
Mese: febbraio 2012
Incontri sull’Arte dell’India
“Sulle orme della mostra Tradition and Innovation presso il Reitberg Museum:
aspetti della pittura Pahari “
a cura della Dott.ssa Elena Preda
Lunedì 12 marzo 2012
dalle ore 18.00 alle 19.00
Nelumbo propone un primo ciclo di conferenze dedicate all’Arte dell’India al fine di presentare alcune delle produzioni artistiche di rilievo dell’affascinante, e a volte poco noto, sub-continente indiano; grazie a una serie di incontri, che inizialmente toccheranno alcuni temi della pittura, intende mettere in luce la ricchezza dei linguaggi, delle tecniche e degli stili della produzione artistica indiana. Nelumbo mostra così il desiderio di condividere la passione per le arti dell’Asia con chi volesse approfondire la sua conoscenza o avvicinarsi gradualmente alla intrigante e complessa realtà artistica indiana.
Il quarto incontro, prendendo spunto dalla mostra Tradition and Innovation presso il Reitberg Museum di Zurigo, sarà dedicato alla presentazione delle opere di tre grandi maestri della miniatura Pahari: Pandit Seu e i suoi figli Manaku e Nainsukh.
Teatri d'argilla
Domenica 26 Febbraio alle ore 18.00, a chiusura della mostra personale di Maurizio Bonora dal titolo “Teatri d’argilla”,
la Galleria del Carbone organizza per I pomeriggi in Galleria un incontro con Bonora per dialogare con il maestro ferrarese sul suo lavoro.
Al termine il pianista Ugo Bindini allieterà gli intervenuti con un breve recital pianistico.
La mostra si inserisce nel ciclo Incontri d’Autore che vedrà (martedì 28 febbraio ore18.00) l’inaugurazione della seconda tappa dedicata
a Gianni Guidi con Cambiare la pelle.
Maurizio Bonora – “da Ovidio, scena mitologica”, terracotta dipinta, 1999
Antefatto della mostra
Da tempo in Galleria si propongono le “contaminazioni”, il progetto di Bonora, Guidi e Zanni in questa occasione
vuole rispettare rigorosamente i confini di una precisa disciplina: quella della terracotta.
Quest’arte per universale diffusione, più che una tecnica la si può considerare quasi un linguaggio,
il progetto prevede tre rassegne personali ed una collettiva. Nelle personali gli autori documentano,
con grande sintesi, aspetti significativi della loro produzione nelle quali si evidenziano le diverse poetiche,
peraltro profondamente radicate nello stile personale di ciascuno
Alla ricerca della città sacra
Sabato 25 e Domenica 26 Febbraio 2012
Appuntamento e partenza:
ore 15.00 presso Il Mercatino del Libro e del Fumetto, via delle Scienze, 12 – 44121 Ferrara
Prosegue il percorso alla scoperta dei luoghi sacri della città medioevale di Ferrara. Questa volta, risalendo la corrente del Fiume Po, recandoci nei quartieri occidentali e raggiungendo la cripta degli Aldighieri recentemente restaurata con il contributo determinante dell’associazione Ferrariae Decus.
Visiteremo la Cortevecchia, in cerca di indizi della città degli Adelardi, i luoghi vissuti dal vescovo Landolfo promotore dell’edificazione della nuova Cattedrale di San Giorgio, attraversando stade e spazi tra i meno conosciuti del centro storico cittadino. Sabato e Domenica 25 e 26 Febbraio 2012 con appuntamento e partenza alle ore 15.00 dal Mercatino del Libro e del Fumetto in via delle Scienze, 12.
Visita guidata a cura di Alessandro Gulinati, con il Patrocinio di www.prolocoferrara.it
Tariffe di partecipazione:
Adulti Euro 6, studenti e soci Pro Loco Ferrara Euro 4, ragazzi fino ad anni 14 gratuito.
