresso 16.45.

Dal 1° giugno al 31 agosto: 9.30-13.30 / 15.00-19.00. La biglietteria chiude 45′ prima

Nei mesi di febbraio, marzo, aprile, maggio, giugno e settembre APERTO TUTTI I GIORNI

Nei mesi di luglio e agosto, ottobre, novembre, dicembre, gennaio CHIUSO LUNEDI’

Chiuso il 25 dicembre.

Tariffe

Intero: euro 8,00 – Ridotto: euro 6,00
Gruppi scuole superiori e medie: euro 3,00
Minori di 12 anni 1,00 euro

Gratuito

  • Fino a 6 anni