
Segni di luce e di vita per un monumento nazionale che, dopo il sisma del maggio 2013, vuole risorgere.
Una rinascita che passa per il recupero delle pietre originali, attualmente sottoposte al vaglio e alla pulitura da parte di un gruppo di operai comunali, sotto la supervisione dell’Amministrazione e della Soprintendenza regionale ai Beni Culturali, ma anche attraverso l’emanazione di un bando per il progetto di ricostruzione che verrà predisposto con la collaborazione dei Politecnici di Milano e di Bari.
Le venti icone di Difilippo per la futura rinascita del monumento estense, che realizzano l’installazione “Presenze al Castello delle Rocche”, resteranno visibili da via Trento Trieste almeno fino a domenica 18 gennaio, quando – nelle sale della nuova sede del Circolo Carc di via Rovere – verrà presentato il volume: “Difilippo: Il fascino della rappresentazione”, pubblicato da “Baraldini Edizioni e Stampe” e curato dal critico pisano Nicola Micieli, che ripercorre, attraverso numerose testimonianze, le tappe fondamentali dell’attività di pittore, scultore e docente dell’artista, a partire dalla sua prima mostra allestita proprio a Finale, quando era appena diciassettenne, nel 1963, esattamente cinquant’anni fa.
La mostra, come la pubblicazione, è patrocinata e promossa dall’assessorato alla Cultura e dall’Amministrazione Comunale di Finale Emilia, da Regione Emilia Romagna, Provincia di Modena, Accademia di Belle Arti di Bologna, Magi ’900 (Museo delle eccellenze artistiche storiche) di Pieve di Cento e Provincia di Rovigo.
Francesco Dondi