Visita guidata
Cinema d'autore a Ferrara
Via Previati 18
solo spettacoli serali. Mercoledì riposo
Ingresso: a pagamento
Tel. 0532 241419-247050
http://www.arciferrara.org/index.phtml?id=31
Via Resistenza 7
sabato 20.00 e 22.30; domenica h. 18.30, 21.00; lun e ven h. 21.00
Ingresso: a pagamento
http://digilander.libero.it/cinemasantospirito/home.html
Via Savonarola 19
20.45
Ingresso: libero fino ad esaurimento posti
hrrp://ww.cafeberlin.it
Via Adelardi 33
21.00
Ingresso: libero
Via Previati 18
16.30
Ingresso: gratuito
Tel. 0532 241419
Fotografia ad Este
Ferrara magica
Ferrara città magica, silenziosa, a tratti deserta e frequentemente avvolta dalla nebbia, torna a gloriarsi della sua storia artistica e culturale e del suo Carnevale, tra i maggiori dell’Italia rinascimentale.
La visite guidate di Domenica 19 Febbraio (mattina ore 10.30 – pomeriggio ore 15.00) prendono avvio dalla vie delle Scienze, 12 (presso la libreria Il Mercatino del Libro e del Fumetto) davanti al Palazzo del Paradiso, per attraversare la città mediovale e ripercorrendo miti, credenze e fatti notevoli della storia cittadina giungere a Palazzo Schifanoia dove, a cittadini e turisti, verrà proposta la riscoperta dei complessi significati degli affreschi conservati nel Salone dei Mesi.
La visita guidata è a tariffa unica di Euro 5. L’ingresso a Palazzo Schifanoia è gratuito per studenti fino a 18 anni e pensionati, costa Euro 3 per tutti gli altri adulti.
La durata della visita guidata è di circa due ore, al termine sarà possibile visitare il Cantiere Aperto dell’Oratorio dell’Annunziata e conoscere uno dei gioielli più preziosi e meno conosciuti del Rinascimento ferrarese.
Per informazioni e prenotazioni:
Il Mercatino del Libro e del Fumetto 0532-205804
Alessandro 340-6494998
Paolo De Benedetti
Dopo l’appassionata lezione di Massimo Giuliani incentrata sui tre fondamentali doveri necessari per fare memoria: ricordare, storicizzare, responsabilizzare, entra nel vivo il ciclo sulla Shoà organizzato dall’Associazione culturale Filosofi lungo l’Oglio. Palpabile è l’attesa per Paolo De Benedetti, grande figura dell’ebraismo italiano, che interverrà giovedì 16 febbraio, alle ore 20.45, presso la Sala polifunzionale della Scuola dell’infanzia, in via Garibaldi 61 a Corzano (Bs).
La memoria di Dio è il titolo emblematico della lectio magistralis del grande teologo e biblista. «Non si può nascondere – ha dichiarato il direttore scientifico, Francesca Nodari – l’emozione per l’arrivo di Paolo De Benedetti in mezzo a noi. Intere generazioni si sono formate sui suoi testi e chi intenda avvicinarsi all’ebraismo non può non passare dai suoi saggi, divenuti dei classici – dall’Introduzione al Giudaismo a Quale Dio?
Come non ricordare il numero 1/2006 di «Humanitas» intitolato Il settantunesimo senso, a lui interamente dedicato, con saggi di Ilario Bertoletti, Umberto Eco, Agnese Cini, Salvatore Natoli, Amos Luzzatto, Massimo Giuliani – per citarne solo alcuni – e il cui filo rosso è la costante attenzione riservata a quella progressiva maturazione teoretica di De Benedetti che si snoda nell’arco del ventennio – dagli anni ’70 agli anni ’90 – ovvero da La morte di Mosè e La chiamata di Samuele e altre letture bibliche per arrivare a Quale Dio? e Ciò che tarda avverrà?
È quella che Ilario Bertoletti definisce come una progressiva “demitizzazione del Libro per esplicitarne le fratture, le lacerazioni – quei conflitti che hanno il loro compimento nella dialettica tra il sacro e il santo, dialettica che implica un’ermeneutica essa stessa attenta alla dimensione plurivoca del senso”. Il pensiero di De Benedetti – ostile, da sempre, alle sistematiche incursioni della metafisica – appare tutto sospeso tra la dimensione sacrale e ieratica del Dio che punisce i due figli di Aronne per avergli offerto un fuoco profano e il Dio che ha sancito l’alleanza con il popolo d’Israele, in un’elezione che è onore e onere. Una dicotomia che presto si scioglie in una sorta di rimitizzazione, cercando di sorprendere, nell’interpretazione dei mille volti di Dio, quel Dio che è sempre oltre. Una rimitizzazione, tuttavia, messa a dura prova da quella cesura della storia che va sotto il nome di Shoà.
