Comunicato Stampa
ITALIA ZUCCHERI S.p.A. procede alla scissione mediante il trasferimento
di
una parte del proprio patrimonio sociale
Si conclude il processo di scissione realizzato nella piena condivisione
di
obiettivi e percorsi tra i partner Co.Pro.B. e Finbieticola.
Bologna, 17 luglio 2008 – Co.Pro.B. SCA – unica cooperativa italiana di
produttori bieticoli e Finbieticola S.p.A. – società finanziaria
detenuta
dalle principali associazioni bieticole nazionali (A.N.B, Associazione
Nazionale Bieticoltori; C.N.B, Consorzio Nazionale Bieticoltori; A.B.I.,
Associazione Bieticoltori Italiani), soci di Italia Zuccheri SpA, hanno
siglato nell’odierna giornata l’atto di scissione parziale della Società
che
avverrà mediante il trasferimento di una parte del patrimonio sociale a
beneficio di tre nuove società unipersonali il cui capitale sarà
interamente
detenuto da Finbieticola. Il restante patrimonio sociale rimarrà nella
titolarità di Italia Zuccheri che sarà detenuta al 100% da Co.Pro.B..
La scelta societaria effettuata dai due soci conclude una profonda
riflessione comune conseguente alle mutate condizioni del panorama
bieticolo
saccarifero italiano. La volontà di Co.Pro.B. di mantenere e consolidare
la
filiera bieticolo saccarifera ha incontrato l’intenzione di Finbieticola
di
consentire alle imprese associate di accedere a nuove opportunità
produttive
destinate a subentrare alla filiera bieticolo saccarifera dei
comprensori
colpiti dalla riforma comunitaria dello zucchero.
A seguito della riforma, Italia Zuccheri S.p.A. ha, infatti, mantenuto
la
produzione nel solo zuccherificio di Pontelongo (Padova) ed ha
approntato
per gli stabilimenti dismessi (Bondeno – Ferrara, Casei Gerola – Pavia,
Finale Emilia – Modena, Porto Viro – Rovigo) dei progetti di
riconversione
volti a business agro energetici.
In conseguenza del processo di scissione, in capo al Gruppo Co.Pro.B.
rimarrà il business zucchero attraverso lo stabilimento di Pontelongo e
il
polo logistico di Argelato (Bologna) ed il business agro energetico
legato
ai progetti di riconversione di Finale Emilia e Porto Viro.
Finbieticola, invece, costituirà tre nuove società unipersonali:
Finbieticola Casei Gerola S.r.l., Finbieticola Bondeno S.r.l. e
Agrisviluppo
S.r.l.. Nelle prime due confluiranno tutti i beni mobili ed immobili
costituenti il ramo aziendale dello stabilimento di riferimento, i
contratti
di lavoro relativi al personale di ciascun sito, tutti i diritti e
obblighi
relativi ai rispettivi progetti in corso per la riconversione che
prevedono
iniziative con partnership industriali nel settore agro energetico. In
Agrisviluppo S.r.l. convergeranno tutti i diritti e gli obblighi relativi
ai
progetti in corso per l’eventuale avvio dell’attività sul bioetanolo e
di
generazione distribuita sul territorio nazionale.
L’intera operazione si scissione è stata condotta con modalità e
obiettivi
condivisi in un clima di efficace dialogo costruttivo tra i vertici
aziendali dei due soci, confermato, tra l’altro, dall’ingresso nella
compagine sociale di Co.Pro.B., entro la fine del 2008, di Finbieticola
in
qualità di socio finanziatore. La finanziaria dei bieticoltori apporterà
alla cooperativa un aumento di capitale di 7 milioni di euro.
L’operazione
di capitalizzazione si colloca in un piano di rafforzamento finanziario
e
patrimoniale di Co.Pro.B., che ha l’obiettivo di potenziare le leve
strategico-operative per garantire la continuità della filiera della
barbabietola da zucchero in Italia.
«Esprimo la massima soddisfazione – spiega Claudio Gallerani, presidente
di
Co.Pro.B. – per la conclusione di questa importante operazione di
scissione
e per la decisione di Finbieticola di diventare partner finanziario di
Co.Pro.B». «Questo progetto – aggiunge Gallerani – si allinea
perfettamente
alla mission storica di Co.Pro.B. di rendere partecipi i bieticoltori
della
trasformazione industriale e, attraverso lo strumento cooperativo, dare
ai
soci la possibilità di accedere ai margini derivanti dalla vendita dello
zucchero grazie ai ristorni di bilancio.
Lo sviluppo della cooperativa in Veneto potrà consentire ai bieticoltori
di
Pontelongo di entrare in Co.Pro.B. a pari condizioni dei bieticoltori di
Minerbio, attraverso l’adesione a un progetto di sviluppo di filiera che
sta
già raggiungendo importanti obiettivi di efficienza nel comparto agricolo
e
industriale.
Questo darà la possibilità di guardare con maggiore tranquillità al
futuro
del settore post riforma e garantire un’adeguata soddisfazione dei soci
bieticoltori e dei collaboratori.
Roberto Montesi, presidente di Finbieticola, sottolinea che «l’apporto
di
capitale sottoscritto, è una logica conseguenza della volontà di
Finbieticola di sostenere i progetti più rilevanti, in Italia, a favore
dello sviluppo, in generale dell’imprenditoria agricola ed, in
particolare,
della filiera bieticolo-saccarifera.
Il processo di scissione, deliberato a seguito della profonda
ristrutturazione dell’OCM zucchero, si è concluso in un clima di
massima
collaborazione e non punta a dividere ma a rafforzare il mondo agricolo
con
due soggetti pronti e decisi a diversificare i propri percorsi in una
logica
di specializzazione. L’obiettivo di Finbieticola è quello di
riposizionare
l’imprenditore agricolo ad un ruolo di protagonista nelle filiere che
utilizzano i propri prodotti, in primis in quelle agro energetiche,
senza
per questo trascurare le partnership con i soggetti industriali
intraprese
per i progetti di riconversione e quelle con partner finanziari
interessati
ad investire nel settore. Tuttavia permane un elemento di incertezza del
quadro normativo e la pesantezza dell’iter burocratico delle
autorizzazioni
che rallentano fortemente la volontà del mondo agricolo di "fare
impresa".
Tutto questo non consente pienamente di tradurre in pratica le volontà
politiche, ampliamente condivisibili, quali la sensibile crescita di
produzione di energia da fonti rinnovabili ed in particolare di quelle
di
provenienza agricola nazionale.
Posso affermare, quindi, – conclude Montesi – che Finbieticola si porrà
anche l’obiettivo di dialogare con le istituzioni, al fine di rimuovere
gli
ultimi ostacoli rimasti e di rappresentare l’elemento propulsivo di
sviluppo di numerose iniziative per la crescita economica dell’agricoltura
e
del nostro Paese.».