ANTENORE MAGRI (1907-1978) FUTURISTA, METAFISICO, SURREALISTA
Galleria d’Arte Moderna A. Bonzagni
21 marzo – 27 aprile 2008
Inaugurazione: venerdì 21 marzo 2008, ore 18, presso Sala Zarri di Palazzo del Governatore
Una mostra dedicata alla parabola artistica ed all’evoluzione stilistica del pittore Antenore Magri, nato a Ferrara nel 1907.
Negli anni ‘20 e ’30 dipinge con uno stile post impressionista senza particolari note di rilievo nel panorama artistico locale. Sarà l’incontro nel 1940 con Corrado Forlin e gli altri dinamici componenti del Gruppo Futurista Savarè a condurlo come parte attiva alla X mostra di Milano degli Aereopittori, presentata da Marinetti. Negli anni a seguire anche la sua tavolozza impressionista prende spessore ed i suoi dipinti cominciano ad uscire da Ferrara.
Nella metà degli anni ’50 diventa segretario della sezione ferrarese dell’Unione Sindacale Artisti dei Belle arti aderente alla U.IL. Questa esperienza gli permette di esporre in tutt’Italia, di organizzare mostre e conoscere artisti, grazie anche alla sua attività di gallerista.
Questa frenetica attività culmina con le mostre di Parigi e Milano presentate da Virgilio Guidi, Ernesto Treccani ed Orfeo Tamburi.
I titoli delle opere di quegli anni richiamano a luoghi, particolari, angoli, scorci o immagini della Natura, quasi a suggerire un desiderio di intimità con il mondo incorrotto che lo circonda.
L’artista scrive in un catalogo: “Amo ancora tutte quelle cose che pur vivendo vicine all’uomo non partecipano al suo frastuono ed ascoltano la voce del vento, gli echi che si perdono nel grande spazio, per gli ampi orizzonti senza limite in una ansietà infinita”.
Con gli anni sessanta arrivano nei suoi quadri i manichini, senza mani e senza volto e la sua pittura tocca i vertici espressivi con i “quadri musicali” ed i cicli delle “attese”.
Alla fine del decennio la sua pittura si fa più seriale, per “icone”, quasi ad anticipare l’avvento dell’era informatica.
Magri muore a Ferrara nel maggio del 1978, dipingendo sino all’ultimo, secondo quello stile surreale-metafisico ma senza disegnare brani di pittura post-impressionista pur sempre espressione di una personalità gentile, dolce e nello stesso tempo energica e schietta.