Di genere gentile

Lunedì 11 luglio, ore 18.30, nel chiostro di Palazzo S. Margherita (Corso Canalgrande 103), incontro con Marida Lombardo Pijola, Facciamolo a skuola (Bompiani 2011). La giornalista del «Messaggero», autrice di reportage dall’universo giovanile contemporaneo, presenta un’inchiesta sul mondo delle adolescenti che si comportano come piccole escort. Conduce Giulia Bondi.

A conclusione del ciclo: mercoledì 13 luglio, ore 21, Caro Direttore le scrivo / Lettere a «Noi Donne», incontro con Le Allegre Comari; giovedì 14 luglio, ore 18.30, Eva dorme, incontro con Francesca Melandri, conduce Elisa Vignali.

Gli incontri rientrano nel ciclo Di genere gentile. Donne che parlano di donne, organizzato dalla Biblioteca Delfini per l’Estate modenese. Scrittici, giornaliste e attrici parlano di un possibile nuovo femminismo e degli spazi conquistati alla libertà femminile nella società contemporanea.

Ingresso libero.

Informazioni
Biblioteca Delfini
Corso Canalgrande 103 – 41121 Modena
Tel. 059.2032940 – fax 059.2032926
http://www.comune.modena.it/biblioteche/

Teho Teardo e Marina Bertoni

Martedì 12 luglio, ore 21.30 – Ingresso gratuito

in PIAZZA ANDREA COSTA (in caso di maltempo, Teatro Comunale “A. Zeppilli”)

Teho Teardo e Martina Bertoni

Teho Teardo Martina Bertoni
Teho Teardo, chitarre, elettronica Martina Bertoni, violoncello

Un live set essenziale, sul palco presenti solo il violoncello, le chitarre ed una postazione di live electronics per intervenire dal vivo, in tempo reale, sulle strutture musicali. Non ha bisogno di altro, Teho Teardo, compositore, musicista e sound designer, maestro internazionalmente riconosciuto nell’arte della fusione tra musica elettronica e strumenti della tradizione. Insieme a Martina Bertoni presenta i brani migliori del suo lungo e composito percorso musicale, oggi particolarmente noto nell’ambiente cinematografico grazie alle colonne sonore che gli sono valse David di Donatello, Nastri d’Argento, Premio Morricone, Ciak d’Oro. Un contesto minimale e molto raffinato, in cui la parte elettronica assume una dimensione cameristica, adeguatamente miscelata con una componente acustica ed emozionale e un’ampia dose di improvvisazione. Approfittando delle aperture armoniche e ritmiche che si vengono di volta in volta a creare, i brani trovano angolature inedite e diverse, creando così ogni volta uno spettacolo estemporaneo, che si intreccia intimamente con il luogo dell’esecuzione.

Modern Institute (Teardo-Bertoni)

Cinema a Finale

Anche quest’anno Finale Emilia presenta un ricco cartellone di proposte cinematografiche per adulti (il lunedì), centrato sul nuovo cinema italiano, e per ragazzi (il giovedì ). Le proiezioni sono ad ingresso libero e si terranno alle 21,30 nel chiostro del Seminario (piazzale Don Bosco).

Giovedì 14 luglio Il Regno di Ga ‘Hole. La leggenda dei guardiani di Zack Snyder (Australia/Usa 2010);

Lunedì 18 luglio Noi credevamo di Marco Martone (Italia 2010);

Giovedì 21 luglio Cronache di Narnia. Il viaggio del veliero di Michael Apted (GB 2010);

Lunedì 25 luglio Una sconfinata giovinezza di Pupi Avati (Italia 2010);

Giovedì 28 luglio L’Orso Yoghi di Eric Brevig (Nuova Zelanda, Usa 2010);

Lunedì 1 agosto La bellezza del somaro di Sergio Castellitto ( Italia 2010)

Giovedì 4 agosto Rapunzel. L’intreccio della torre di N.Greno/B.Howard

(Usa 2010)

Lunedì 8 agosto Sorelle mai di Marco Bellocchio (Italia 2010)

Giovedì 11 agosto Che bella giornata di Gennaro Nunziante (Italia 2011)