Di qui, l’emergere di un interrogativo: Quale Dio? che diventa cifra di una teologia del debito che si estende a tutto il creato – si pensi soltanto a Teologia degli animali e a Il filo d’erba. Verso una teologia della creatura a partire da una novella di Pirandello . “Ad Auschwitz – ha osservato PDB – è come se si fossero ricapitolate tutte le contraddizioni e le aporie su Dio e l’esistenza del male che la teodicea ha tentato di risolvere nella sua millenaria storia. Il frantumarsi, nel fumo dei lager, di queste soluzioni, non costringe a leggere nella Bibbia l’archetipo della domanda?”.
Sono pagine davvero toccanti quelle che lo studioso dedica alla memoria di quel milione e mezzo di bambini, giusti innocenti che soffrono e pagano con la vita l’inconsapevole appartenenza ad un comune destino: la stella di David, al punto che dinnanzi ad una tale litania di martiri, verrebbe da restituire il biglietto da visita, come fece Ivan nei Fratelli Karamazov. Riferendosi alla Galleria dei bambini, De Benedetti sembra voler amplificare quel grido confessando: “è una straziante discesa agli inferi che più di ogni altra esperienza ci avvicina a quella ineffabilità del male di cui parla Wiesel, e lascia – in chi percorre quel cammino – il senso di un’immensa irreparabilità, di un baratro che neppure la giustizia di Dio – ‘se così si può dire’ – riesce a colmare. Dire questi nomi è nello stesso tempo il segno della nostra totale impotenza di fronte al male, e l’atto più religioso da compiersi”.
Di qui, una rivisitazione di Giobbe come esemplificazione del riv (lotta) con Dio, di fronte all’eccedenza della sofferenza ingiustificabile”. In dialogo continuo con Jonas, Ricouer e Cohen, De Benedetti apre la paradossale prospettiva di una fragilità della stessa Trascendenza, arrivando, addirittura, al rovesciamento della prova ontologica. Se nel giardino dell’Eden era Dio a chiedere ad Adamo: “Dove sei?”, oggi è l’uomo a porre il medesimo interrogativo al suo Creatore. Oltre al Dio dell’ira e della misericordia, si profila il Dio fragile, il Dio in debito con tutte le sue creature, animali e vegetali compresi. “Forse la vita futura – chiosa Paolo De Benedetti – è soprattutto una necessità di Dio per redimere la propria immagine così offuscata e dubbiosa nella vita presente. Che ne è, allora, della ketubbà, del patto sponsale con il suo popolo? E soprattutto come è possibile superare il non senso gratuito del male se la nostra infelicità non fa che da eco al pianto di Dio che i rabbini paragonano al tubare di una colomba? Non a caso, De Benedetti si serve di vere e proprie categorie per avanzare questa sua teologia del debito. Si tratta, per lo più, di forme cautelative come: “forse”, “non so”, “se così si può dire”, “chi sa?”. L’unica certezza che resta è Jad-wa-Shem: “L’ottavo sacramento – chiarisce De Benedetti – nel duplice senso che ci fa sperimentare la Shoà e la Corte di Dio”.
In quel luogo silenzioso abita il dolore del Santo dei Santi, inframmezzato, soltanto, da un’antica poesia liturgica ebraica del VI sec. che, spesso, il professore ama ripetere: “Me e Lui (cioè Dio) salva, deh”».
CHI È PAOLO DE BENEDETTI
Paolo De Benedetti, teologo e biblista, è uno dei massimi esperti contemporanei dell’ebraismo. È stato editore prima alla Bompiani e poi alla Garzanti, nonché primo traduttore, in Italia, di Resistenza e resa di D. Bonhoeffer. Sempre diviso tra la sua Asti e Milano, Paolo De Benedetti è stato a lungo docente di Giudaismo presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano e di Antico Testamento presso gli Istituti di Scienze Religiose dell’Università di Urbino e Trento.
