Un contadino, per innaffiare il campo, quotidianamente era costretto ad attingere acqua dal pozzo e portarla sino al canale d’irrigazione.
Per fare ciò si serviva di un secchio che, però, era un colabrodo.
Così, quando arrivava al canale d’irrigazione quasi tutta l’acqua era stata persa lungo il tragitto.
Giorno dopo giorno, andava avanti e indietro, attingendo acqua col secchio bucato.
Un amico gli fece presente che il secchio era sfondato.
«Certo, lo so, non sono mica cieco!», rispose il contadino.
«Perché allora non lo ripari?»
«Non ho tempo. Sono troppo impegnato ad attingere l’acqua!».
Gianluca Magi
Il dito e la luna, Il punto d’incontro, Verona, Euro 7,00