Il cielo alla rovescia

Galileo
Galileo

Inaugura Domenica 28 marzo, a Stellata alla Casa dell’Ariosto, alle ore 18.00 la mostra collettiva dedicata a Galileo in occasione dell’anno internazionale dell’astronomia, a quattrocento anni dalla prima osservazione della luna con il cannocchiale, “Il cielo alla rovescia” è il titolo di una mostra che si propone di riflettere sulla necessità concentrarsi sul proprio sguardo come strumento privilegiato per attraversare le distanze, per inseguire il desiderio di avvicinarci a ciò che ci appare infinitamente lontano, per intuire quale sia la nostra posizione nell’universo del visibile, e quanto la sua molteplicità possa riflettersi in noi. Articolato in due grandi installazioni collettive, una in prossimità del soffitto della galleria ed una sulla preziosa l’allestimento punta ad allontanare il più possibile le opere dalle modalità di osservazione consuete, costringendo il pubblico a compiere uno sforzo di attenzione e di ricerca per riuscire a vederle, utilizzando persino un vero cannocchiale, icona e metafora della necessità di trovare nuovi strumenti di lettura per riuscire a cogliere con chiarezza i particolari di ciò che ci affascina o incuriosisce; l’altra installazione si snoda in una sequenza di contenitori -scatole- dotate di lenti e di torcie in grado di illuminare i microcosmi realizzati dagli artisti all’interno delle scatole . Giocando con poesia e sottile ironia nel rovesciare le relazione tra terra e cielo, immaginando una improvvisa inversione della direzione degli sguardi e della relazione tra vicino e lontano, la mostra propone così la seduzione di muri come cieli terrestri abitati da una serie di costellazioni di piccole opere di diversi autori, tra loro legati da relazioni personali o affinità poetiche, che come stelle o
pianeti pur restando solitari finiscono per disegnare insieme figure inedite e segrete, il cui significato può stare solo nello sguardo di chi lo sa cercare. Come le costellazioni celesti, dunque, anche le opere contemporanee invitano a immaginare segni invisibili di collegamento, forme che possono indicare percorsi e destini: ogni opera manda un segnale di luce propria ma al contempo si lega alle altre, in un sistema di relazioni complesso ( relazioni tra poetiche,ricerche e riferimenti storici comuni, relazioni tra temi e colori, relazioni di stima e amicizia tra gli autori, relazioni tra artisti e galleristi) che concatenandosi si apre all’infinito. La collettiva, che complessivamente coinvolge 58 artisti di varie nazionalità con opere di pittura, disegno, scultura, fotografia, ricamo, mosaico e installazione è frutto della collaborazione della critica Valeria Tassinari con Jean-Pierre Denefve della Galleria Koma di Mons (B) e Paolo Volta della Galleria del Carbone di Ferrara.

Casa dell’Ariosto di Stellata Museo Archeologico via Gramsci – 44012 Stellata (Bondeno – FE) sabato dalle 15,00 alle 19,00 domenica e festivi dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 15,00 alle 19,00

CONCORSO “YOU COMIC”

Trasforma la tua ministoria in un fumetto!

A CHI SI RIVOLGE
Il concorso si rivolge ad autori e soggettisti italiani interessati a
trasformare le loro storie in fumetti. Non ci sono limiti di età, né di
stile.

COME SI PARTECIPA
Si partecipa con soggetti per fumetto di massimo 10 righe.
Il soggetto deve essere pubblicato sulla bacheca del gruppo "STS - Servizi
Editoriali" ( <http://www.facebook.com/group.php?gid=155587349007&ref=ts>
http://www.facebook.com/group.php?gid=155587349007&ref=ts).
Ogni autore può concorrere con un solo soggetto: verrà preso in
considerazione il primo che riceveremo; gli altri risulteranno
automaticamente "fuori gara".
La partecipazione è completamente gratuita.

QUANDO SCADE
Scade il 15 Aprile.

CHI VINCE
Vince il fumetto ritenuto più meritevole dalle redazioni di STS e Re-volver;
i voti del "pubblico", questa volta, risultano quindi ininfluenti.

COSA SI VINCE
Il soggetto del vincitore verrà sceneggiato da un membro della redazione di
Re-volver e trasposto in fumetto dall'illustratore e fumettista Alberto
Dabrilli. Il fumetto verrà pubblicato sul sito della rivista Re-volver e
all'interno della rivista online "Re-volver Comics" (scaricabile in pdf);
entrambe le pubblicazioni verranno pubblicizzate attraverso tutti i canali a
nostra disposizione.
Fumetti particolarmente meritevoli potranno, a discrezione delle redazioni,
essere pubblicati anche sulla versione cartacea di Re-volver.