Custode della sinagoga della sua città natale e direttore spirituale per un convento sardo, il professore è protagonista discreto del dialogo interreligioso. Propugnatore della fragilità della stessa Trascendenza, è approdato alla formulazione di una teologia del debito estesa a tutte le creature. Uomo di frontiera, di grande apertura intellettuale e di profonda spiritualità, definisce «marrana» la sua condizione, caratterizzando la propria identità confessionale nei termini, come scrive in Ciò che tarda avverrà, di una «presenza simultanea di categorie mentali e fedeltà ebraiche e alcune convinzioni cristiane, in combinazione instabile ma irrinunciabile».
Ha realizzato dei cicli monografici per la trasmissione di Rai Tre Uomini e Profeti, curata da Gabriella Caramore. Dirige, tra le altre, la prestigiosa collana «Pellicano rosso» della Morcelliana ed è tra i curatori del Dizionario Bompiani delle Opere e degli Autori. Nel giugno del 2011 ha ricevuto, nell’ambito del Festival Internazionale della Cultura ebraica di Casale Monferrato, il Premio OyOyOy!, prima di lui assegnato a Emanuele Luzzati, David Grossman, Abraham Yehoshua e Amos Oz.
Tra le sue opere ricordiamo: La morte di Mosè e altri esempi, Bompiani, 1971, Morcelliana, 2005; La chiamata di Samuele, Morcelliana, Brescia 1976; Ciò che tarda avverrà, Qiqajon, Bose,1999; Quale Dio? Una domanda dalla storia, Morcelliana, Brescia 1996; E l’asina disse…L’uomo e gli animali secondo la sapienza di Israele, Qiqajon, Bose 1999; Introduzione al giudaismo, Morcelliana, Brescia 1999; Sulla Pasqua, Morcelliana, Brescia 2001. A sua immagine. Una lettura della Genesi, Morcelliana, Brescia 2002. E il loro grido salì a Dio. Commento all’Esodo, Morcelliana,Brescia 2002; Nonsense e altro, Scheiwiller, Milano 2002; Gattilene, San Paolo, Cinisello Balsamo 2003; Quoelet. Un commento, Morcelliana, Brescia 2004; Teologia degli animali, a cura di G. Caramore, Morcelliana, Brescia 2007; Il filo d’erba, a cura di G. Caramore Morcelliana, Brescia 2009; L’alfabeto ebraico, a cura di G. Caramore Morcelliana, Brescia2011; Detti dei Padri (dal Talmud), a cura di G. Caramore, Morcelliana, Brescia 2011.
COMUNICAZIONE
P.S. SI comunica che la lectio magistralis di Amos Luzzatto su La vanità della memoria, in programma giovedì 1 marzo, alle ore 20.45 a Orzinuovi (Bs), per esigenze logistiche, si terrà presso la Chiesa S. Maria Assunta, sita in Piazza Vittorio Emanuele II, e non presso il Centro culturale Aldo Moro. Si ringrazia il parroco, Don Domenico Amidani, per la disponibilità.
Film d'essai a Ferrara
Via Previati 18
solo spettacoli serali. Mercoledì riposo
Ingresso: a pagamento
Tel. 0532 241419-247050
http://www.arciferrara.org/index.phtml?id=31
Via Resistenza 7
sabato 20.30 e 22.30; domenica h. 18.30, 20.30 e 22.30; lun e ven h. 21.00
Ingresso: a pagamento
DOMENICA POMERIGGIO RASSEGNA CINEMA RAGAZZI ORE 15.00 e 16.40:
Il gatto con gli stivali di Chris Miller.
http://digilander.libero.it/cinemasantospirito/home.html
P.zza XXIV Maggio 1
15.00
Ingresso: gratuito
Tel. 0532 207894 / 241365
Segue dibattito
Via Adelardi 33
21.00
Ingresso: libero
Via Previati 18
16.30
Ingresso: gratuito
Tel. 0532 241419