Giovedì 18 agosto Benvenuti al Sud di Luca Miniero (Italia 2010)

Lunedì 22 agosto Aspettando il Festival Noir: Una vita tranquilla di Claudio Cupellini (Italia 2011)

Berto Ferraresi

Il Consiglio Comunale del 28 giugno ha voluto commemorare la figura di Roberto (per tutti Berto) Ferraresi, deceduto il 19 giugno all’età di 85 anni. Un uomo di cultura e del fare insieme, generoso e di grande determinazione, capace di grandi imprese tutte volte a donare al suo paese, al suo Finale frammenti di memoria storica che ora fanno parte dei Musei civici o che sono diventati patrimonio collettivo attraverso le numerose mostre che ha realizzato insieme agli amici e collaboratori del Carc prima e poi del Gruppo R6J6.

La sua grandezza è il frutto di una grande umiltà, un lavoro paziente e lontano dalle luci della ribalta, un cuore generoso che gioiva ogni volta che le sale del Castello o il Museo del Territorio si riempivano di studenti o delegazioni o gruppi ai quali trasmetteva la sua profonda conoscenza e la sua grande passione che lo hanno sostenuto in più di mezzo secolo di impegno costante e disinteressato.

Hanno voluto ricordarlo il Presidente del Consiglio Michele Scacchetti, il sindaco Fernando Ferioli, l’Assessore alla cultura Massimiliano Righini e diversi consiglieri. Di seguito riportiamo l’intervento del Presidente del Consiglio Comunale Michele Scacchetti.

«Berto era per me prima di tutto un amico – ha esordito il Presidente Michele Scacchetti – un amico con il quale ho condiviso trent’anni di vita associativa, dalla nascita dell’R6J6 ad oggi.

La caratteristica che più colpiva di Berto era la capacità di entusiasmarsi di fronte alle cose, un approccio tipico dei bambini che purtroppo con il tempo si tende a perdere. Ma non per lui: a 85 anni aveva conservato lo stesso spirito, lo stesso entusiasmo, la stessa curiosità, la stessa spinta utopica dei bambini. E i bambini li amava, li stupiva e li interessava quando li guidava alle visite scolastiche ai Musei o quando, ultimamente, li accompagnava tutte le mattine alle elementari con il Piedibus e la sua voce inconfondibile riecheggiava per via Ventura.

Berto, l’uomo del fare, che gettava il cuore oltre la siepe, come quando, nel magico periodo vissuto all’interno della chiesa di San Francesco, maturò l’idea che sembrava più grande di noi di costruire il plastico di via Trento Trieste quando ancora coincideva con l’alveo del fiume Panaro. Nella navata centrale della chiesa, in pochi mesi prese corpo quell’opera meravigliosa che ora fa bella mostra si sé nel Museo del Territorio.

Berto che amava la montagna, le palestre di roccia della Pietra di Bismantova e di Mori, le arrampicate in vetta dalla Grigna alle Dolomiti ampezzane, dove la passione si univa alla ricerca di minerali, la montagna vissuta e trasmessa sempre come scuola di vita.

Berto e la passione enorme per la ricerca paleontologica e archeologica: la spedizione annuale in Germania a cercare fossili, gli scavi sul territorio alla scoperta di siti di età terramaricola o romana o nel mastio, nei sotterranei e nei pozzi del Castello alla ricerca di ceramiche o quant’altro, reperti che ora formano le collezioni del Museo, una sua creatura, la sua creatura, comprese vetrine e pannelli costruiti con gli onnipresenti attrezzi da falegname.

Berto, l’uomo di cultura, dei tanti eventi e delle tante mostre realizzate, ma anche custode e creatore di opere immateriali, cultore della nostra memoria, del nostro dialetto e poeta dialettale egli stesso.

Berto del Premio San Zenone, conferito a lui e al Gruppo R6J6, in Teatro il 7 dicembre 2009, che egli ha ricevuto con la modestia abituale, esaltando l’importante e indispensabile lavoro degli amici: “Da soli non si realizza niente, il merito è sempre del gruppo”, diceva.