ALTRE NOTE
Le redazioni si riservano, nel caso mancassero soggetti qualitativamente
validi, di non procedere alla creazione del fumetto.

Regionali a Bondeno

fonte: repubblica.it
fonte: repubblica.it

Rispetto alle europee del 2009, l’aumento delle astensioni ha fatto diminuire i valori assoluti per tutti i partiti presenti anche allora (ad esclusione della LEGA che ha aumentato sia in assoluto che, naturalmente, in percentuale, a scapito del PDL).

A parte quanto sopra, non si registrano significativi spostamenti percentuali in un elettorato sostanzialmente immobilista: a riprova di questo si può citare il dato della new entry del movimento 5 stelle, che qui ha ottenuto il 2,9% contro il 6% su base regionale.

Il voto regionale ha sostanzialmente confermato il PD alla guida (da solo ha 18 consiglieri su 50, tanti quanti l’intera opposizione) , che, con le liste aggregate, raggiunge i 32 consiglieri.

Della circoscrizione di Ferrara, sono risultati eletti Montanari (PD) con 8956 preferenze; Malaguti (PDL) con 6203 preferenze.

I candidati bondenesi hanno ottenuto: Pancaldi (PDL) 107 preferenze; Verri (UDC) 315 preferenze; Bergamini (Lega) 1189 preferenze.

Generazioni in perdita

http://www.lulu.com/product/a-copertina-morbida/generazioni-in-perdita/6528987?showPreview

Riporto, a mo’ di presentazione, un passo da un altro blog:

”Il problema non sono le condizioni materiali, la crisi economica, la scarsità della domanda. Sbagliano. Il nocciolo della questione è il desiderio. Il nostro essere puntine da disegno del capitale (il nostro esserlo stato, il nostro stare per) deriva dal fatto che non sappiamo volere altro, non ricordiamo nemmeno di poterlo fare. L’altra metà della trappola sono le aspettative: ci hanno convinto che ci siano dei futuri possibili, tenuti da parte per noi. Ci hanno inculcato questa idea fin dall’età più inconsapevole e intuitiva, ci hanno contaminato. Ci hanno rassicurato: c’è qualcosa per noi, di designato e gratificante – certo non sarà distribuito così, alla cazzo, ma in cambio di un ragionevole impegno noi saremo tutto; concertisti oppure padri di famiglia, speculatori di borsa che comprano e vendono azioni con il loro MacBook da una spiaggia della Guadalupe, assistenti sociali, scenografi. Noi li abbiamo ascoltati, ci siamo rassegnati. Niente è precluso, ci hanno detto, purché ricercato in maniera costante e ragionevole; e invece no. È falso. Peggio: è pericoloso. Questa minuziosa catena di montaggio di aspettative, a cui ci esponiamo come a una chemioterapia, sgretola la capacità di provare desideri, ci mangia all’osso. E la pulsione erotica verso i nostri sogni, la voglia di farsi una sproporzionata e infinita e goduriosa scopata con la vita, sono degli strumenti di resistenza, dei grimaldelli che però ci sono stati tolti di mano in maniera complessa e consapevole. Sono riusciti a trasformare tutte le nostre esperienze – dall’hobby alla perversione sessuale, dalla rabbia allo sport – in esperienze formative. Ci hanno convinto (e in un modo così totale e scacchistico che ci si può solo inchinare) che proprio quei frammenti di vita che per definizione, tempo libero, stanno dall’altra parte della barricata, proprio quegli atti in cui si è sempre investito il massimo carico emotivo, la propria risicata quota di pazzia e spontaneità, siano funzionali. Ce li hanno portati via. Così oggi cerchiamo di collocare nello schema del nostro curriculum quello che facciamo ancora prima di compierlo, e addirittura per decidere se compierlo o meno. Se non si incastra, se ha un posizionamento troppo ambiguo, lo evitiamo. A questo punto tutto è pronto per il colpo di grazia. Che, viste le premesse, non è nemmeno qualcosa di spettacolare, di ultraviolento: basta una spintarella. Quando si entra finalmente nel mondo reale (perché prima si viveva in una parentesi, e ce ne rendiamo conto in quel momento) le aspettative vengono deluse, tutte insieme. Non c’è niente.”
Fonte:http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=6041

Disagi nelle prenotazioni specialistiche

Alle critiche riportate a mezzo stampa, l’ASL di Ferrara risponde:

