Come si dice di solito in questi casi, c’è una notizia buona e una cattiva: quella buona è che a Bondeno abbiamo finalmente una sala conferenze degnamente attrezzata; prova ne sia che, durante le Giornate della cultura, siamo riusciti a collegarci in video-conferenza con Bergamo, proiettare film in DVD, fare presentazioni.
Quella cattiva è che non c’è un operatore per l’impianto, il che significa che tutto è affidato allo sperimentalismo di chi, di volta in volta, affitta la sala.
In questo modo, considerando anche lo scarso rispetto che si ha per la cosa pubblica, considerata abitualmente cosa di nessuno, quanto durerà l’impianto?
Mi si obietterà che la sala è concessa previa assunzione di responsabilità, ma, per attribuirla, si dovrebbe controllare ogni volta (prima e dopo) il funzionamento di ogni singola apparecchiatura e la presenza di ogni componente.
A questo punto la figura di un operatore tecnico responsabile, mi sembrerebbe la cosa migliore.
Riferimenti: Silvia Bernardini