Il destino ci ha concesso la fortuna di essere stati quasi contemporanei di un uomo straordinario – non ne nascono spesso – e quando purtroppo muoiono non se ne vanno mai del tutto. Lo ricorderemo e lo riconosceremo anche in questa stanza nella bandiera del Regno d’Italia che ci ha voluto donare, nella stanza accanto con il lampadario miracolosamente recuperato o al piano terra con la significativa raccolta archeologica collocata nel vano del sottoscala.

Finale Emilia è ricca del patrimonio visibile e invisibile che quest’uomo nel corso della sua vita appassionata ci ha lasciato e credo peraltro doveroso che questa Amministrazione valuti ulteriori azioni di riconoscimento, oltre alla commemorazione di stasera.

Un grazie agli amici che hanno prodotto quel bel pieghevole a ricorda della sua scomparsa, un grazie all’amico di sempre, lo scrittore Giuseppe Pederiali, che ha voluto dedicargli il suo saluto dalle colonne del Resto del Carlino, un grazie ai famigliari qui presenti, un grazie agli amici dell’R6J6, un grazie a tutti quelli che gli hanno voluto bene. E un grazie di cuore soprattutto a Berto, che ha speso la propria vita a cercare di rendere migliore la nostra.»

Cinema invisibile a Pieve di Cento

La bellezza del somaro

Un film di Sergio Castellitto. Con Sergio Castellitto, Laura Morante, Enzo Jannacci, Marco Giallini, Barbora Bobulova.

Commedia, durata 107 min. – Italia 2010.

ore 21:15 del 15 luglio 2011 in piazza A.Costa

Marcello è un architetto di successo. È sposato con Marina, psicologa; ha una figlia di nome Rosa ed una relazione extraconiugale con la bella dipendente spagnola Gladys. A casa loro Cornelia, rumena laureata in ingegneria, lavora come domestica. Valentino e Duccio sono i due più cari amici di Marcello; Aldo e Luca sono i loro rispettivi figli, i quali fanno entrambi il filo a Rosa.

Per il weekend dei santi (o dei morti), tutti gli amici ed anche due pazienti di Marina, Ettore Maria e Lory, si ritrovano in Toscana, nel casolare di campagna di Marcello. I genitori sono in attesa che la figlia, diciassettenne ribelle, presenti loro il suo nuovo fidanzato (che la madre, che l’ha pedinata a scuola, crede sia un ragazzo di colore). Ma la sorpresa è a dir poco scioccante quando si scopre che il fidanzato di Rosa è Armando, un arzillo signore settantenne.

Séraphine

Un film di Martin Provost. Con Yolande Moreau, Ulrich Tukur, Anne Bennent, Geneviève Mnich, Nico Rogner.

Drammatico, durata 125 min. – Francia, Belgio, Germania 2008.

ore 21:15 del 22 luglio

Senlis 1913. Una sguattera, che per una ricca famiglia del luogo svolge le più umilianti faccende domestiche, si rintana nella notte nella sua piccola mansarda. Ha preso del sangue in una macelleria, scavato la terra da un piccolo corso d’acqua, raccolto bacche dai cespugli del bosco. E’ una speziale? Una strega che usa quelle sostanze per i suoi riti magici? Niente di tutto ciò, Seraphine è una pittrice, autodidatta, che utilizza la terra, il sangue, le bacche per dipingere i suoi quadri. La vera storia di un’antesignana dell’arte Naif, Seraphine De Senlis.

Remo Bodei

«Questo dei sette è il più gradito giorno, / Pien di speme e di gioia / Dimane tristezza e noia / Recheran l’ore, ed al travaglio usato / Ciascuno in suo pensier farà ritorno».
G. Leopardi, Il sabato del villaggio