Purtroppo l’esperienza di questi anni, supportata da analisi effettuate sui dati di prenotazione, ha evidenziato, per quanto riguarda le prenotazioni effettuate nelle farmacie, alcune importanti criticità:

– un uso improprio delle urgenze differibili (erogabili in 7 giorni) per aggirare i tempi di attesa, in quanto innumerevoli volte l’utente con visita programmabile (erogabile in 30 giorni) è stato rinviato dalla farmacia al Medico prescrittore per richiedere la prestazione urgente e quindi cambiare la priorità d’accesso indicata dal Medico stesso. Questo comportamento è stato segnalato più volte dai Medici di medicina generale, ricontattati dagli stessi pazienti nello stesso giorno, determinando un ricorso eccessivo ed inappropriato alla risorsa dell’urgenza con conseguente cronica insufficienza della disponibilità a CUP.

– una sistematica impropria occupazione dei posti riservati esclusivamente alle 1^ visite con visite di controllo, creando così un fenomeno falsato di allungamento dei tempi di attesa. Se un controllo programmato dopo sei mesi occupa un posto di prima visita, il tempo massimo di attesa rilevato in quella specialità è di sei mesi. L’Azienda già dal 2009 sta avviando ed implementando progressivamente percorsi diagnostico terapeutici di presa in carico dell’assistito nell’ambito dei quali vengono effettuati direttamente tutti gli appuntamenti successivi necessari.

L’affermazione che l’Azienda USL con quest’iniziativa eserciti una forzatura d’invio sulle proprie sedi in cui viene fornita la prestazione, non è corretta.

Il CUP unico provinciale alla richiesta di prenotazione di una prestazione fornisce il primo posto libero in ambito Distrettuale, come prevede la legge regionale, se questo non è accettato dall’Utente viene individuata la soluzione scelta dallo stesso, che però non dà diritto al rispetto del tempo di attesa.

Nelle agende CUP i fornitori di prestazioni ambulatoriali sono tutti i professionisti dell’AUSL, dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria e del settore privato accreditato che insistono sul territorio provinciale e l’unica finalità è quella di garantire la prestazione richiesta nel minor tempo possibile.

L’Azienda USL è assolutamente disposta a rivedere le modalità di prenotazioni nei Comuni e loro frazioni particolarmente lontane dai punti CUP aziendali, ripristinando la possibilità di prenotazione nelle farmacie, infatti, questo provvedimento è stato preso in via sperimentale.

Si evidenzia, in ogni modo, che a garanzia del servizio di prenotazione offerto alla cittadinanza, la prenotazione delle visite urgenti differibili e dei controlli  può essere effettuata, oltre che nei punti di prenotazione aziendali, anche,  e comodamente, dal telefono di casa al numero telefonico gratuito 800 532000 dal Lunedì al Venerdì dalle 8 alle 17 ed il Sabato dalle 8 alle 13.

Il responsabile della specialistica ambulatoriale, Dr. Sandro Guerra

Formentera Lady al Teatro “A. Zeppilli”

Nuovo appuntamento con Platealmente, rassegna di musica organizzata dall’Associazione Culturale The Clan in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura di Pieve di Cento. Mercoledì 24 marzo 2010 si esibiranno in concerto presso il Teatro “Zeppilli” di Pieve di Cento, i Formentera Lady. Ironici e taglienti, i Formentera Lady esprimono al meglio nella dimensione live quel ‘rock anfibio’ che li ha resi storici protagonisti della scena rock bolognese. Echi blues, punk e country accanto a personali rivisitazioni di storici brani di Dylan, Kinks, J.Brèl, Rolling Stones, Zz Top, King Crimson. I Formentera Lady sono: Maurizio Ferlini, chitarra e voce; Andrea Guandalini, basso; Damiano Trevisan, batteria; Stefano Clò, chitarra ; Eulalia Grillo, violino; Marco Tamarri, percussioni.
www.formenteralady.it

Inizio concerto ore 21.15, prevendita dalle 20.15. Posto unico euro 7,00 con cd omaggio

www.theclan.it

Biciclette in mostra

LA BICICLETTA: PEZZI DA MUSEI IN MOSTRA

Nella Chiesa dell’Annunziata LA BICICLETTA IN MOSTRA dal 25 marzo all’11 aprile a cura del CARC e dell’Assessorato alla Cultura. Si tratta di Fotoimmagini elaborate da Giorgio Boschetti e di pezzi da museo – biciclette degli antichi mestieri, persino quella dei pompieri, del medico, dell’arrotino, del sacerdote, del lattaio – che appartengono alla preziosa e rara collezione di Bruno Ferrari che gentilmente l’ha messa a disposizione.

Inaugurazione giovedì 25 marzo alle ore 17.00. Orario di visita ad ingresso gratuito: mercoledì dalle 10.00 alle 12.00; sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00. Sono previste visite guidate per gruppi e scolaresche. Info: 0535.90956.

LETTURE DA MORANTE BRANCATI CALVINO E PONTIGGIA

Ultimo appuntamento delle serate dedicate a frammenti di discorsi amorosi: IL CIELO IN UNA STANZA organizzate dalla Biblioteca Comunale e dal Carc: un ciclo di incontri letterari – I sentieri della lettura – che si svolgono presso l’ex Monastero di Santa Chiara (in via Leonardo da Vinci). Venerdì 26 marzo alle ore 20,45, commenti e letture tratte da pagine di Morante, Brancati, Calvino e Pontiggia. La critica letteraria è affidata ad Alessandra Mantovani, mentre la lettura espressiva è a cura di Simone Maretti. Ingresso gratuito. Info: Biblioteca Comunale tel. 0535.788331 / 91007; CARC Tel. 0535. 90956.

INAUGURA LA PISTA DI MOUNTAIN BIKE

È uno sport molto praticato a Finale, quello della Mountain Bike (MTB), tanto che nel tempo è stata realizzata una pista nel parco fluviale del Panaro che VERRÀ INAUGURATA SABATO 27 MARZO alle ore 15.00 in via San Lorenzo (in fondo al Viale del Cimitero). Promossa dal Comune, in collaborazione con la Polivalente Futura, Baiker Mais, U.C. Finalese, l’AMI (Associazione Mountain Bike e Scuola Nazionale MTB). La pista, che si estende per 5 km con diversi livelli di difficoltà e che viene ripristinata ogni volta che si verifica la piena del Panaro, è divenuto un ritrovo autogestito aperto a tutti per conoscere e provare in compagnia il nuovo percorso e campo-scuola MTB. Il Campo Scuola è seguito da maestri e accompagnatori di MTB dell’Associazione Baiker Mais. Si consiglia l’uso del casco. Info: Marco 349.4205836; e-mail: salepepe61@ alice.it

DUE BARBIERI” A TEATRO

Continua il successo della stagione amatoriale al Teatro Sociale TERRA DI TEATRO: sabato 27 marzo alle ore 21.00 va in scena DUE BARBIERI allestito da Il Teatrino di Renazzo, commedia in tre atti di Eduardo Scarpetta, con l’adattamento e la traduzione in dialetto renazzese a cura del regista Pierpaolo Gallerani. Le bugie, si sa, hanno le gambe corte. Ne sa qualcosa Felice, che per esigenze amorose si spaccia per un impiegato delle ferrovie, rubando l’identità a Michele, che realmente vi lavora. Visioni mistiche, tic nervosi, problemi oculistici sono solo alcune delle problematiche che si susseguono ma, come sempre,,, la storia è ricca di sorprese. Info e biglietti: URP, tel. 0535.788333; in Teatro due ore prima dello spettacolo tel. 0535.91350.

Foto proiezione

Mont St.Michel
Mont St.Michel

Giovedì 25 MARZO Ore 21
“INCONTRO CON L’AUTORE”
Sarà nostro ospite Gianni Rossi.
Appassionato di audiovisivi fotografici e di viaggi, ha realizzato il suo primo diaporama nel 1984. A questo sono seguiti una cinquantina di altri lavori che ha proiettato con successo nel corso di rassegne pubbliche e manifestazioni culturali. Ha conseguito numerosi successi in concorsi per diaporama a livello nazionale e internazionale.
Fa parte dello staff del G.A.D. (Gruppo Amatori Diapositive) di Reggio Emilia come organizzatore e moderatore delle serate. I suoi articoli sul tema dell’audiovisivo vengono pubblicati regolarmente sui notiziari del settore.
Organizza workshops e tiene corsi didattici, con riferimento sia ai contenuti generali che all’allestimento con tecnologia digitale, essendo in questo particolarmente esperto. E’ autore del manuale operativo di m.objects per il montaggio di audiovisivi fotografici. Cura personalmente il suo sito internet http://www.giannirossi-fotoviaggi.com ricco di immagini, articoli, recensioni. Un importante punto di riferimento per gli appassionati del settore.
Gianni Rossi ci presenterà sue proiezioni su questi temi:
– Viaggio: “El Perù avanza” e “Curanderos”
– Poesia: “Il Paese più straziato” e “Vivi nella mia assenza”
– Sociale: “C’era una volta il Muro”
– Creativo/tecnico: “La Vita, un istante nell’Eternità”
– Attualità: “365 giorni al volante”