Dopo la memorabile lezione magistrale del grande Filosofo della religione, Bernhard Casper, continua l’intenso tour filo-rivierasco della sesta edizione del Festival Filosofi lungo l’Oglio. Mercoledì 6 luglio – alle ore 21.15 – nella splendida cornice del Castello di Padernello di Borgo S.Giacomo (Bs), è atteso l’arrivo di Remo Bodei, uno dei più noti e influenti pensatori contemporanei, che ha recentemente presentato il suo “manifesto per vivere in una società aperta”. Professore di Filosofia presso la University of California (Los Angeles) e già ordinario di Storia della filosofia alla Scuola Normale Superiore e all’Università di Pisa, Bodei parlerà di Attese di felicità. «Siamo molto onorati – ha dichiarato il direttore scientifico del Festival, Francesca Nodari – di accogliere per la prima volta nel nostro Festival un pensatore di caratura internazione quale è Remo Bodei. E se è vero come egli stesso afferma ne La filosofia del Novecento che “malgrado i ripetuti annunci è certo che la filosofia, al pari dell’arte, non è affatto «morta». Essa rivive anzi a ogni stagione perché corrisponde a bisogni di senso che vengono continuamente – e spesso inconsapevolmente – riformulati”, possiamo senz’altro constatare che, in un certo senso, durante questi incontri si toccano momenti di felicità. Una felicità che, riguardando innanzitutto il “chi è colui che è felice”, come ha mostrato magistralmente Bernhard Casper, rinviene la sua stessa intenzionalità in “un ringraziare per il dono”. Al piacere di ospitare questi grandi, dunque, si unisce il ringraziamento per il loro contributo fecondo e appagante».


scuola di bondenocom

Remo Bodei è professore di Filosofia presso la University of California (Los Angeles). Tra i massimi esperti delle filosofie dell’idealismo classico tedesco e dell’età romantica, si è occupato anche di pensiero utopico e di forme della temporalità nel mondo moderno. In una serie di lavori ha inoltre indagato il costituirsi delle filosofie e delle esperienze della soggettività tra mondo moderno e contemporaneo, pervenendo a una riflessione critica sulle forme dell’identità individuale e collettiva.


In estetica ha curato l’edizione dell’ Estetica del brutto di Johann Karl Friedrich Rosenkranz e ha analizzato in particolare concetti centrali come le categorie del bello e del tragico. Costante la sua attenzione per Sigmund Freud e gli sviluppi della psicoanalisi, per le logiche del delirio e per fenomeni in apparenza quotidiani ma sconvolgenti come l’esperienza del déjà vu. Filosofo di una ragione laica, sulla scia di Ernst Bloch, autore di Ateismo nel cristianesimo, cerca di distillare anche nel teorico del compelle intrare, Agostino d’Ippona, le possibili linee di un ‘ordo amoris‘ capace di assicurarci quell’identità in cui, come vuole il Padre della Chiesa, saremmo noi stessi pienamente: dies septimus, nos ipsi erimus (il settimo giorno saremo noi stessi).

I suoi libri sono tradotti in molte lingue. Nel 1992 ha vinto il Premio Nazionale Letterario Pisa Sezione Saggistica. Inoltre, ha curato la traduzione e l’edizione italiana di testi di Hegel, Rosenkranz, Rosenzweig, Adorno, Kracauer, Foucault. Molti suoi lavori hanno per oggetto lo spessore e la storia delle domande che riguardano la ricerca della felicità da parte del singolo, le indeterminate attese collettive di una vita migliore, i limiti che imprigionano l’esistenza ed il sapere entro vincoli politici, domestici ed ideali.

Già in Scomposizioni (1987), affronta alcuni temi della genealogia dell’uomo contemporaneo e propone la metafora della geometria variabile per indagare le strutture concettuali ed espositive che, contraendosi o espandendosi sino a noi, orientano la percezione e la formulazione di problemi. La sua analisi dell’interazione di queste configurazioni mobili prosegue in Geometria delle passioni (1991) ed in Destini personali (2002) che hanno avuto rilevante successo di pubblico. Attualmente lavora sulla storia e sulle teorie della memoria. Nel 2001 gli è stata conferita la prestigiosa benemerenza di Grand’Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.