Via Boccaleone 19, Ferrara, presso Fotoclub

Monica Folegatti a Cento

“Rivelate” sculture di Monica Folegatti in Rocca

Inaugurazione: Sabato 20 marzo 2010, ore 18.00

Di donne e d’armi

“Tre volte il cavalier la donna stringe con le robuste braccia, ed altrettante da que’ nodi tenaci ella si scinge, nodi di fer nemico e non d’amante. Tornano al ferro, e l’uno e l’altro il tinge con molte piaghe;
e stanco ed anelante e questi e quegli al fin pur si ritira, e dopo lungo farticar respira.”
(Torquato Tasso, Gerusalemme liberata, Canto XII)

Inaugura Sabato 20 marzo 2010, alle ore 18.00, presso la Rocca di Cento, la mostra “Rivelate” sculture di Monica Folegatti.

Monica Folegatti,

L’artista

Monica Folegatti, ferrarese, si forma artisticamente nel teatro come interprete, costumista e scenografa, approdando alla scultura sotto la guida di Nicola Zamboni dell’Accademia di Belli Arti di Brera di Milano; oggi lavora nel suo atelier di San Pietro in Casale (Bo).

Ha esposto con grande successo le sue opere non solo in Italia a Bologna, Pesaro, Roma, Elba, Napoli, ma anche a Barcellona e Nizza.

Il leitmotiv nelle opere della Folegatti sono i corpi, corpi di donna.
Corpi che vengono creati quali involucri instabili, per rappresentare il corpo femminile come scomodo involucro che richiama nelle forme l’ossessiva perfezione esteriore della società contemporanea.

È una continua citazione drammatica di pose neoclassiche che sono necessariamente immanenti nella fissità della terracotta e allo stesso tempo pervase da un’interiorità cangiante, a tratti violenta, che le sfumature del rame contengono a stento.
In ogni opera della Folegatti si percepisce un’interiorità mutevole che vuole rappresentare sfaccettature, quali la violenza o la tranquillità, il sentirsi perduta o il saper essere persuasiva, il tutto lasciato in sospeso e solo accennato dalle ombre prodotte dal rame.
La molteplicità del femmineo che riesce a rivelarsi attraverso un sussulto di sensualità senza veli, ma continuamente in lotta con le proprie alterità.
La terracotta e il rame si sfiorano delicatamente, quasi si corteggiassero, e colmano reciprocamente gli spazi e i punti di buio che ciascuna materia lascia all’altra.
Sono sculture solenni, materiche, vibranti, luminose e inquietanti al tempo stesso, di un’eccentricità drammatica e un’eleganza inedita.

Foto Monica Folegatti

Recensioni

“L’involucro, la terracotta che si lascia modellare, accarezzare, percuotere, quasi violentare, che assorbe la luce … e il rame, duro, tagliente, conduttore di energia … quella parte interiore di noi che vogliamo dominare.”
Valeria Tassinari, critico d’arte
Accademia delle Belle Arti di Brera

“Ha saputo unire due elementi della natura come la terra e il rame, così diversi tra di loro … la duttilità della terracotta e la durezza del rame.”
Roberto Mugavero, editore
Edizioni Minerva

“Un’artista che opera proiettandosi nel futuro ma partendo dalle radici del proprio contesto culturale … la tradizione della terracotta dei grandi maestri bolognesi del ’500 … una scultura per addizione, partendo dalla polvere, che sa esprimere il soggettivismo del dolore.”
Mario Ruffini, musicologo
Progetti di Musica e Arti Figurative Kunsthistorisches Institut in Florenz

“Il corpo nudo, instabile involucro in tensione verso la perfezione esteriore, esibisce forme ideali attraverso la citazione di pose neoclassiche, immanenti, evocative ed immobili nella fissità della terracotta. Ma un’interiorità cangiante, violenta o suadente, sospesa nelle sfumature del rame, rivela le dimensioni più profonde dell’essere. E la molteplicità del femmineo si manifesta in una sensualità svelata, ancora in lotta con le proprie alterità. La terracotta e il rame si sfiorano appena, quasi corteggiandosi, colmando reciprocamente gli spazi che ogni segno di materia concede all’altro. Le sculture di Folegatti sono solenni, teatrali, luminose ed inquietanti, di eccentrica drammaticità e di inedita eleganza.”
Bible de la Sculpture, Paris 2010
Bible de la Sculpture

Ingresso libero

Orari di apertura:
sabato, domenica e festivi, ore 10.00-13.00 e 16.30-19.30

Link e contatti