Tra i suoi libri ricordiamo: Multiversum. Tempo e storia in Ernst Bloch, Napoli, Bibliopolis, 1979 (Seconda edizione ampliata, 1983); Scomposizioni. Forme dell’individuo moderno, Torino, Einaudi, 1987; Ordo amoris. Conflitti terreni e felicità celeste, Il Mulino, Bologna 1991; Geometria delle passioni. Paura,speranza, felicità: filosofia e uso politico, Feltrinelli, Milano 1991; Le forme del bello, il Mulino, Bologna 1995; Il noi diviso. Ethos e idee dell’Italia repubblicana, Einaudi,Torino 1998; Le logiche del delirio Laterza, Roma-Bari 2000; Destini personali. L’età della colonizzazione delle coscienze, Feltrinelli, Milano 2003; Una scintilla di fuoco. Invito alla filosofia, Zanichelli, Bologna 2005; Piramidi di tempo. Storie e teorie del «déjà vu», il Mulino, Bologna 2006; La filosofia nel Novecento, Donzelli, Roma, 2006; Se la storia ha un senso, Moretti & Vitali, Milano 2007; Paesaggi sublimi. Gli uomini davanti alla natura selvaggia, Bompiani,Milano 2008; La vita delle cose Laterza, Roma-Bari 2009; Ira. La passione furiosa. I 7 vizi capitali, il Mulino, Bologna 2011.

È Presidente del Comitato Scientifico del Consorzio per il Festivalfilosofia di Modena, Carpi e Sassuolo.

francesca nodari – direttore scientifico
http://www.filosofilungologlio.it
info@filosofilungologlio.it

Cinema nel Parco – luglio 2011

Luglio 2011,  Parco Pareschi,  Corso Giovecca 148 , Ferrara
1 /07   Another Year, di M. Leigh
2/07   Nessuno mi può giudicare, di M. Bruno

3/07   Habemus Papam, di N. Moretti
4/07   I ragazzi stanno bene, di L. Cholodenko

5/07   Rabbit Mole, di J. Cameron Mitchell

6/07   Hereafter, di C. Eastwood
7/07   Qualunquemente, di G. Manfredonia

8/07   Una notte da leoni 2, di T. Phillips
9/07   The Tree of Life, di T. Malick
10/07 Uomini di Dio, di X. Beauvois
11/07 The Fighter di D. O. Russel
12/07 Inception, di C. Nolan
13/07 La fine è il mio inizio, di J. Baier
14/07 Habemus Papam, di N. Moretti
15/07 127 Ore, di D. Boyle
16/07 II discorso del re, di T. Hooper
17/07 II discorso del re, di T. Hooper
18/07 II ragazzo con la bicicletta,di J.P. e L. Dardenne

19/07 II cigno nero, di D. Aronofsky

20/07 Potiche – La bella statuina, di F. Ozon

21/07 L’altra verità, di K. Loach
22/07 American Life, di S. Mendes
23/07 Nessuno mi può giudicare, di M. Bruno

24/07 Nessuno mi può giudicare, di M. Bruno

25/07 Non lasciarmi, di M. Romanek

26/07 Un gelido inverno, di D. Granijk
27/07 The Social Network, di p. Fincher
28/07 In un mondo migliore, di S. Bier,
29/07 The Tree of Life, di T. Malick
30/07 Habemus Papam, di M. Moretti
31 /07 Habemus Papam, di N. Moretti

Motoraduno allo Stelvio

Ecco il calendario musicale del motoraduno allo Stelvio:
Venerdi’ 1 luglio 2011
21.30 MadMartigan in concerto – alternative rock
23.30 Uppercut in Orchestra in concerto – hard e metal: 5 musicisti rock e 4 maestri di musica classica ….

Sabato 2 luglio 2011
17.00 Black Monkey in concerto
20.45 StoneBreaker in concerto – la lezioni dei padri del metal, dagli Ac/dc a Ronnie James Dio
22.45 Eurosmith in concerto

Il Motoclub Stelvio International in collaborazione con Poste Italiane nella giornata di Sabato 2 Luglio dalle ore 14:00 alle ore 20:00 effettuera’ l’annullo filatelico presso l’area della manifestazione a Sondalo (Sondrio). Vista l’altitudine, vi consiglio di venire con calze di lana, giubbotti ad hoc …